Iran-Contra, USAID, Centauro e ora ... oracolo


 

Roger Noriega ha un passato

 

che preferisce non ricordare

 

 

 

 

17.11.11 - Jean-Guy Allard www.granma.cu

 

 

Roger Noriega, l'ex alto funzionario del Dipartimento di Stato che si dedica, in questi giorni, alla confezione di voci sul Presidente del Venezuela, è lo stesso individuo che nella decade degli anni '80 è stato implicato nello scandalo Iran-Contra, un'operazione di traffico di armi e droga a favore della contras nicaraguense - che mai ha confessato.

Alla fine del gennaio 2004, Noriega, allora ambasciatore presso l'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), come Assistente Segretario di Stato per l'America Latina, comparve davanti ad una commissione del Senato in vista della sua nomina, da parte di George W. Bush,  come Segretario di Stato aggiunto per l'Emisfero Occidentale.

Di fronte a senatori compiacenti, Noriega si é potuto astenersi
dal fornire i dettagli più vergognosi del suo rapporto con la squadra del famigerato Oliver North, che riuniva individui tanto poco raccomandabili come Elliot Abrahams, John Negroponte, Otto Reich e Roger Pardo-Maurer, mentre si trovava all'Agency for International Development, USAID.

In questo organismo che, ancora una volta, si confondeva con la CIA, Noriega supervisionava, almeno ufficialmente, gli "aiuti non letali" ai cosiddetti Contra del Nicaragua.
 

 

RICICLAGGIO DI DENARO "NON LETALE"
 

 

Più tardi si é conosciuta la vera natura di questa operazione quando un criminale con legami con il cartello di Medellin, che si dedicava al riciclaggio di denaro sporco a Miami, ha testimoniato davanti ad una commissione del Senato che aveva personalmente riciclato 230000 dollari attraverso un conto bancario utilizzato per queste operazioni "non letali", dirette da Noriega.

Roger Noriega e altri personaggi che in seguito hanno giocato un ruolo chiave nell'amministrazione Bush, erano direttamente coinvolti nell'organizzazione e finanziamento delle bande di assassini mercenari.

E'noto che in un altro momento, Noriega ha ordinato un sussidio USAID, di non meno di $ 750000, a  favore della Fondazione Thomas A. Dooley guidata da Verne Chaney, un assistente del generale in pensione John Singlaub, che assisteva Oliver North nell'organizzazione della rete di fornitura illegale di armi ai Contra. Lo stesso circuito al margine del quale il terrorista
Luis Posada Carriles, agli ordini di Felix Rodriguez Mendigutía, si dedicava al traffico di cocaina. Chaney è stato successivamente identificato dagli investigatori come complice attivo di "Ollie" North.
 

 

ACCANTO AL "SENATORE NO"
 

 

Quando scoppiò lo scandalo, con l'intercettazione del pilota Hassenfus Eugene, Noriega, come Posada, trovò conveniente allontanarsi rapidamente.

Riapparve in seguito come un funzionario nell'OSA prima di divenire il braccio destro del "Senatore No", l'ultra-conservatore Jesse Helms, che consigliava per la stesura della legge assassina Helms-Burton destinata a soffocare la Rivoluzione cubana.

È interessante notare che fu lo stesso Noriega che più tardi, dal Dipartimento di Stato, ha assunto il caso di Luis Posada Carriles, il terrorista internazionale che 
Washington si rifiuta di giudicare, che ha poi diretto verso il processo-trappola di El Paso.

Gli archivi indicano che il 20 maggio 2003 Noriega ha organizzato un incontro di George W. Bush con 11 membri dell'estrema destra cubano americana della Florida del Sud, tra i quali si trovava niente meno che Ernesto Diaz Rodriguez, capo del gruppo terroristico
Alpha 66.

Dal suo ritiro dall' amministrazione federale, Noriega sembra dedicarsi, a tempo pieno, a diffamare i paesi progressisti dell'America latina e a cospirare a favore della destra golpista del continente. Tra le altre "opere" ha affittato i suoi servizi di consulenza alla dittatura honduregna di Roberto Micheletti ed é intervenuto rumorosamente in Perù per ostacolare l'elezione di Ollanta Humala.

Quando si verificò il colpo di stato in Venezuela Noriega apparve, accanto a Otto Reich, tra i promotori di questa cospirazione contro il governo di Hugo Chavez, di cui si rallegrò istericamente fino a che Colin Powell lo invitò a calmarsi. Lo stesso avvenne nel caso di Haiti, dove tramò allegramente contro Aristide, che si appassionava a calunniare. Un'operazione sporca che nascose a forza di menzogne, perfino nel Congresso.

Pochi giorni fa, in un altro dei suoi show mediatici per i quali beneficia della assoluta compiacenza delle agenzie di stampa, ha diffuso le sue illazioni sullo stato di salute del presidente Chávez, senza alcun fondamento (parla di "informazioni privilegiate e documenti dal di dentro del regime del Venezuela").

In un testo caratteristico delle ormai ben note tecniche USA di guerra psicologica, con l'obiettivo di contribuire alla destabilizzazione del Venezuela con cui si ossessiona, Noriega ha pubblicato una colonna intitolata: "La Grande Menzogna di Hugo Chavez e la Grande Apatia di Washington" nel sito web Interamerican Security Watch, un portale della CIA consacrato essenzialmente alla pubblicazione di testi grossolanamente ostili ai paesi progressisti dell'America Latina.
 


OPERAZIONE CENTAURO
 


Questo 16 novembre si compiono 22 anni dall'assassinio di sei gesuiti a San Salvador, un orrendo crimine commesso dai militari del Salvador sotto la guida dei servizi segreti USA.

Si è raccontato, in alcune occasioni, che nel periodo del delitto, Noriega, con il suo amico
Negroponte, coprì e diresse l'Operazione Centauro conclusasi con l'assassinio dei religiosi sospettati di fraternizzare con la guerriglia salvadoregna. Un piano che aveva il servile sostegno dell' ambasciatore del Venezuela in El Salvador, Leopoldo Castillo, oggi un febbrile oppositore del governo del Presidente Chavez.