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Adriana Pérez ha denunciato a Ginevra

le torture contro i Cinque

 

 

12 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

Adriana Pérez, moglie di Gerardo Hernández, uno dei Cinque, ha denunciato a Ginebra le torture fisiche e psichiche alle quali sono stati sottoposti questi combattenti antiterroristi nelle carceri degli Stati Uniti.

 

Adriana è stata ricevuta da Juan Méndez, Relatore Speciale della ONU contro la Tortura ed altri Trattamenti Crudeli, Disumani e Degradanti, e da un assistente del relatore del gruppo di lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie, ha informato PL.

 

Durante il prolungato processo contro i Cinque, le autorità federali statunitensi hanno applicato procedimenti d’isolamento nel detto “ Buco” di lunga e illegale durata e in un’occasione persino di 17 mesi, ha denunciato Adriana.

 

Gli ostacoli ed i ritardi nella concessione di visti ai familiari non solo costituiscono violazioni dei diritti di qualsiasi persona reclusa di ricevere le visite dei parenti stretti, ma sono anche torture psicologiche, proibite delle Convenzioni Internazionali.

 

La moglie di Gererdo ha insistito perchè queste istanze speciali intercedano a favore della mozione urgente presentata dalla difesa di René González, perchè gli si permetta di viaggiare a Cuba per vedere il suo unico fratello gravemente malato e ricoverato in ospedale.

 

René ha già scontato la sua condanna, ma è ora ulteriormente costretto a passare tre anni nel territorio degli USA in una detta libertà vigilata, con gravi pericoli per la sua stessa vita.

 

 

Adriana Pérez ha denunciato a Ginevra

l’ingiustizia contro i Cinque

 

 

8 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

Adriana Pérez, moglie di Gerardo, ha denunciato nel Consiglio dei Diritti Umani della ONU, le illegalità commesse nel caso dei Cinque, in un dialogo interattivo con il Gruppo di Lavoro sulla la Detenzione Arbitraria.

 

Adriana Pérez, moglie di GerardoAdriana ha ricordato che questa entità si è già pronunciata contro la detenzione di Antonio, Fernando, Ramón, René e Gerardo, ma, anche se nel maggio prossimo saranno passati ben sette anni da quando fu dichiarata arbitraria la loro prigionia, il Governo degli Stati Uniti non lo ha nemmeno considerato.

 

“Vorrei che questa fosse l’ultima volta che parlo in questo scenario per denunciare le violazioni che si commettono contro i nostri familiari per reclamare il loro ritorno nel nostro paese”, ha detto.

 

“Si compiono 14 anni dall’inizio di un processo ingiusto e doloroso, carente della più elementare credibilità nel sistema giudiziario nordamericano”.

 

Adriana ha anche segnalato la situazione di René, che è obbligato a rimanere nel territorio degli USA, con forti rischi per la sua stessa vita, anche se ha già scontato la sua condanna. Inoltre gli si nega persino un permesso temporaneo per visitare suo fratello, gravemente malato, a L’Avana.

 

“Il presidente Barack Obama, Premio Nobel della Pace, ha la facoltà di liberare questi Cinqe cubani, e può fare un gesto umanitario per far terminare tutta questa sofferenza. Loro sono ostaggi d’una politica assurda e totalmente anacronistica, applicata da più di mezzo secolo contro Cuba”, ha denunciato ancora.

 

Adriana è stata ricevuta da Gabriela Guzmán, assistente della Relatrice Speciale sulla Violenza contro la Donna e le ha spiegato come tutta questa ingiustizia danneggia in maniera diretta le madri, le mogli, le figlie e i familiari dei Cinque.

 

 

Liberta per i Cinque, ora!

 

Alta Comissaria dell'ONU ha ricevuto

la moglie di Gerardo Hernández

 

 

6 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

A Ginevra, l’Alta Commissaria della ONU per i Diritti Umani, Navenethem Pillay, ha ricevuto Adriana Pérez, la moglie di Gerardo Hernández, uno dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, lunedì 5 marzo.

 

Durante l’incontro Adriana ha riferito le cause che hanno provocato tanti danni alla salute dei Cinque e la sofferenza dei loro familiari, costretti a vivere separati per tanto tempo e con limitazione di ogni genere.

 

Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González, sono stati condannati a lunghissime pene, dopo un processo manipolato e pieno di arbitrarietà, per aver ostacolato le azioni di terrorismo contro il loro paese, perpetrate dalla mafia di Miami.

 

Nel caso de Gerardo, condannato a due ergastoli più 15 anni, il governo degli USA impedisce anche le visite della moglie.

 

Adriana Pérez ha chiesto all’Alta Comisaría che il suo organismo interceda in maniera diretta a favore della mozione sollecitata dalla difesa di René González per far sì che gli si permetta di viaggiare a Cuba per visitare suo fratello gravemente malato.

 

René González è stato liberato il 7 ottobre scorso, ma si trova sotto un regime di libertà vigilata e per tre anni gli si proibisce d’abbandonare il territorio statunitense.

Adriana Pérez ha espresso anche la richiesta d’unificazione fatta dalle anziane madri dei Cinque, quelle che ancora vivono.

 

Nel mondo ci sono 375 comitati a favore dell’immediata liberazione degli anti terroristi cubani e per il loro ritorno in Patria.

 

Attivisti sociali, sindacalisti, artisti, intellettuali, parlamentari, politici e 10 premi Nobel, si sono sommati alla causa per la liberazione dei Cinque.