Tour-operatori denunciano le trappole

 

USA contro i viaggi a Cuba

 
 

 

15 settembre 2012 -  www.granma.cu

 

 

Varie agenzie statunitensi hanno denunciato gli imbrogli burocratici imposti dal governo di questo paese per rinnovare le loro licenze ed evitare che organizzino viaggi a Cuba.

 

Le imprese turistiche hanno precisato che negli ultimi mesi sono aumenti i ritardi nei rilasci dei permessi e questo ha provocato la cancellazione di voli, il licenziamento di dipendenti e perdite finanziarie.

 

“È quasi tutto paralizzato dal 1º luglio”, ha detto Bob Guild, vicepresidente de Marazul Charters Inc., che organizza scambi e voli charter a Cuba.

 

Nel maggio scorso, il Dipartimento del Tesoro ha raddoppiato la sua supervisione dettagliata delle visite nell’Isola ed ha annunciato che la violazione del restrizioni sarà punita con multe da 65000 dollari o persino la sospensione delle licenze.

 

“Praticamente dobbiamo giustificare che ogni minuto di ogni giorno costituisce un contatto di persona a persona, l’unico tipo di contatti permessi dalle leggi attuali”, ha detto David Harvell, del Centro degli Studi Cubani con sede a New York.

 

La sua organizzazione ha dovuto sospendere sei viaggi già programmati, perchè la richiesta di rinnovo della licenza non è completa ed ha centinaia di pagine.

 

I tour-operatori assicurano tutti che gli ostacoli rispondono all’accordo della Casa Bianca con il senatore repubblicano Marco Rubio, conosciuto per le sue posizioni anti cubane estremiste, un accordo per imporre controlli più stretti alle compagnie, una maggior revisione degli itinerari e dei programmi in generale.

 

Tom Popper, direttore de Insight Cuba, ha detto che per questo la sua impresa ha dovuto licenziare 22 dipendenti ed ha perso milioni di dollari. Inoltre teme di dover cancellare 150 viaggi programmati nei prossimi 12 mesi, perchè non dispone ancora dell’autorizzazione.