L’avvocato statunitense Phill Horowitz ha di nuovo rivelato i suoi timori per la sicurezza e la salute del suo rappresentato, l’antiterrorista René González, che vive in libertà vigilata dopo aver scontato 13 anni d’ingiusta reclusione.

 

Durante un’intervista diffusa dal programma cubano radio-televisivo Tavola Rotonda Informativa, Horowitz ha assicurato che hanno chiesto il suo ritorno Cuba perchè negli Stati Uniti non può nemmeno ricevere un’adeguata assistenza sanitaria.

 

Dato che non può avere un’assicurazione sulla salute, dovrebbe pagare di tasca sua, ha detto l’avvocato, vincolato dal 1998 al caso di René e dei suoi compatrioti Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González.

 

“Vedo di frequente René, e so che non può ricevere nemmeno un’adeguata assistenza dentistica, dopo un’urgenza presentata”, ha detto, senza scendere in dettagli.

 

Horowitz ha affermato che non può rivelare dove vive René, per la sua sicurezza, per proteggerlo di fronte al pericolo che corre dalla sua liberazione, in libertà vigilata, lo scorso 7 ottobre.

 

“Non è per mancanza di fiducia... ho fiducia in tutti a L’Avana, ma è per la sua sicurezza”, ha sottolineato, e riferendosi alla prossima azione per sollecitare il ritorno di René a Cuba, l’avvocato ha insistito che non esiste un calendario per farlo, perchè dipende esclusivamente dalla giudice.

 

Si è dimostrato ottimista però, parlando di una soluzione favorevole, dato il buon comportamento dell’antiterrorista, uno dei Cinque, come sono conosciuti nel mondo intero, nelle campagne per la loro scarcerazione.

 

“I 13 anni in prigione sono stati davvero molto duri e i quattro mesi separato dalla moglie e dalle figlie, dalla famiglia e dalla Patria, sono insultanti”, ha dichiarato, segnalando che le Corti non possono ignorare che è un cittadino cubano separato a forza dalla sua famiglia.

 

“René, ha ricordato, non può compiere quello che fa qualsiasi ex detenuto in libertà vigilata: dormire nel suo letto e vivere con la sua famiglia per reinserirsi nella società. Mi spiace molto non poter dire quanto tempo durerà questa situazione e cosa risponderà la giudice”, ha aggiunto.

 

“René voleva tornare per partecipare alla Maratona de l’Avana”, ha commentato parlando dello stato fisico del patriota cubano che correva in carcere e ancora oggi lo fa.