I giovani cubani renderanno

omaggio a José Martí

 

 

26 dicembre 2012 - José Armando Fernández Salazar www.granma.cu

 

 

I giovani cubani renderanno tributo a José Martí, Eroe Nazionale, a proposito del 160º anniversario della sua nascita, che si celebrerà il 28 gennaio del 2013.

 

Come parte dell’omaggio, i membri di varie organizzazioni giovanili percorreranno tutta l’Isola sino al 27 gennaio, portando una fiaccola accesa nel cimitero Santa Ifigenia, a Santiago di Cuba, dove riposano i resti dell’autore di “La edad de oro”.

 

Amaury Hechavarría, vicepresidente della Società Culturale José Martí (SCJM), ha detto in esclusiva alla AIN che l’iniziativa ha un alto valore simbolico per il significato dei concetto della luce e del fuoco nella vita e nell’opera dell’Apostolo.

 

Il programma per la data include, nell’aprile del prossimo anno, anche accampamenti nei luoghi storici vincolati a Martí, e in maggio le scalate delle più alte cime delle province.

 

Per stimolare l’investigazione del pensiero e della vita del fondatore del Partito Rivoluzionario Cubano, dall’inizio del 2013 si convocheranno incontro dei giovani martiani, il cui appuntamento nazionale avverrà in ottobre Gran parte dei risultati di questi studi saranno presentati nella III Conferenza Internazionale “Per l’equilibrio del mondo”, le cui sessioni si svolgeranno nel Palazzo delle Convenzioni, a partire dal 28 gennaio.

 

La SCJM, el Movimento Giovanile Martiano, la Brigata degli Istruttori d’Arte ‘José Martí’ e il Consiglio Giovanile Plaza Martiana auspicano l’omaggio, che ha l’obiettivo d’ incrementare la promozione dell’opera del più importante pensatore cubano.

 

 

La fiamma martiana percorrerà Cuba
 

 

21 novembre 2012 - Eduardo Pinto Sánchez www.granma.cu

 

 

In omaggio al 160º anniversario del natalizio di José Martí, la gioventù cubana sarà protagonista per la prima volta di un percorso nazionale della fiamma martiana a partire dal prossimo 1 gennaio fino a giungere sulla scalinata dell’Università de L’Avana il 27 gennaio.

 

Il Consiglio dei Giovani Piazza Martiana della Società Culturale José Martí ed il Movimento Giovanile Martiano, insieme all’Unione dei Giovani Comunisti, patrocinano questa iniziativa per portare il fuoco, ottenuto nella fiamma eterna del Mausoleo dell’Apostolo nel cimitero di Santa Ifigenia di Santiago de Cuba, fino alla capitale cubana, per accendere le torce del corteo nella serata del 28 gennaio.

 

Il tragitto sarà percorso a piedi lungo la Carretera Central, durante le giornate che cominceranno alle otto del mattino. I gruppi di giovani meritevoli delle organizzazioni di massa, delle FAR e del Minint che trasporteranno la fiamma, saranno composti da sei membri tra i 18 ed i 38 anni. Oltre al responsabile del gruppo, un altro componente porterà la bandiera cubana ed altri quattro porteranno le fiaccole con la fiamma, essendo questo il mezzo più sicuro oltre a costituire il simbolo storico della campagna che liberò Cuba dall’analfabetismo.

 

“Ogni giovane porterà nel suo zaino il cubo e l’acqua necessari per la giornata prevista. Ci sarà un gruppo che darà il cambio in ogni paesino intermedio. I componenti dei gruppi porteranno le proprie fiaccole. La fiamma ‘dormirà ’ nei paesi che sono stati definiti in un cronogramma”, ha spiegato Martha Fuentes Lavaut, segretaria esecutiva della filiale provinciale della Società Culturale José Martí.

 

Il primo tratto del tragitto sarà realizzato dai giovani di Santiago de Cuba, che partiranno da Santa Ifigenia alle otto del mattino del 1º gennaio, dopo aver ricevuto la bandiera ed aver acceso le fiaccole nella fiamma eterna. Questi, a loro volta, consegneranno il fuoco e lo stemma nazionale ad un gruppo di Guantanamo che si incorporerà al percorso nel municipio di San Luis, lo stesso giorno.

 

La mattina del 3 di gennaio la fiamma passerà nelle mani dei giovani della provincia di Granma nello storico paese di Baire, nel municipio di Contramaestre, da dove continuerà il suo itinerario, con i vari gruppi che si alterneranno, fino alla capitale.

 

Sulle orme di Martí
 

 

14 novembre 2012 - Raquel Marrero Yanes www.granma.cu

 

 

José Julián Martí Pérez entra nel collegio San Anacleto, nella strada Simón Bolívar (Reina) No. 113 all’angolo con San Nicolás, nel municipio di Centro Habana della capitale cubana, diretto all’epoca da Rafael Sixto Casado e García de Alayeto (1834-1870).

 

Ricordare quel periodo della vita di Martí è come cominciare a segnare nella sua storia tronfi ed onori. Fu il primo in tutte le classi; l’alunno prediletto da tutti i professori; colui che, con modestia, vinceva tutti i premi ed era, per la sua bontà ed il suo talento, un fratello più che un compagno dei suoi colleghi. Furono suoi amici intimi Fermín Valdés Domínguez ed Eduardo F. Pla.

 

San Anacleto era una scuola creola, di tendenze liberali, che preparò i suoi discepoli nelle lingue moderne (inglese e francese), e li istruì per assimilare idee nuove, tra cui lo studio delle scienze, inoltre aveva anche un piccolo telescopio per permettere agli alunni un’educazione più completa.

 

In questo centro Martí portò a termine i suoi primi studi, e la foto con la sua medaglia (1862), è stata assegnata a questo luogo e fu scattata nello studio fotografico di Esteban Mestre.

 

Un altro elemento riscattato dalla memoria è la pubblicazione e la diffusione nel paese del “Álbum de los niños”, giornale infantile diretto dallo spagnolo Manuel Zapatero pubblicato con cadenza settimanale tra il 1858 ed il 1861.

 

La pubblicazione è ricca di articoli su vari trami, di costume, narrativa, fiabe, poesie, biografie di bambini ed uomini celebri, versioni dei racconti di Perrault, ed articoli scientifici.

 

Gli alunni del San Anacleto, tra i quali Martí, ebbero la possibilità di leggerlo, infatti il centro fu uno dei promotori della pubblicazione.

 

 

 

 

Seguendo i passi di José Martí


La Parrocchia del Santo Angelo Custode

 

 

7 novembre 2012 - Raquel Marrero Yanes www.granma.cu

 

 

In calle Compostela, tra Cuarteles e Chacón, nel municipio de L’Avana Vecchia, incontriamo la parrocchia del Santo Angelo Custode, uno dei migliori esempi tra le costruzioni religiose del XIX secolo.

 

Questa chiesa, nota come la Chiesa dell’Angelo, ha avuto un significato speciale in Cuba ed in particolare nella capitale.

 

Qui è stato registrato il battesimo di uno dei figli più illustri della città: José Julián Martí Pérez, sabato 12 febbraio del 1853, dal presbitero e cappellano don Tomás Sala y Figueredo.

 

Qui furono battezzati anche sua sorella María Salustiana (Ana), il 20 giugno del 1856 e altre note personalità come Félix Francisco Varela y Morales (1788), Francisco de Albear Fernández de Lara (1816) e Alicia Alonso (Alicia Ernestina de la Caridad Martínez del Hoyo (1920).

 

Questa chiesa è il risultato della ricostruzione, in varie tappe, di un tempio primitivo edificato sulla collina Peña Pobre, divenuta poi la collina dell’Angelo (la Loma del Ángel).

 

Oltre al suo interesse architettonico, questa chiesa ha una particolarità addizionale, per il fatto d’essere stata scenario del popolare romanzo “Cecilia Valdés”, de Cirilo Villaverde.

 

Nel 1923 furono eseguite opere di restauro e fu aggiunta una porta d’entrata in calle Monserrate, su domanda della moglie del Presidente Mario García Menocal Deop, come alcune vetrate che hanno arricchito lo stile neogotico che la caratterizzano come una significativa opera architettonica.

 

Una visita è sicuramente motivo di soddisfazione per tutti i visitatori.

 

Fonte: Investigazione ‘Martí en La Habana’, della Società Culturale José Martí.