Un’azione creativa per ottenere

la libertà dei Cinque

 

 

06.06.12 - www.granma.cu

 

 

“Non bastano le prove e i documenti degli avvocati: dobbiamo mobilitarci e agire in maniera creativa per ottenere il ritorno dei Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti”, ha affermato il presidente del Parlamento, Ricardo Alarcón.

 

Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino, René González e Gerardo Hernández sono stati condannati severamente per aver informato sui piani per perpetrare azioni volente contro Cuba, pianificati dai gruppi di terroristi radicati in territorio nordamericano.

 

Intervenendo nella giornata “Il Cinque per i Cinque” organizzata nella ‘Casa de la Amistad’, il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba ha sottolineato che il muro del silenzio esiste e chi lo mantiene sa che i Cinque sono innocenti.

 

“Loro sono vittime di una mostruosità che trasforma il governo degli Stati Uniti in un complice del terrorismo”, ha dichiarato Alarcón davanti ai familiari degli antiterroristi, all’ambasciatore del Venezuela, Edgardo Ramírez e ad una rappresentazione della Missione Ribas (programma sociale gratuito creato dal presidente venezuelano, Hugo Chávez).

 

“I Cinque sono vittime d’una società ingiusta, razzista e discriminatoria, e loro sono in prigioni d’alta sicurezza o meglio d’alta severità rispetto ad altri veri rei.

 

Non sono riusciti a piegarli e non ci riusciranno mai, ma a noi manca molto nell’avanzata e dobbiamo vedere quello che possiamo fare”, ha assicurato ancora Alarcón, nella Casa dell’Istituto cubano d’Amicizia con i Popoli.

 

Il capo del Parlamento cubano ha segnalato i risultati della solidarietà internazionale e la sua importanza per la causa e la necessità d’essere capaci di raddoppiare le forze, non per far diminuire le loro condanne, ma per far sì che si firmi il condono e tornino nelle loro case.