Cuba continua con successo la

lotta contro il narcotraffico

 

 

 05 ottobre 2012 - www.granma.cu

 

 

Cuba ha informato sul sequestro di 1644 kg di droga durante i primi sei mesi del 2012, principalmente lungo le coste ed in mare; si tratta della cifra più alta degli ultimi otto anni, ha informato il Ministero dell’Interno.

 

La maggior parte della droga è stata ritrovata in contenitori giunti sulle coste cubane in seguito all’abbandono in mare da parte di narcotrafficanti avvertiti della presenza della polizia di qualche paese, o lanciati da aerei che sorvolavano la zona nord di Cuba per essere raccolti da imbarcazioni provenienti dagli Stati Uniti, ha indicato Yoandry González, capo di uno dei Dipartimenti della Polizia Nazionale Rivoluzionaria, riporta la stampa locale.

 

“Durante il 2011 e nel primo semestre del 2012, si è verificato un incremento del traffico di droga internazionale che parte dalla Giamaica verso le Bahamas con destinazione finale Stati Uniti, il maggiore consumatore di stupefacenti del pianeta”, ha segnalato.

 

Queste cifre “sono le più alte degli ultimi otto anni”, ha affermato l’ufficiale.

 

Nel territorio nazionale fu intercettato e confiscato nel 2011 nel porto de L’Avana un carico di droga in un contenitore in transito dal Perù verso il Messico”, ha informato.

 

“Anche se non è un canale (portuario) stabile del trasporto di droga, continuiamo ad essere vigili rispetto alle imbarcazioni in transito nei nostri porti per operazioni illecite, è una nostra priorità assoluta”, ha dichiarato.

 

Durante quest’anno negli aeroporti cubani sono state effettuate 22 operazioni che hanno portato all’arresto di 27 persone ed al sequestro di 23,33 kg di cocaina e 8,25 di cannabis.

 

Però nel primo semestre del 2012 “si è verificato un aumento di queste azioni in confronto agli anni precedenti, dirette principalmente verso un incipiente mercato interno caratterizzato dai prezzi elevati a causa dell’assenza di offerta”, ha spiegato.

 

I questi sei mesi sono stati fermati 25 tentativi, nei quali sono stati sequestrati 26,18 kg di droga proveniente da Stati Uniti, Colombia, Messico, Perù e Costa Rica, ha aggiunto.

 

Per provare ad introdurre gli stupefacenti a Cuba la droga era stata nascosta in scarpe da donna, candele, articoli per l’igiene personale, alimenti, biciclette o era stata ingerita.

 

 

Sequestrate nove tonnellate
di droghe nel 2011

 

 

16 gennaio 2012 - www.granma.cu

 

 

L’alta domanda di droghe negli Stati Uniti, principale consumatore mondiale, stimola il contrabbando sulle rotte mondiali degli stupefacenti, vicino alle frontiere cubane, e fa sì che siano molti i ritrovamenti di pacchi con droghe lanciati in mare dagli aerei, che si perdono e giungono sulle coste dell’Isola.

 

Un’amplia informazione del quotidiano Granma ha rivelato che per questa via è stata sequestrata la gran maggioranza di 9181 chili nel 2011, il totale più alto degli ultimi sette anni. Sono stati 399 i pacchi incontrati, 291 più che nel 2010, mentre negli aeroporti sono state frustrate 22 operazioni, una di transito per l’Europa, nella quale sono state detenute 27 persone e sono stati sequestrati 30.5 chili di droga.

 

Le autorità della sanità cubana hanno salvato la vita di diverse persone con droga ingerita, note come mule o postini, ma non è stato possibile nel caso di una ‘turista’ dell’Ecuador che trasportava 81 grammi di cocaina, divisi in 27 capsule introdotte nella sua vagina.

 

L’attività preventiva realizzata da Cuba e i risultati degli scontri a carattere sostenuto permettono di constatare l’impatto d’una pericolosa tendenza internazionale d’incremento del crimine organizzato, nel quale si mescolano con maggior forza il narcotraffico, la criminalità, la violenza, il lavaggio di denaro e il terrorismo.

 

Inoltre Cuba raccoglie i frutti dei 33 accordi governativi firmati in materia di lotta alla droga, due memorandum d’intesa e 35 accordi sull’assistenza giudiziaria nella sfera penale.

 

Granma ha ricordato che le autorità cubane insistono infruttuosamente da anni per la firma di un accordo bilaterale di cooperazione e per affrontare il traffico illecito di droga, con gli Stati Uniti.

 

Cuba, che mantiene sempre questa disposizione, mostra indici d’una situazione interna privilegiata, dato che l’abuso di droghe non costituisce un problema di salute.

 

Cuba ha ottenuto tutto questo grazie ad una strategia integrale contro il consumo del traffico illecito di narcotici, che si vede obbligata a perfezione e attualizzare in continuazione, in accordo con le dimensioni del problema.