Alarcón incita gli universitari cubani a

guidare la campagna per i Cinque
 

 

 

21.12.12 - Yeanny González Pena www.granma.cu

 

 

Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, ha esortato i Giovanni universitari ad assumere l’avanguardia nelle campagne per la liberazione dei Cinque antiterroristi dell’Isola, prigionieri politici negli USA.

 

“Dobbiamo far sì che le iniziative per Ramón Labañino, Fernando González, Gerardo Hernández, Antonio Guerrero e René González facciano un salto di qualità e si collochino all’altezza che le circostanze richiedono”, ha detto il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba.

 

In una conversazione con gli studenti a proposito del 90º anniversario della Federazione Studentesca Universitaria  - FEU - Alarcón ha ricordato che i Cinque sono un esempio per le attuali generazioni di cubani dei valori del patriottismo creato dalla Casa di alti Studi, ed ha inoltre invitato ai partecipanti all’incontro, che si è svolto nell’Aula Magna, a moltiplicare gli sforzi quando la battaglia legale è giunta quasi al suo termine.

 

“Si tratta di un caso la cui essenza è rompere il blocco informativo, il muro di silenzio e di disinformazione che lo circonda, dopo un processo pieno di violazioni dei diritti umani e della legalità”, ha detto ancora.

 

Poi Alarcón ha segnalato l’altruismo della FEU dalla sua creazione nel 1922, da parte del leader studentesco Julio Antonio Mella.

 

"Quell’università non era come quella di oggi, aperta a tutta la gioventù. Prima era lontana dall’essere vestita da operaio, da negro, da contadino”, ha detto il parlamentare, ricordando un discorso di Che Guevara, dopo la consegna della medaglia commemorativa dell’ effemeride.

 

“La maggioranza dei giovani non poteva frequentare l’università, ma dalla creazione della FEU, quel gruppo minoritario con accesso alle aule, lottò per abolire i suoi stessi privilegi e far sì che l’università fosse aperta a tutti. La FEU è stata all’avanguardia della lotta rivoluzionaria, grazie all’appoggio della maggioranza del masse studentesche”, ha ricordato ancora.

 

“Questa organizzazione è stata fondata nel 1922 dal leader studentesco e dirigente comunista Julio Antonio Mella, con l’obiettivo di difendere gli interessi di questo gruppo sociale e di altri tradizionalmente emarginati, come gli operai.

 

L’ampia prospettiva sociale dell’organizzazione divenne concreta in quegli anni con progetti come l’Università Popolare Josè Martí, nella quale un gruppo di universitari lavorava la notte in maniera volontaria per istruire operai e lavoratori, che appartenevano a classi sociali non favorite.

 

Dopo il trionfo della Rivoluzione, nel 1959, la FEU continua a rappresentare gli studenti del paese e contribuisce anche a far sì che l’università sia un’istituzione che propizi lo sviluppo della società.

 

 

Compie 90 anni la Federazione

 Studentesca Universitaria di Cuba

 

 

20.12.12 - Luisa María González www.granma.cu

 

 

La Federazione Studentesca Universitaria (FEU), l’organizzazione di massa più antica di Cuba, festeggia il suo 90º anniversario con iniziative rivolte a coinvolgere i suoi oltre 100mila iscritti.

 

L’atto nazionale per commemorare la data sarà realizzato nell’Aula Magna dell’Università de L’Avana, istituzione con quasi tre secoli di storia e sito di fondazione della FEU nel 1922, oltre ad essere stata la sede di molti altri eventi che hanno segnato la storia dell’organizzazione.

 

Tra questi si ricordano le lotte universitarie degli anni ’50, quando gli studenti cominciavano, partendo dalla scalinata d’ingresso, le loro proteste contro il regime di Fulgencio Batista, giunto al potere con il colpo di Stato del 1952.

 

I mezzi d’informazione nazionali riferiscono che in occasione dell’anniversario ci saranno diversi giorni di attività, come il Consiglio Nazionale della FEU ed una funzione speciale preparata dal Ballet Nacional di Cuba, compagnia diretta da Alicia Alonso.

 

Il duo Buena Fe ha offerto un concerto sulla scalinata dell’Università de L’Avana, che forma parte di un tour in varie università del paese per condividere le celebrazioni con i membri della quasi centenaria organizzazione.

 

La FEU fu fondata dal leader studentesco e dirigente comunista Julio Antonio Mella, con lo scopo di difendere gli interessi di questo gruppo sociale e di altri tradizionalmente emarginati come gli operai.

 

L’ampia prospettiva sociale dell’organizzazione prese corpo in quegli anni con progetti come l’Università Popolare José Martí, nella quale un gruppo di universitari lavorava di notte in maniera volontaria per istruire gli operai ed i lavoratori delle classi sociali meno abbienti.

 

Dopo il trionfo rivoluzionario del 1959, la FEU ha continuato a rappresentare gli studenti del paese e contribuisce anche a rendere l’università un’istituzione che favorisca lo sviluppo della società.

 

 

Gli omaggi ai morti del 13 marzo

 

 

 

14 marzo 2012 -   María Elena Álvarez Ponce www.granma.cu AIN

 

 

 

Trovare il proprio 13 marzo nella quotidianità, là dove si può essere utili alla Patria, è il compito a cui sono stati chiamati i Pini Nuovi della Rivoluzione a 55 anni dall’assalto al Palazzo Presidenziale e all’occupazione di Radio Reloj.

 

Per rendere omaggio a quelle gesta ed ai protagonisti, i rappresentanti di varie generazioni di cubani si sono riuniti nel Museo della Rivoluzione, allora tana di quel tiranno che un pugno di coraggiosi giovani andò a cercare per giudicarlo, nel pomeriggio del 13 marzo del 1957.

 

Ricardo Alarcón e Miguel Díaz-Canel, membri del Burò Politico, Olga Lidia Tapia, integrante della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista, e Yoel Pérez, secondo segretario dell’Unione dei Giovani Comunisti hanno presieduto la cerimonia commemorativa. Con loro, Carlos Rangel Irola, presidente della Federazione studentesca Universitaria (FEU), ha consegnato a Faure Chomón e ad altri veterani combattenti sopravvissuti a quelle eroiche gesta, un riconoscimento dell’Organizzazione, a proposito di questo 55º anniversario.

 

La FEU ha reso omaggio anche al Museo della Rivoluzione, all’Università de L’Avana e a Radio Reloj, luoghi chiave di quel glorioso capitolo della storia della Patria, sempre impegnati nella salvaguardia della memoria della nazione cubana.

 

Sotto la targa che indica il luogo dove 55 anni fa assassinato il leader studentesco José Antonio Echeverría, vittima delle pallottole della tirannia di Batista, a lato dell’Università de L’Avana, sono state poste corone di fiori inviate da Fide, da Raúl e dal Consigli dei Ministri e dello Stato.

 

Faure Chomón ha ricordato per i giovani di oggi le gesta di quel giorno, le circostanze, i preparativi, gli obiettivi, i tristi e duri giorni che seguirono la morte di Josè Antonio e tanti altro coraggiosi compagni, la decisione di continuare la lotta e l’allegria del trionfo del gennaio del 1959.

 

“Lottare, lottare sempre, resistere di fronte a qualsiasi avversità: questo dev’essere l’atteggiamento di ogni rivoluzionario, perchè così non ci potranno mai sconfiggere”, ha dichiarato il combattente che ha aggiunto che questa convinzione rende invincibili i nostri Cinque Eroi antiterroristi, ingiustamente condannati negli Stati Uniti.

 

 

 

Le gesta eroiche degli universitari

 

cubani, il 13 marzo

 

 

13 marzo 2012 - Lázaro Chiang Macate  www.granma.cu

 

 

“La Federazione Studentesca Universitaria, FEU, giunge oggi 13 marzo al suo 55º anniversario dall’assalto al Palazzo Presidenziale e l’occupazione di Radio Reloj, con l’ impegno rinnovato di difendere la continuità della Rivoluzione”, ha detto Ovidio Gómez, membro della segretaria nazionale della FEU, che ha aggiunto che in questa giornata si ricordano anche le gesta eroiche - davanti alla targa che ricorda il luogo del suo assassinio- di José Antonio Echeverría, a lato dell’Università e nell’Istituto Cubano di Radio e Televisione.

 

Gli integranti del Consiglio Nazionale dell’organizzazione hanno ricordato le azioni del 13 Marzo in un incontro che si è svolto nella sede di Radio Reloj e nel Mausoleo dedicato ai martiri di quella storica data, nel Cimitero di Colón.

 

La cerimonia centrale per questo anniversario si è svolta nell’ex Palazzo Presidenziale, attuale Museo della Rivoluzione.