Nuestra America - Ecuador

 

 

Correa ha definito “una vera vergogna”

le dichiarazioni di Obama

 

 

6.05.12 - www.granma.cu

 

 

Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha definito “una vera vergogna” il fatto che il presidente Barack Obama difenda gli informatori dell’ambasciata degli Stati Uniti in Ecuador.

 

Nella sua abituale conversazione con la cittadinanza, stavolta in un popolare quartiere nel sud della capitale, Correa ha risposto alle dichiarazioni di Obama e del portavoce del Dipartimento di Stato, che pretendono d’esigere dal governo dell’Ecuador che “mantenga la libertà d’espressione”.

 

“Che cosa credono? Con chi credono di parlare?”, ha chiesto Correa ed ha aggiunto che stavano parlando con il governo della Rivoluzione Cittadina: “E che qui facciamo rispettare la sovranità del paese. Sappiamo che il governo degli USA ha difeso i suoi informatori”, ha detto ed ha citato i dispacci di Wikileaks pubblicati dal quotidiano El Telégrafo che hanno rivelato che l’entità Fundamedios e il suo direttor César Ricaute, erano contatti statunitensi.

 

“Per questo adesso il circolo quadra bene! Per questo Fundamedios e Ricaute hanno avuto accesso a Washington, alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani! È chiaro che fanno parte della banda!” ha segnalato Correa.

 

“Ma se quello che vogliono è scoprire la verità, perchè non non ci chiedono? Perchè ascoltano solo le informazioni di un lato? Solo quelle dei loro informatori, Fundamedios e Ricadute? Perchè non hanno criticato la sincerità dei Wikileaks, un anno e mezzo fa, quando espulsero l’ambasciatrice dagli Stati Uniti, o quando, proprio prima della consultazione popolare per cercare di far vincere il NO, pubblicarono per settimane che noi si nominava un comandante della polizia corrotto, per controllare le elezioni?”, ha ricordato.

 

“La doppia morale è quella che deve cambiare”, ha detto ed ha incitato a dire sempre la verità. “Speriamo che capiscano che il paese è cambiato e non accetteremo questa doppia morale, questa prepotenza, che si credono il centro del mondo e che tutto deve gravitare attorno a loro”, ha aggiunto.

 

“Quel pettegolo di Osvaldo Hurtado (ex presidente, 1981-1984) è andato a Washington a lamentarsi del fatto che il presidente ogni sabato fa uso di un segmento di libertà d’espressione, dove non abbassa la testa davanti alla stampa, come faceva lui, ma le risponde. “Mister Obama, mister gringo, che orrore, fermate il presidente Correa non siate cattivi...” Questo è andato a dire a Washington ed è una vergogna, è un ex presidente della Repubblica... ma credo che abbia il posto che si è meritato nella storia”, ha ironizzato.

 

“Per la prima volta un governo dell’Ecuador non abbassa la testa di fronte al potere mediatico e con un enorme appoggio popolare, con credibilità e con autenticità, noi diciamo le verità, anche se fanno male!”, ha sottolineato ancora il presidente Correa.