Nuestra America - Haiti

 

 

Oltre 20mila haitiani hanno ricevuto

il vaccino contro il colera

 

 

10.5.12 - L.L.Padron  www.granma.cu

 

 

Circa 20mila persone hanno ricevuto ad Haiti il vaccino contro il colera nelle ultime tre settimane, in un momento in cui si registrano nuove epidemie ed il batterio sta mutando in una variante più resistente.

 

Il ministro della Sanità, Gabriel Thimoté, ha indicato che è già stato vaccinato un quinto dei 10 mila haitiani che riceveranno la dose in fase sperimentale del processo di immunizzazione, cominciato lo scorso 12 aprile, ha informato il giornale digitale Haiti Libre.

 

Fino ad oggi, le persone vaccinate hanno reagito bene e non si sono riscontrati effetti indesiderati, ha sostenuto.

 

Thimoté ha aggiunto che il paese è alla ricerca di fondi per estendere il processo di vaccinazione al resto della popolazione haitiana, stimata in 10 milioni di abitanti.

 

La campagna si realizza in un momento in cui il ceppo del colera muta verso una nuova variante del batterio, in accordo ad una ricerca del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti.

 

Quando i malati sviluppano una certa immunità al batterio originale, questo muta e può tornare a colpire le stesse persone, indica la ricerca.

 

Questo comporta che il colera diventerà una malattia endemica, ovvero tanto comune come il raffreddore, cosa che farebbe fallire qualsiasi progetto di vaccinazione.

 

Dopo l’inizio della stagione delle piogge il mese scorso, almeno 30 persone sono morte a causa di questa malattia nella regione centrale, mentre nel resto della nazione si registrano ogni giorno circa 150 contagi, secondo i rapporti medici.

 

Oltre settemila persone sono morte per il colera nel 2011 ed altre 520mila, oltre il 5% della popolazione, lo hanno contratto nello stesso periodo.

 

Secondo le stime dell’Organizzazione Panamericana della Sanità circa 200mila haitiani potrebbero contagiarsi quest’anno.

 

Una ricerca iniziale realizzata dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie ha indicato che l’epidemia è stata introdotta dal personale di una base nepalese della Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione di Haiti (Minustah).

 

Un altro studio realizzato all’inizio del 2011 da ricercatori francesi si è concluso con il medesimo risultato di attribuire l’origine del ceppo alla presenza dei caschi blu nepalesi, che probabilmente defecarono nei pressi del fiume Artibonite.