Libertà per i Cinque, già!

 

Vicente Feliú ha cantato per i

Cinque a Washington DC

 

 

14.09.12 - www.granma.cu

 

 

Vicente Feliú e Alejandro Valdés hanno cantato brani della Nuova Trova Cubana ad un numeroso pubblico che ha superato la capacità del Salone Bolivariano dell’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Washington DC.

 

Foto: Bill HackwellErano presenti l’Ambasciatore di Cuba, Jorge Bolaños, e l’addetto agli Affari della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Angelo Rivero.

 

Il salone si è riempito d’emozione all’annuncio che si trovava lì anche l’amato leader indipendentista di Puerto Rico, Rafael Cancel Miranda.

 

Il concerto è stato offerto il 12 settembre, nel 14º anniversario dell’ingiusto arresto di Gerardo, Ramón, Antonio, Fernando e René.

 

La serata culturale è servita come piattaforma per rinnovare la determinazione degli amici solidali, negli Stati Uniti e per continuare la lotta per il ritorno dei Cinque a Cuba.

 

Feliú e Valdés sono invitati speciali oggi, venerdì 14 settembre, nell’evento pubblico del Festival Center, 1640 Columbia Road, NW a Washington, alle 19.30 ora locale.

 

L’attività fa parte delle azioni che si organizzano in ogni parte del mondo in appoggio ai Cinque e conterà con la partecipazione di Rafael Cancel Miranda, Thomas Hayden e altri invitati.

 

Vicente Feliú e Alejandro Valdés continueranno il loro giro negli Stati Uniti e offriranno un concerto a New York sabato 15 settembre e un altro a San Francisco giovedì 20.

 

 

Un concerto a L’Avana per i Cinque cubani

 

 

14.09.12 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberifoto di Ismael Francisco

 

 

Migliaia di giovani hanno assistito qui ad un concerto speciale offerto da trovatori e bande di diversi generi che prestarono la loro arte con motivo del 14° anniversario dell’arresto dei Cinque cubani negli Stati Uniti.

 

Sulla scalinata dell’Università de L’Avana  - luogo di storiche manifestazioni studentesche in altre epoche - si riunì ieri sera una moltitudine che chiuse, insieme ai suoi artisti favoriti, una giornata internazionale in richiamo di libertà per Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez, Ramon Labañino, Gerardo Hernandez e Renè Gonzalez.

 

Questo mercoledì solo la pioggia ha potuto ritardare il principio del recital, nel quale hanno partecipato giovani de L’Avana e studenti latinoamericani che frequentano a Cuba differenti corsi universitari.

 

La fusione di ritmi urbani e tradizionali del gruppo Qva Libre, la canzone pensante di Buena Fè e la chitarra, quella lirica della trova cubana, offerta da cantautori come Raul Torres, Adrian Berazain e Tony Avila, segnarono alcuni dei momenti più emotivi della serata.

 

I Cinque cubani dell’isola sono stati catturati il 12 settembre 1998 negli Stati Uniti, dove penetrarono organizzazioni estremiste vincolate ufficialmente al governo di Washington, che organizzano azioni violente contro Cuba da questo paese.

 

Nonostante il crescente appoggio internazionale alla causa della loro scarcerazione, il governo degli Stati Uniti non ha transatto nella sua posizione e mantiene confinati in penitenziari di massima sicurezza quattro di questi lottatori contro il terrorismo.

 

Mentre, Renè Gonzalez – dopo aver compiuto la sua pena in prigione – rimane nella Florida, sotto il regime di libertà vigilata.

 

 


14 anni di resistenza contro

 

l’ingiustizia statunitense!


 
Il Comitato Italiano Giustizia per i 5 porta a Roma l’urlo di rabbia e d’amore della campagna internazionale per la Libertà Immediata dei Cinque

 

 

14.09.12 - www.granma.cu

 

 

Oggi mercoledì 12 settembre è il 14° anniversario dell’ingiusto arresto e carcerazione dei Cinque agenti cubani dell’anti terrorismo da parte degli USA, che furono arrestati dopo che avevano denunciato alle autorità statunitensi la presenza sul loro territorio di una cellula terrorista che stava pianificando l’ennesima catena di attentati a Cuba. Chiediamo che Gerardo, Ramón, Antonio, Fernando e René (che deve restare negli USA obbligatoriamente altri 3 anni pur avendo già finito di scontare la sua pena detentiva) vengano liberati, che possano tornare nella loro Patria e riabbracciare le loro famiglie.

 

In una recente lettera Antonio Guerrero, con dati oggettivamente riscontrabili, illustra cosa è Cuba realmente, con i progressi nel campo dell’istruzione, della medicina, della salute, della cultura, del turismo e dei diritti umani. Successi che la rendono un esempio per l’America Latina. Un continente che attraverso la cooperazione solidale dell’ALBA, sta lottando e lavorando per superare le fortissime disparità sociali prodotte da secoli di colonialismo e dalle più recenti politiche liberiste. Incarcerando i “Cinque” si vuole colpire l’esempio” spiega con inoppugnabile evidenza Antonio Guerrero Rodríguez. In tutto il mondo questo 12 settembre si svolgono manifestazioni in sostegno dei Cinque. Da Mosca a Madrid, da Cuba a Concepcion, da Bogotà a Beirut sono centinaia le città dove sono state convocate manifestazioni di solidarietà .

 

A Roma il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, in collaborazione con l’Associazione Nuestra America ed il Circolo Italia-Cuba di Roma "Julio Antonio Mella", hanno aperto per larga parte del pomeriggio i microfoni di Radio Città Aperta agli ascoltatori e agli amici di Cuba.Un filo diretto davvero partecipato, con molte le telefonate per informarsi e messaggi di sostegno ed incoraggiamento a continuare questa campagna di denuncia e di solidarietà a favore della liberazione immediata dei Cinque.

 

Alle 17.30 si è tenuto un flash mob davanti alla sede dell’ONU in piazza San Marco a Roma. Sono stati distribuiti volantini alle centinaia di turisti e cittadini che solitamente affollano questa centralissima zona di Roma. Dopo avere aperto lo striscione che chiede la liberazione dei Cinque, una delegazione di attivisti insieme ai Vicepresidenti del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, il Professor Luciano Vasapollo e Franco Forconi, ha consegnato una lettera ( vedi in allegato) ai funzionari dell’ONU e dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia ad essa collegato.Nella lettera oltre a denunciare l’ingiusta detenzione, il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque chiede un incontro a breve con il Direttore dell’UNICRI, Jonathan Lucas, ricordando che tra i compiti istituzionali dell’Istituto c’è la lotta al terrorismo e lo sviluppo di sistemi di giustizia penale giusti ed efficienti, di sostenere il rispetto degli standard internazionali, di accrescere l'assistenza giudiziaria e la cooperazione internazionale.

 

Mentre questi 5 agenti cubani che hanno difeso il loro paese dal terrorismo sono costretti ad una durissima quanto ingiusta detenzione nelle prigioni statunitensi, gli USA danno asilo politico a terroristi reo confessi come Posada Carriles, responsabile dell’attentato che il 4 settembre 1997 dilaniò il giovane italiano Fabio Di Celmo nella hall dell’Hotel Copacabana a Cuba. La lettera si conclude ricordando che l’ingiustizia contro Renè, Antonio, Fernando, Ramon e Gerardo ferisce tutti gli uomini sinceramente democratici, per questo chiediamo giustizia e libertà per i Cinque, così come chiediamo rispetto per Cuba e pari dignità per i popoli che perseguono la loro strada per l’emancipazione e l’indipendenza nell’autodeterminazione.

 

Comitato Italiano Giustizia per i 5, Associazione e Rivista Nuestra America,

Circolo Italia-Cuba di Roma “Juan Antonio Mella”

 

 

I giovani, con i Cinque

 

nel cuore

 

 

13.09.12 - Olga Díaz Ruiz www.granma.cu

 

 

L’unico modo per ottenere che si faccia giustizia sul caso dei Cinque è attraverso la spinta della solidarietà e dell’opinione pubblica internazionale. Ogni giorno diventa più importante esporre al mondo quanto è inumana questa prigionia, ha affermato Elizabeth Palmeiro, moglie di Ramón Labañino, in un incontro con gli studenti dell’Università de L’Avana (UH) nell’inizio della Giornata “Por los Cinco de Corazón”, nel compiersi 14 anni della loro reclusione.

 

Mercoledì 12 settembre, in occasione della campagna nazionale per il 90º anniversario dalla creazione della Federazione Studentesca Universitaria (FEU), un gruppo di giovani si è recato presso la Biblioteca Centrale Rubén Martínez Villena della Collina Universitaria, per rendersi protagonista di un’altra delle costanti azioni che si realizzano dentro e fuori dall’Isola per esigere la liberazione ed il ritorno immediato in Patria di Antonio, Gerardo, Fernando, René e Ramón.

 

L’incontro con Laura Labañino, figlia di Ramón, María Eugenia Guerrero, sorella di Antonio e María Karla de la Vega Guerriero, sua nipote, e Armando Hart, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano e Presidente della Società Culturale José Martí, è stato un evento emotivo all’interno dell’ampio programma di attività, che si moltiplicheranno in tutto il mondo fino agli inizi di ottobre.

 

Durante il dibattito, Graciela Ramírez, presidentessa del Comitato Internazionale di Solidarietà con i Cinque, ha segnalato che questo è un giorno nel quale si rivendica la resistenza senza riserve e la dignità martiana degli Eroi cubani e le loro famiglie.

 

Si compiono 14 anni dal processo farsa, ha aggiunto, mentre la Casa Bianca prova a mettere a tacere la verità della causa e riconosciuti terroristi continuano a circolare impunemente in territorio statunitense.

 

Nelle loro dichiarazioni gli studenti universitari hanno sottolineato che la soluzione definitiva è nelle mani di Barack Obama, che ha la facoltà di disporre la liberazione immediata dei Cinque. Fino a quando questo non succederà non mancherà il loro appoggio incondizionato ed il desiderio di lottare per denunciare questa ingiustizia ed esigere il loro ritorno, hanno assicurato.

 


Forte solidarietà mondiale con i Cinque

antiterroristi reclusi negli USA
 

Sono passati 14 anni dalla loro ingiusta detenzione

 

 

12 settembre 2012 -  Joel Michel Varona www.granma.cu

 

 

 

Ieri notte sulla scalinata dell’Alma Mater
Clamore di giustizia e libertà

 

 

13.09 - Ancora una volta la Scalinata Universitaria ha vibrato a calore del reclamo di giustizia per i nostri Cinque Eroi. I protagonisti della grande concentrazione sono stati i giovani universitari e il nostro popolo che, nella giornata in cui si è compiuto il quattordicesimo anno di ingiusta prigionia dei combattenti antiterroristi, sono tornati per sottoscrivere la campagna che da Cuba e da diverse parti del mondo reclama l’immediata liberazione di Gerardo, Ramón, Antonio y Fernando ed il loro ritorno assieme a René, nella loro Patria.

Convocati dal Ministero di Cultura, l’Istituto Cubano della Musica e l’Unione dei Giovani Comunisti, noti artisti hanno sommato le loro voci in un concerto che è divenuto una riconferma patriottica e solidale.

Tra i tanti noti artisti, Raúl Torres, Adrián Berazaín, David Blanco, Tony Ávila, Qva Libre e Arnaldo y su Talismán.

Oggi in almeno 31 paesi si realizzeranno un centinaio di attività in appoggio alla causa dei Cinque antiterroristi cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti.

 

“Oggi 12 settembre si compiono 14 lunghi anni di reclusione di questi combattenti e per questo abbiamo promosso questa campagna di denuncia”, ha informato la coordinatrice del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque, Graciela Ramírez.

 

“Si prevede la realizzazione di marce di fronte alle sedi diplomatiche statunitensi, esposizioni, concerti, presentazioni di libri, documentari e manifestazioni politiche”, ha aggiunto.

 

Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino, René González e Gerardo Hernández sono stati ingiustamente condannati a pene molto severe per aver informato sui piani di azioni violente contro Cuba, perpetrate dai gruppi di terroristi che vivono e agiscono liberamente in territorio nordamericano.

 

In Spagna oggi si realizzerà una concentrazione delle organizzazioni di solidarietà alla Porta del Sole, mentre in Portogallo e in Germania le associazioni e le reti d’amicizia con la nazione cubana sfileranno davanti alle Ambasciate degli Stati Uniti.

 

Come parte delle manifestazioni d’appoggio, inoltre si effettueranno azioni per la liberazione dei Cinque, come sono conosciuti internazionalmente, in Austria, Svizzera, Italia, Russia, Ucraina, Regno Unito, Slovenia, Repubblica Dominicana, Giamaica, Haiti, Paraguay, Brasile, Argentina, Bahamas, Santa Lucía, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Stati Uniti , Canada e Puerto Rico.

 

Graciela Ramírez ha informato che anche Asia e Africa si sommano alla giornata di denuncia con vari gruppi solidali, così come in Nuova Zelanda, Australia, Giappone, Guinea Bissau, Sudafrica, Libano ed Etiopia.

 

Molti attivisti hanno anticipato la realizzazione di azioni a favore degli antiterroristi, prigionieri politici negli Stati Uniti e in Canada.

 

Gloria la Riva, coordinatrice del Comitato Nazionale degli Stati Uniti per la Libertà dei Cinque, parlando a Prensa Latina ha segnalato che da oggi e nei prossimi giorni, si realizzeranno varie attività a San Francisco, Washington DC e in altre città nordamericane, reclamando il ritorno a Cuba di Gerardo, René, Ramón, Antonio y Fernando.

 

Dal Canada, i gruppi della solidarietà hanno informato che realizzeranno una veglia a Vancouver di fronte al consolato statunitense e un foro nella stessa città.

 

 

Un ‘Twittazzo’ e molto di più, nella

 

giornata degli studenti, per i Cinque

 

 

11.09.12 - Maria Elena Alvarez Ponce  www.granma.cu

 

 

Un "twittazzo" di migliaia sarà domani, 12 settembre, la voce del via ad un’altra crociata del mondo studentesco universitario cubano, in appoggio ai Cinque Eroi compatrioti, condannati negli Stati Uniti per aver combattuto il terrorismo.

 

Il12 si completano 14 anni d’illegale e arbitraria detenzione a Miami di Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, e René González, vittime di un processo manipolato che ancora oggi, e nonostante la loro innocenza, li mantiene prigionieri dell’impero.

 

Xavier Arrúe, membro della Segretaria Nazionale della Federazione Studentesca Universitaria (FEU), ha precisato che il "twittazzo" per i Cinque, come internazionalmente sono conosciuti questi coraggiosi uomini, avrà come protagonista cinque mila studenti della Facoltà di Scienze Informatiche (UCI).

 

In esclusiva per la AIN ha segnalato che una trentina di Unioni, Associazioni e Federazioni membri della Organizzazione Continentale Latinoamericana e Caraibica degli Studenti (OCLAE) hanno già confermato la loro partecipazione in questa battaglia per il ciber spazio, in difesa di Fernando, Ramón, Gerardo, René e Antonio.

 

Il Comitato Internazionale di Solidarietà con i Cinque a sua volta ha invitato studenti, giovani e quanti nel mondo amano e difendono la verità, la ragione, la pace e la libertà, la giustizia e la vita, a sommarsi a questa battaglia in Twitter, per strabiliare questa rete sociale in Internet.

 

Arruè, incaricato delle relazioni internazionali nella segreteria della FEU, ha detto che la Giornata studentesca di Solidarietà per i Cinque di Cuore, darà poi un apporto degli universitari cubani ad altre maggiori a livello mondiale, in appoggio a questi combattenti antiterroristi.

 

Non solo la UCI, ma anche l’Università de L’Avana comincerà presto e nella casa bicentenaria di alti studi ci sarà un incontro con i familiari giovani dei Cinque, e una fiera organizzata da studenti stranieri in difesa della loro causa.

 

Nei giorni 5 e 6 ottobre, tra le molte iniziative a venire, si svolgerà il 3º Incontro delle Università in Solidarietà, con sede nella Città Universitaria José Antonio Echeverría (CUJAE), e il foro renderà omaggio alle vittime del terrorismo di Stato, a 36 anni dall’esplosione di un aereo civile cubano, nella quale morirono le 73 persone a bordo.

 

Tra le azioni ci saranno meeting, dibattiti, mattutini speciali, conferenze, esposizioni, serate. video dibattiti, presentazioni di libri e audiovisivi, marce e l’invio di cartoline e messaggi elettronici a personalità e istituzioni influenti della società nordamericana.

 

Rompere il muro del silenzio

 

 

6.09.12 - Claudia Fonseca Sosa  www.granma.cu

 

 

Circa 113 paesi parteciperanno fino al 31 ottobre prossimo alla Giornata Internazionale di Solidarietà con i Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti, quando il 12 settembre si compiranno 14 anni della loro ingiusta prigionia.

 

“Bisogna rompere il muro del silenzio”, ha dichiarato alla stampa la presidentessa del Comitato Internazionale di Solidarietà con i Cinque, Graciela Ramírez, spiegando che in questo periodo dovranno coordinare più di 100 manifestazioni di appoggio in tutto il mondo, nelle quali esigeranno al Governo statunitense di liberare René, Ramón, Antonio, Gerardo e Fernando.

 

“I Cinque non costituivano nessuna minaccia per gli USA e per nessun altro, come ha spiegato la reverenda nordamericana Joan Brown Campbell in una recente lettera al presidente Barack Obama. Invece, terroristi dichiarati come Posada Carriles e Orlando Bosch continuano a circolare impunemente a Miami, e loro hanno commesso crimini per i quali dovrebbero essere processati”, ha segnalato Ramírez.

 

Ha inoltre ricordato che è stato sistematicamente negato il visto ad Adriana Pérez e Olga Salanueva, mogli rispettivamente di Gerardo e René ed ha aggiunto che la vita di quest’ultimo “è in pericolo a Miami, infatti bisognava permettergli di tornare a casa lo stesso giorno che uscì di prigione”.

 

“Questa è la verità che vogliamo diffondere”, ha sottolineato durante la cerimonia d’inaugurazione della Giornata svoltasi nell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, che ha visto la partecipazione di familiari dei combattenti antiterroristi e membri del Comitato di Solidarietà.

 

Secondo quanto informato nella Giornata, nei prossimi mesi sono previsti cortei di fronte alle sedi diplomatiche statunitensi, conferenze, concerti, presentazioni di libri e documentari, oltre ad eventi politici e culturali in favore della scarcerazione dei Cinque.

 

Una manifestazione di solidarietà è prevista in Spagna, presso la Puerta del Sol, mentre in Portogallo e Germania associazioni e reti d’amicizia con l’Isola sfileranno di fronte alle ambasciate statunitensi.

 

Altre manifestazioni di appoggio per i Cinque si celebreranno in Austria, Svizzera, Italia, Russia, Regno Unito, Slovenia, Repubblica Dominicana, Giamaica, Haiti, Paraguay, Brasile, Argentina, Bahamas, Saint Lucia, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Stati Uniti, Canada, e Puerto Rico. Ramírez riferisce delle adesioni giunte da Asia ed Africa dove si celebrerà la giornata di denuncia contro l’ingiustizia commessa contro gli antiterroristi in Nuova Zelanda, Australia, Giappone, Guinea Bissau, Sudafrica, Libano ed Etiopia.