Mantua, tra affetti di Italia e Cuba

 

 

9.05.12 - Adalys Pilar Mireles www.granma.cu

 

 

La città cubana di origine italiana, Mantua, rappresenta una sorta di spazio d’incontro tra i due paesi, secoli dopo la sua fondazione da parte di naviganti, probabilmente naufraghi, oriundi della nazione europea.

 

Gli abitanti del luogo difendono con orgoglio le proprie radici con la ricerca di nuove prove che confermino l’arrivo dei marinai e la creazione del primo insediamento.

 

Gli storici rispolverano i fascicoli degli archivi parrocchiali, nei quali risultano registrati una ventina di cognomi italiani come Pitaluga e Fiorenzano, per seguire la scia di supposizioni e leggende, tessute nel tempo.

 

E anche se non è stato ancora detto tutto sul tema, la versione maggiormente condivisa attribuisce a marinai italiani la fondazione di un villaggio nel nordovest dell’arcipelago intorno alla metà del XVII secolo, ipotesi difesa da studiosi come Enrique Pertierra.

 

Mantua fu il nome scelto per l’insediamento, in onore al brigantino sul quale viaggiavano; o a Mantova, provincia della Lombardia, identifica come uno dei possibili luoghi di provenienza dell’equipaggio, assicura.

 

Le cause esatte dell’arrivo si ignorano, però l’aneddoto più conosciuto riferisce del naufragio dell’imbarcazione dopo essersi incagliata sulla barriera corallina che protegge il litorale, causa di innumerevoli incidenti.

 

I ricercatori affermano che questo racconto popolare risulta credibile, infatti nonostante finora non sono stati ritrovati i resti dell’imbarcazione, solo un equipaggio esperto è capace di districarsi sull’insidioso litorale.

 

La devozione per la Vergine delle Nevi è un altro dei segnali che rafforzano la teoria della fondazione della città.

 

Questa venerazione è originaria della Basilica Santa Maria Maggiore, la prima e più antica di Roma e Mantova, mentre a Cuba è esclusiva di questo luogo.

Libri e cataloghi donati recentemente dall’ambasciatore dell’Italia a L’Avana, Marco Baccin, arricchiscono adesso le collezioni del museo locale e ravvivano la memoria collettiva.

 

La nuova collezione di documenti contiene argomentazioni in merito ai vincoli storici e di amicizia tra le due nazioni, e si mette in risalto all’interno della serie dei fascicoli Italiani a Cuba.

 

La presenza italiana nella regione, attuale provincia di Pinar del Río, secondo la testimonianza degli studiosi, risale al 12 giugno del 1494, durante il secondo viaggio realizzato dall’ammiraglio Cristoforo Colombo, descritto da cronisti conterranei del famoso navigatore nel celebre atto di Perez de Luna.

 

Cronisti, pirati, coloni, missionari ed altri viaggiatori provenienti dalla penisola italiana hanno lasciato la loro impronta nel territorio.

 

Però indubbiamente, il loro maggiore contributo fu la creazione del piccolo villaggio, nel territorio occidentale del paese.

 

Coincidenze, storie ed affetti, abbracciano l’Italia con la città cubana di Mantua, al di là di qualsiasi versione non ancora scritta o mistero.

 

L’Ambasciatore d’Italia a Cuba,

Marco Baccin, ha visitato Mantua

 

 

2 aprile 2012 - da www.granma.cu

 

 

L’Ambasciatore d’Italia a Cuba, Onorevole Signor Marco Baccin ha vistato il Museo generalizzato di Mantua, interessato alle radici della città, fondata tra il 1610 e il 1615 da naviganti italiani.

 

Lo scrittore e storiografo locale, Enrique Pertierra, autore di vari libri e saggi dedicati al presunto arrivo di italiani in questa regione di Cuba al principio del XVII secolo, ha spiegato al Signor Baccin i dettagli che provengono dalla tradizione orale e le prove dei documenti che sostengono il tema.

 

L’ambasciatore italiano ha commentato alla stampa che gli sembra evidente che i fatti sostenuti da tante prove rendono molto possibile l’ipotesi che la città sia stata fondata da marinai italiani e che questo è un ulteriore elemento da includere nell’ora di valutare le relazioni d’ amicizia tra l’Italia e Cuba.

 

Marco Baccin ha donato al Museo un testo ed il catalogo riferiti alla presenza italian in Cuba ed ha visitato la parrocchia dove si venera la Vergine delle Nevi, effige che - si presume – fu portata dai marinai del veliero naufrago che fondarono la Mantua (Mantova) cubana.

 

Se si giudica la tradizione popolare con i cognomi raccolti dai documenti e dagli atti delle chiese della zona, è evidente la presenza di italiani in questa regione dell’occidente di Cuba dal principio del XVII secolo, ragione che ha affascinato l’illustre visitatore.

 

La tradizione orale racconta di un brigantino italiano naufragato nelle acque del litorale occidentale tra il 1610 e il 1615, inseguito da navi da guerra che l’avevano confuso per una nave pirata o inseguito da pirati o ancora, naufragato contro la barriera corallina