Omaggio a Celia, eroina rivoluzionaria

 

 

9.05.12 -M.C.Jeres  www.granma.cu

 

Nota come simbolo di modestia, umanesimo e fervore rivoluzionario, l’eroina cubana Celia Sánchez Manduley – di origini anche italiane – è stata ricordata in tutta Cuba al compiersi di 92 anni dalla sua nascita.

 

Gli omaggi sono numerosi sistematici e vari nell’orientale provincia di Granma dove l’esemplare cubana vide la luce il 9 maggio del 1920 e divenne poi una delle figure più amate dell’Isola.

 

L’omaggio popolare ha unito le persone che hanno condiviso giorni con lei, studenti, donne di casa, ex combattenti, contadini e lavoratori in particolare nel municipio di Media Luna, dove nacque esattamente, a Pilón, dove visse 16 anni e a Manzanillo, scenario delle azioni clandestine.

 

A Media Luna, sabato scorso e sino ad oggi si sta volgendo la Giornata Municipale della Cultura che ha incluso presentazioni artistiche e offerte di corone di fiori davanti al monumento dell’Eroina nel Parco dei Martiri.

 

Il museo ha accolto una Fiera delle Tradizioni, con mostre d’artigianato, sfilate di moda balli cubani e altre proposte, come quelle che lei organizzava nel paese.

 

Maritza Acuña, direttrice dell’istituzione, ha detto che c’è stata una gala artistica e oggi ci sarà un seminario per segnalare il lavoro di Celia nella gestione dei musei.

 

Inoltre l’ospedale universitario Celia Sánchez Manduley, di Manzanillo, ha programmato una giornata scientifica nella quale si dibatteranno 300 tesi, ha informato il dott. Julio Fonseca, direttore del centro.

 

Nella scalinata-museo che ricorda l’Eroina a Manzanillo, parleranno della prima donna che entrò nell’Esercito Ribelle, le sue compagne nella lotta urbana, studentesse ed ex combattenti ed un incontro simile è previsto nel paese di Pilón, dove la famiglia Sánchez Manduley visse dal 1940 al 1956 e dove la rivoluzionaria entrò nelle fila dell’insurrezione popolare guidata da Fidel Castro.

 

Celia organizzò nel 1956 una rete umana d’appoggio ai ribelli dello yacht Granma e al morire nel 1980 lasciò una segno di profonda simpatia per la sua modestia, l’amore per la natura, l’attenzione agli umili e la vocazione martiana.

 

Omaggio all’eroina Celia

Sánchez Manduley

 

 

10 gennaio 2012 -  Martin Corona Jeres  www.granma.cu (ain)

 

 

Con diverse attività, il popolo cubano ricorda l’eroina Celia Sánchez Manduley, una delle personalità più amate, per la sua partecipazione alla lotta guerrigliera a alla costruzione del socialismo.

 

A 32 anni dalla morte della rivoluzionaria, avvenuta l’11 gennaio del 1980, l’omaggio sarà più rilevante nella provincia di Granma, e soprattutto nei municipi di Media Luna, suo luogo di nascita; a Pilón, dove visse per 16 anni e a Manzanillo, scenario delle sue azioni clandestine.

 

A Media Luna, i lavoratori del Museo che si trova nella casa natale della combattente, stanno realizzando, dal 5 gennaio, giochi didattici, percorsi, presentazioni e proiezioni di video per gli alunni di diversi livelli scolastici.

 

Oggi, martedì 10, si esibiranno oggetti della tappa studentesca di Celia, e domani si porterà una corona di fiori davanti all’originale scultura che ricorda, nel Parco dei Martiri, la prima donna incorporata all’Esercito Ribelle.

 

Marlene Guerra, conservatrice del museo, ha detto alla AIN che l’istituzione effettuerà domani anche una riunione speciale.

 

Il dottor Guido Yero, direttore dell’ospedale universitario Celia Sánchez Manduley, a Manzanillo, ha annunciato che oggi, 10 gennaio, si svolgerà una giornata scientifica di infermeria e domani una conversazione sull’Eroina.

 

Durante l’omaggio, iniziato giovedì 5, si è svolto anche lavoro volontario in diverse aree dell’Istituzione.

 

Nella Perla del Guacanayabo, la Facoltà di Medicina ‘Celia Sánchez Manduley’, renderà ufficiale, il giorno 11, una cattedra onorifica con il nome della donna che ha lavorato per 23 anni con il Comandante in Capo, Fidel Castro.

 

Nata nel 1920, la rivoluzionaria organizzò nel 1956 una rete umana d’appoggio ai ribelli dello yacht Granma e morendo lasciò una stele di simpatia per la sua modestia, l’amore per la natura e l’attenzione verso gli umili con la sua vocazione martiana.