Bush e Aznar sono interessati a

portare la democrazia, in stile

libico, a Cuba

Con tono di agnelli mansueti, secondo notizie Voice of America, gli ex presidenti e criminali degli Stati Uniti, George W, Bush, e della Spagna, José María Aznar, hanno partecipato a un forum presso la città di Dallas, Texas, insieme a mercenari cubani e si sono interessati alla situazione di coloro che servono come punta di diamante degli interessi degli Stati Uniti nell'isola.
 

Durante l'incontro, Aznar ha chiesto libertà, democrazia e l'instaurazione di uno stato di diritto, in stile neocoloniale, a Cuba, qualcosa che i cubani, purtroppo, hanno già vissuto durante tutta la prima metà del XX secolo e che, alla fine, é stato distrutto da ciò che è, senza dubbio, il cambiamento più importante che, nel corso di questo secolo, ha avuto luogo in America Latina: la Rivoluzione cubana.
 

Anche il sergente Aznar, complice di Bush nelle Azzorre per dar luogo alla illegale guerra contro l'Iraq che è costata milioni di vite di civili in quel paese, ha detto che "Cuba ha bisogno di una transizione pacifica alla democrazia" e ha osservato che molti, da entrambe le le sponde dell'Atlantico, vogliono per l'isola la stessa cosa che desiderano per il loro paese: un regime in cui i torturatori confessi e gli assassini di massa pianifichino, impunemente, di estendere il genocidio in altre nazioni?
 

George W. Bush, il capo del vassallo Aznar, ha recentemente partecipato ad un altro incontro dove si é chiesto per Cuba una primavera araba stile Libia.
 

Nell'evento in Texas, come coristi degli assassini di massa, Bush e Aznar, hanno partecipato i mercenari cubani Normando Hernandez, Regis Iglesias Ramírez e José Luis García Paneque, i membri del cosiddetto Gruppo dei 75 arrestati, durante l'amministrazione Bush, per servire gli interessi degli Stati Uniti. Tutti presunti giornalisti - che nessuno si prende la briga di assumere, neanche Aznar o Bush - scarcerati lo scorso anno.