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Il traduttore si scusa per gli errori 

 

 

 

Spreco tecnologico per guerra

 

psicologica contro Cuba

 

 

 

1.02.11 - Juan Fernández López www.cubadebate.cu

  
 

 

Una media di quasi 2200 ore settimanali é stata trasmessa contro Cuba, nel 2010, dalla macchina da guerra psicologica installata in territorio degli Stati Uniti, come parte dell'arsenale del business della controrivoluzione e della politica del governo degli Stati Uniti per favorire un cambio di regime.

 

Autorità specializzate nella supervisione e controllo delle trasmissioni sovversive hanno registrato una media settimanale di 2178 ore di aggressione radio e televisiva, con l'uso di 24 stazioni radio e televisive, 30 frequenze, 4 satelliti e un aereo che realizza circa 21 uscite mensili specialmente per invadere lo spettro radioelettrico cubano con un segnale televisivo del governo USA, con regia originale della Mafia di Miami e del Dipartimento di Stato.

 

Cuba ha più volte denunciato che queste trasmissioni, oltre il loro ostile contenuto politico, provocano interferenze ad emittenti locali.

 

Tre di queste stazioni sono proprietà del governo degli Stati Uniti e le restanti agiscono con il suo permesso. Seguendo modelli degli anni 60 del secolo scorso, queste emittenti non ha cessano di incitare al rovesciamento della Rivoluzione, si continua a stimolare l'emigrazione illegale, mentre noti terroristi e legislatori anticubani non lesinano aggettivi virulenti insistendo su azione violente come unica alternativa.

 

Nonostante le dispute e le esortazioni di agenzie specializzate - come l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) e la Giunta del Regolamento delle Radiocomunicazioni - per le azioni di Washington, in violazione degli accordi multilaterali, e delle voci che si ergono, senza alcun risultato, nelle alte sfere della politica degli Stati Uniti, per protestare per lo spreco a spese del contribuente, la danza dei milioni non termina

 

Per alimentare questi media e la rete globale di discredito contro Cuba, nel 2010, sono proliferate campagne diffamatorie fabbricate in Nord America e in Europa, che hanno ricorso alle risorse più sporche e più tenebrose per cercare di demonizzare l'isola, con il concorso di mercenari che in cerca di  visti, "premi", dollari od euro eseguirono rigorosamente gli ordini dei loro padroni.

 

Mentre i nemici di Cuba negli Stati Uniti, fanno tutto il possibile per ostacolare la normale comunicazione tra i nostri popoli ed il tentativo del paese di aprire o ampliare i canali di accesso all'informazione internazionale da Internet e per altre vie, in forma civile e naturale, come nel resto del mondo, la ricetta che si applica, a questo paese sovrano, è lo spreco tecnologico con trasmissioni sovversive che continuano a schiantarsi contro l'intelligenza e la cultura di un popolo che si è immunizzato dalle menzogne lungo cinque decenni difendendosi con la verità.