Il Banco Centrale opera per
evitare la corruzione

 

 

21 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

Il Banco Centrale di Cuba (BCC) ha informato che controllerà ogni tre mesi lo stato dei conti bancari delle entità statali e delle società mercantili con capitale al cento percento cubano, per evitare problemi di sottrazione o corruzione.

 

Ogni tre mesi queste entità informeranno il Banco sullo stato dei loro conti bancari, con la spedizione di un documento redatto dal direttore principale e dall’ amministratore dell'impresa.

 

Questo è quanto stabilisce la Risoluzione numero 19 del 2012, emessa dal Ministro presidente del BCC, Ernesto Medina, e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Straordinaria del 17 marzo ultimo.

 

La normativa è partita dopo lo studio di fatti fraudolenti relazionati alle risorse di denaro delle entità, che si sono ripetuti, tanto da rendere necessaria l’applicazione di queste misure dirette di prevenzione.

 

Il controllo delle finanze, in generale, e dei conti bancari, che è un meccanismo per scoprire un utilizzo improprio del risorse economiche, chiaro sintomo di corruzione, è anche uno strumento insostituibile nel controllo interno delle banche e delle entità, afferma il BCC.

 

La risoluzione stabilisce che i trasgressori saranno puniti con la sospensione dei servizi bancari.

 

Trascorsi tre mesi senza dare soluzione all'inadempimento, si procederà alla chiusura del conto bancario, il cui saldo passerà alla Legge finanziaria o al Conto dei Finanziamenti Centrali.