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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

 

Il Pdvsa rafforza le alleanze con imprese

petrolifere spagnole ed italiane

 

 

27.12.2012 - Lourdes Pérez Navarrol www.granma.cu

 

 

Il governo venezuelano e Petroli del Venezuela S.A. (Pdvsa) rafforzano le loro alleanze strategiche realizzando incontri con le massime autorità di Repsol e del gruppo italiano ENI, hanno informato le fonti ufficiali.

 

L’obiettivo di queste riunioni è di controllare e promuovere gli accordi stabiliti per lo sviluppo dell’industria petrolifera, ha comunicato il Pdvsa in una nota diffusa mercoledì 26 dicembre.

 

Ha aggiunto che il ministro di Petrolio e Miniere, Rafael Ramírez, la scorsa settimana ha sostenuto un importante incontro con il presidente dell’ENI, Paolo Scaroni, con lo scopo di valutare future opportunità di produzione di combustibile condensato e gas.

 

Ha evidenziato che gli specialisti di entrambe le entità hanno studiato dei progetti futuri per la produzione di idrocarburi venezuelani.

 

L’impresa italiana partecipa, insieme al Pdvsa, ad un progetto integrato tra le imprese miste Petrojunín (produttrice di petrolio) e Petrobicentenario (raffineria in costruzione avanzata). Nei prossimi giorni il presidente del Pdvsa, Rafael Ramírez, riceverà il suo omologo della Repsol, Antonio Brufau, con il quale valuterà i convegni stabiliti tra l’impresa spagnola ed il Venezuela.

 

Ramírez ha assicurato che i risultati del Pdvsa sono frutto dei progressi della rivoluzione bolivariana, la quale ha permesso di costruire una politica petrolifera fondamentale ed irreversibile per la possibilità di costruire il socialismo, per ottenere in questo modo lo sviluppo e la crescita del popolo venezuelano.

 

 

La PDVSA del Venezuela scommette

sull’integrazione regionale

 

 

16.11.2012 - M.Esquivel www.granma.cu

 

 

La statale Petróleos de Venezuela S.A. (Pdvsa) scommette oggi per l’integrazione regionale, in un ambiente in cui i programmi d’investimento per il periodo 2013-2019 rinforzano questa opzione economica.

 

Nella cornice del Primo Incontro delle Imprese Nazionali del Petrolio e Gas appartenenti ai paesi membri della UNASUR, Pdvsa ha presentato opzioni indirizzate a concretare questo obiettivo.

 

Intervenendo nell’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur), Fadi Kabboul, il direttore esecutivo di Pianificazione della ditta statale, ha esposto il potenziale dell’impresa in materia di petrolio e gas.

 

Il funzionario ha ricordato che il Venezuela ha inventari di petrolio nell’ordine di 297000 milioni di barili, “E questo ci situa come il paese con le maggiori riserve provate nel mondo”.

 

Inoltre ha risaltato che Pdvsa è la quarta impresa del mondo, la prima in riserve provate, la terza in produzione di petrolio, la quinta in capacità di raffinazione, l’ottava nel gas e la decima nelle vendite di idrocarburi, presente in 39 paesi e con 209 filiali.

 

Per il periodo 2013-2019 si prevede un investimento di 251000 milioni di dollari, per circa 500 progetti nazionali e internazionali.

 

Come esperienza concreta d’integrazione, Kabboul si è riferito a 122 accordi che sono in sviluppo nei paesi della UNASUR.

 

Nella cornice di questo primo incontro, PDVSA, ha proposto la formazione di un gruppo di imprese nazionali dei paesi membri della UNASUR per sviluppare 11 blocchi della Striscia Petrolifera dell’Orinoco e progetti di produzione di Gas Costa Afuera, di raffinazione e di miglioramento.

 

 

Chavez: Il "cervello di PDVSA"

manteneva stretti legami con la CIA

 

 

30 agosto 2012 - Estratto da Rebellion. Manuel Arias C. www.contrainjerencia.com/

 

 

Hugo Chavez ha affermato che la borghesia e i lacchè, che ora si scagliano contro i lavoratori della nuova PDVSA, stavano privatizzando e  facendo a pezzi la principale industria del paese come parte del processo di consegna delle risorse al capitale straniero.

Dal Palazzo di Miraflores, Caracas, dove è stato attivato il posto di Comando Presidenziale, per monitorare
l'accaduto  in Falcon, nella raffineria Amuay, e in Sucre, nella cittadina di Cumanacoa, ha ricordato che il cervello di PDVSA erano stato privatizzato.

Tutti i sistemi informativi della compagnia petrolifera di stato erano sotto il controllo di una società gestita dalla CIA, Informatica, Business e Tecnologia, SA (Intesa), i cui vertici mantenevano stretti legami con la CIA.

Chavez ha detto che la destra agisce in modo irresponsabile, sulla base delle dichiarazioni rese da alcuni portavoce dell'opposizione in media privati, ​​attribuendo al Governo Nazionale la responsabilità di tale sinistro  senza aver rivelato i risultati delle indagini intraprese da PDVSA e agenzie statali.

Le stesse facce che nel 2002 hanno celebrato per radio e TV la paralisi degli impianti petroliferi e la cessazione della fornitura di benzina, ora dicono che la colpa dell'esplosione alla raffineria Amuay è "di coloro che votarono 20000 lavoratori, Chavez, di coloro che votarono per chi sì sapevano".

Coloro che oggi non stanno nell'industria petrolifera abbandonarono il loro posto di lavoro per partecipare alle azioni di sabotaggio contro l'istituzione, ha ricordato, riferendosi alle recenti dichiarazioni fornite da Jose Toro Hardy, ex direttore di PDVSA.
 


Relazioni pericolose PDVSA, SAIC, INTESA e CIA
 


Nel 1996, sotto la presidenza di Luis Giusti, PDVSA si associa con SAIC (Science Aplications International Corporation), una società che tra le sue molteplici attività c'è la gestione di sistemi informativi e sviluppo di armi e sistemi di distruzione di massa, studi di efficacia balistica, esperienze tecniche nelle indagini degli attentati alle torri gemelle e altri importanti disastri aerei, oltre alla riuscita operazione nella Guerra del Golfo e nelle missioni spaziali tanto diverse come la Voyager ed  il telescopio spaziale Hubble Space.

La ragione di questa società si é dovuta, secondo il presidente di PDVSA, alla necessità di migliorare la gestione di questioni  informatiche, di informazioni come tali ed al desiderio di dominare il mercato latino-americano in questo settore.

Il modo in cui è stata questa alleanza o joint venture, secondo i documenti, aveva la forma di un "outsourcing" (esternalizzazione), che hanno creduto fosse la necessario tenere per i benefici della compagnia petrolifera, risparmiandole alti costi in quell'area e generando progetti di investimento industriale e ricerca avanzata nell'area petrolifera.

In tal maniera, anche se la partecipazione è stata del 40% PDVSA e 60% SAIC, l'apporto di capitale è stato realizzato da PDVSA. Quindi, è stata installata una società denominata INTESA (Informatica, Business e Tecnologia), il cui presidente era Roger Brown, che all'epoca era direttore del Global Oil & Gas Iniziative, un dipartimento di SAIC.

Durante i primi giorni del gennaio 2003, il settimanale Brecha de Montevideo ha pubblicato nella sua prima edizione dell'anno un articolo che collega taluni ex-direttori della CIA con PDVSA, tramite il partner SAIC sua, il cui top management, sin dalla sua creazione era composto da diversi membri della CIA, del Dipartimento di Stato, del Dipartimento della Difesa e Forze Speciali USA.

Ma tale relazione non è una scoperta molto recente, e l'11 agosto dello scorso anno El Universal ha pubblicato qualcosa in merito, "... dietro questa decisione si trovano un certo numero di denunce su un presunto spionaggio che SAIC starebbe facendo in Venezuela, dovuto ai suoi contatti con la CIA negli Stati Uniti. Tuttavia, quando si consultano i rappresentanti di PDVSA respingono gli argomenti dello spionaggio ... "
 

Chávez: El “cerebro de PDVSA” guardaba estrechos nexos con la CIA

RNV – La burguesía y los lacayos, quienes hoy arremeten contra los trabajadores de la nueva Pdvsa, estaban privatizando y despedazando de la principal industria del país como parte del proceso de entrega de los recursos al capital extranjero, destacó el Presidente de la República, Hugo Chávez.

Desde el Palacio de Miraflores, en la ciudad de Caracas, donde fue activado el puesto de Comando Presidencial, para monitorear la contingencia registrada en Falcón, en la refinería Amuay, y en Sucre, en la población de Cumanacoa, recordó que el cerebro de Pdvsa había sido privatizado.

Todos los sistemas de información de la estatal petrolera estaban bajo el control de una empresa dirigida por la CIA, Informática, Negocios y Tecnología, S.A. (Intesa), cuya plana mayor guardaba estrechos nexos con la CIA.

Chávez señaló que la derecha actúa de manera irresponsable, sobre la base de declaraciones hechas por algunos voceros de oposición en medios privados, al atribuir al Gobierno Nacional la responsabilidad de este siniestro sin haberse divulgado los resultados de las investigaciones emprendidas por Pdvsa y organismos del Estado.

Los mismos rostros que en el 2002 festejaron por radio y televisión la paralización de plantas petroleras y el cese del suministro de gasolina, hoy aseguran que la culpa de la explosión en la refinería Amuay es “de quien voto a 20 mil trabajadores, Chávez, de quien voto a los que sí sabían”.

Quienes hoy no están en la industria petrolera abandonaron sus puestos de trabajo para sumarse a las acciones de sabotaje contra la institución, recordó en alusión a las recientes declaraciones ofrecidas por José Toro Hardy, ex director de Pdvsa.

Relaciones Peligrosas PDVSA, SAIC, INTESA y la CIA

En el año 1996, bajo la presidencia de Luis Giusti, PDVSA se asocia con SAIC (Science Aplications Internacional Corporation), corporación que entre sus múltiples actividades está el manejo de información, desarrollo de armas y sistemas de destrucción masiva, estudios de efectividad balística, experticias técnicas en las investigaciones de los atentados contra las torres gemelas y otros importantes desastres aéreos, además de su exitosa operación en la Guerra del Golfo y en misiones espaciales tan variadas como el Voyager y el telescopio espacial Hubble Space.

La razón de esta sociedad se debió, según el presidente de PDVSA, a la necesidad de mejorar el manejo de temas informáticos, de información como tal y al deseo de dominar el mercado de América Latina en esta materia.

La forma en que se realizó esta alianza o joint venture, según los documentos, fue bajo la forma de un “outsourcing”, que creyeron que era necesario tener para beneficios de la empresa petrolera, ahorrándole altos gastos en esa área y generando proyectos de inversión industrial e investigaciones avanzadas en el área petrolera.

De esta manera, aunque la participación accionaria fue de 40% PDVSA y 60% SAIC, el aporte de capital lo realizó PDVSA. Así pues, quedaba instalada una empresa de nombre INTESA (Informática, Negocios y Tecnología, S.A.), cuyo presidente era Roger Brown, quien a la vez era director de la Global Oil & Gas Initiatives, un departamento de SAIC.

Durante los primeros días de enero del 2003, el semanario Brecha de Montevideo publica en su primera edición del año un artículo en el que vinculan a varios ex directores de la CIA con PDVSA, a través de su socia SAIC, cuya alta dirección, desde su creación estuvo integrada por varios miembros de la CIA, Departamento de Estado, Departamento de Defensa y Fuerzas Especiales norteamericanas.

Pero tal vinculación no es un descubrimiento muy reciente, ya para el 11 de agosto del año pasado El Universal publicaba algo al respecto, “…detrás de esa decisión se hallan una serie de denuncias sobre supuesto espionaje que SAIC estaría haciendo en Venezuela, debido a sus contactos con la CIA en Estados Unidos. No obstante, cuando se consulta a representantes de Pdvsa rechazan los argumentos del espionaje…”

Fragmento tomado de Rebelión. Manuel Arias C.