Gerardo Hernández, uno dei Cinque Eroi condannati ingiustamente negli Stati Uniti, si è congratulato con il popolo di Camaguey che è al lavoro su diversi progetti con l’obiettivo di celebrare nel 2014 il 500º anniversario della fondazione della città.

 

In una lettera inviata dalla prigione a Rosa Bernal, attivista spagnola impegnata per il ritorno in Patria di Hernández e dei suoi compagni René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, l’antiterrorista ha augurato a coloro che sono al lavoro di avere successo nei loro preparativi per i festeggiamenti.

 

L’Eroe ha anche ringraziato per il costante appoggio e la solidarietà che ricevono dai figli dell’antica Villa de Santa María del Puerto del Príncipe, oggi Camaguey.

 

La lettera è stata letta durante la proiezione del documentario “La Revolución de Paco” e della collezione di racconti “Cinco palmas y un pincel” dello spagnolo Paco Bernal nella Casa della Diversità Culturale della città.

 

Durante la presentazione, Rosa, sorella dell’artista iberico affetto da Sindrome di Down, che non ha partecipato all’evento per motivi di salute, ha commentato il sentimento di suo fratello verso Cuba, un paese dove le persone “diversamente abili” non sono emarginate, e per tale ragione difende la causa dei Cinque antiterroristi.

 

Paco sa cos’è una rivoluzione, perché anche la sua stessa vita lo è, ha sottolineato Bernal, riferendosi alla simpatia dell’artista verso il progetto sociale dell’Isola.

 

Jordi Mata, membro dell’Associazione di Amicizia con Cuba Camilo Cienfuegos, di Alicante, Spagna, che accompagna Rosa Bernal in questa visita, ha segnalato l’importanza di queste azioni per far giungere la lotta per il ritorno dei Cinque a questo sensibile segmento della società.

 

Camaguey è la terza città che visitano in un percorso cominciato nella provincia di Guantanamo, in seguito Holguin, dove hanno partecipato all’VIII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque, e che continuerà verso L’Avana e Pinar del Rio.