Presentata una nuova azione

 

legale nel caso di Gerardo

 

 

08.06.12 -  www.granma.cu

 

 

I Cinque sono degni figli del Che

afferma Aleida Guevara

 

08.06 - Sono molto orgogliosa dei miei Cinque fratelli, ha affermato Aleida Guevara riferendosi ai cubani prigionieri da 14 anni negli Stati Uniti per essere antiterroristi, ed ha ripetuto che sono degni figli di Che Guevara.

Sono gli uomini più degni che conosco, ha sottolineato Aleida parlando di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e René González, mi sento molto felice perché questi uomini sono nati a Cuba e questo mi onora.

La solidarietà mondiale verso i Cinque è aumentata molto, però non è sufficiente, ha sottolineato, c’è molta gente che ancora non conosce l’ingiustizia di questo processo ed è un obbligo rompere il muro di silenzio tra il popolo degli Stati Uniti riguardo ai nostri patrioti antiterroristi.

In un’intervista a Prensa Latina, in occasione della sua permanenza in Ecuador per partecipare ad attività di solidarietà con Cuba, ha evidenziato che questo viaggio va oltre la percezione dello storico affetto del popolo ecuadoriano verso il Che.

Ha ricordato di aver lavorato come medico cubano per circa 10 giorni a Cotacachi, prima che Rafael Correa fosse presidente, prestando attenzione medica agli indigeni, dai quali ha imparato molto, e non era più tornata da allora.

In questo viaggio siamo stati di nuovo a Cotacachi, ha spiegato Aleida, però non mi sarei mai aspettato un atto di ricevimento di tale portata (nel quale le hanno consegnato le chiavi della città), riservatogli non solo per essere la figlia del Che, ma per essere una donna cubana che ha lavorato con loro.

È stata una tale espressione di amore per qualcosa di così semplice e logico nella vita dei cubani, che ho dovuto spiegare che questo tipo collaborazione la svolgono abitualmente moltissime donne ed uomini cubani e non era nulla di speciale.

Però sembra che per loro fu un avvenimento molto bello, e per noi la cosa più importante è l’amore del popolo che abbiamo ricevuto in cambio. Pensiamo, ha aggiunto, di non aver fatto nulla di speciale e tuttavia, rappresenta qualcosa di speciale per questo popolo.

Questo è il regalo più grande che si possa ricevere, ed in tal senso questo incontro è stato fantastico; non mi ero mai sentita così, se mi fossi lasciata prendere da ciò che mi hanno detto sarei volata tra le nuvole e realmente mi sento molto felice.

Questo riconoscimento, ha evidenziato, non è di Aleida Guevara, ma di una donna cubana che non ha fatto niente di più di quanto fa normalmente il mio popolo.

L’affetto del popolo per il Che è sempre esistito in Ecuador, però questa volta è andato oltre, perché è stato espresso verso tutto il popolo cubano, ha dichiarato.

Ricordando il suo incontro con il presidente Rafael Correa, nell’atto a Ciudad Alfaro lo scorso 5 giugno, in occasione dell’anniversario della Rivoluzione Radicale con a capo Eloy Alfaro, ha commentato che hanno avuto la possibilità di parlare ed è stato molto gradevole, molto familiare.

È stato come incontrare qualcuno della famiglia, un fratello, un cugino, un incontro bello, ha commentato con soddisfazione. Mi sono sentita molto bene, ha ricordato, perché so che lui vuole molto bene a mio padre e vuole molto bene alla Rivoluzione cubana.

Da questo punto di vista, ha affermato, credo che questo sia stato uno dei viaggi che mi ha regalato maggiore piacere.

Una mozione a favore di Gerardo Hernández Nordelo è stata presentata dai suoi avvocati, per sollecitare un’udienza orale presso la Corte del Distretto Sud della Florida, informa il sito digitale www.antiterroristas.cu.

 

Gerardo Hernández NordeloQuesta nuova azione legale la svolgono i difensori dell’Eroe cubano, Tom Goldstein e Martin Garbus, attraverso l’avvocato locale Richard Klugh.

 

Inoltre hanno domandato che la Corte ordini al governo di consegnare i documenti e altri materiali in suo potere che non sono stati resi noti durante il processo legale, procedimento noto come Discovery.

 

Questa mozione è parte del processo d’appello collaterale iniziato il 14 giugno del 2010, ed è basata nel diritto che ha il richiedente con i suoi co-accusati, di conoscere l’importanza della campagna di pubblicità negativa contro di loro, finanziata da Washington, con l’intenzione di garantire la dichiarazione della loro colpevolezza.

 

Il proposito è ottenere, con interrogatori, presentazioni di documenti, deposizioni e citazioni giudiziarie, tutte le prove necessarie per far sì che siano esaminate dal tribunale in un’udienza e per provare che condanne devono essere annullate.

 

Il procedimento di Discovery vuole stabilire la portata totale del tema mediante l’identificazione di tutti i giornalisti e i mezzi della stampa che sono stati pagati dagli Stati Uniti e che hanno pubblicato dichiarazioni false, ostili, incendiarie e piene di pregiudizi contro i Cinque.

 

Inoltre la portata avuta con gli articoli, le interviste, i segmenti di radio e televisione in cui apparvero quelle dichiarazioni.

 

Ugualmente si pretende di determinare il grado preciso d’influenza e controllo del governo su quei giornalisti e sui mezzi di stampa e si vuole definire il grado di conoscenza che avevano non solo il Dipartimento di Stato, ma anche altre dipendenze del governo, includendo il Dipartimento di Giustizia, e precisare l’impatto dei pregiudizi che quella campagna di propaganda ha avuto sul processo fatto a Gerardo.

 

La domanda di Discovery include 84 individui, sette stazioni di televisione e 13 emittenti radiofoniche vincolate alla malintenzionata copertura di questo caso