La Colmenita nelle zone colpite

dall’uragano Sandy

 

 

22.11.2012 - Germán Veloz Placencia www.granma.cu

 

 

La forte capacità di trasmettere sentimenti e valori da parte de La Colmenita è stata molto apprezzata da centinaia di bambini e adulti di Holguín e del capoluogo municipale di Báguano, i due primi punti dell’elenco catalogato come “Spedizione Risanatrice”, organizzata per aiutare a cancellare i segni lasciati dall’uragano Sandy in questa parte del paese.

 

Foto: Juan Pablo Carreras (AIN)Meñique, opera realizzata partendo dal versione scritta di José Martí sul singolare personaggio, ha accaparrato l’attenzione nei due centri, perchè oltre a diffondere virtù, ha confermato d’essere stata scritta per l’interazione con il pubblico, ed ha portato in scena bambini di varie età e i loro familiari, protagonisti di gare di ballo e di canzoni per bambini.

 

Carlos Alberto Cremata, direttore della compagnia infantile, aveva avvisato nella conferenza stampa offerta prima delle rappresentazioni, che l’opera ha dimostrato un potere particolare di convocazione nelle più di mille volte che è stata messa in scena, e in vari paesi, e che quindi questo era prevedibile anche in queste occasioni.

 

La segretaria generale della FMC visita

i territori colpiti da Sandy

 

 

20.11.2012 - www.granma.cu

 

 

La segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane, Teresa Amarelle Boué, ha affermato che si può contare con lo sforzo ed il patriottismo delle donne iscritte alla federazione per affrontare i danni lasciati dal passaggio dell’uragano Sandy nella zona orientale dell’Isola.

 

Durante un percorso attraverso le città più colpite, la dirigente ed altri membri della segreteria della FMC sono stati informati di come nel bel mezzo del fenomeno meteorologico, le componenti dell’organizzazione femminile nel territorio hanno offerto ospitalità ai vicini nelle proprie case, hanno aiutato nell’evacuazione ed hanno distribuito cibo a coloro che ne avevano bisogno.

 

Amarelle Boué ha visitato il Consiglio Popolare Chicharrones, Cayo Granma, Mar Verde ed altre aree di Santiago de Cuba severamente danneggiate dal passaggio del fenomeno atmosferico, dove ha sostenuto un proficuo scambio con le iscritte in merito allo stato dei lavori di recupero e sul ruolo svolto nei compiti di pulizia e risanamento.

 

Ha inoltre visitato la ESBU Roberto Rodríguez, installazione scolastica molto danneggiata a causa dei forti venti, e dialogando con gli alunni ha chiesto informazioni sullo stato delle loro case e delle loro famiglie.

 

Nel suo percorso, Teresa Amarelle è stata accompagnata dalle segretarie generali della FMC nelle province di Las Tunas e Granma.

 

Ramiro Valdés ha salutato gli operai del settore elettrico

 

 

17.11.2012 -María Antonia Medina Telles www.granma.cu

 

 

Il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez ha partecipato all’incontro popolare di saluto al contingente del settore elettrico che ha riparato le linee dell’alta tensione, distrutte a Santiago di Cuba dall’uragano Sandy.

 

Foto: AINValdés Menéndez, membro del Burò Politico del Partito e vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, con diversi dirigenti di organizzazioni politiche e di massa, ha ringraziato per lo sforzo fatto da questi lavoratori che, in 20 giorni, hanno riabilitato questo importante servizio.

 

L’incontro si è svolto alla storica Garitta Tre della ex Caserma Moncada, dove oggi c’è la città-scuola 26 di luglio.

 

Mario Betancourt, direttore generale dell’Impresa di Costruzioni dell’Industria Elettrica, ha parlato del lavoro svolto da circa 1500 cooperanti solidali di tutte le province dell’Isola, che hanno lavorato per riparare le linee dei 220 volt che allacciano le sottostazioni Cueto-Santiago di Cuba e Cueto-Bayamo.

 

“I danni sono stati severi, per cui abbiamo dovuto ricostruire due strutture nella provincia di Granma e sette in quella di Santiago, ha detto, ma ora il servizio elettrico è normale in tutta la regione orientale”.

 

Raúl García, direttore generale dell’Unione Nazionale Elettrica, ha sottolineato che il recupero di questi servizi si trova al 95,5% nella provincia e al 99% nel capoluogo.

 

Il resto delle brigate specializzate giunte in questa zona orientale dopo il ciclone continua a lavorare per ristabilire il servizio alle case e alle entità del territorio, sino a che l’ultimo consumatore avrà l’elettricità.

 

Hanno partecipato all’incontro, il generale Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile; Misael Enamorado, membro della Segreteria del Comitato Centrale; Lázaro Expósito, primo segretario del Partito a Santiago di Cuba, e altri dirigenti.

 

 

Opere d’arte per riparare i danni dell’uragano
 

L’iniziativa del pittore Nelson Domínguez

 

 

15.11.2012 - Ricardo Alonso Venereo  www.granma.cu

 

 

Il Premio Nazionale delle Belle Arti del 2009, Nelson Domínguez, ha chiamato i colleghi dell’Isola e all’estero, a donare una loro opera per ottenere fondi che si sommino agli sforzi per risarcire i danni provocati dall’uragano Sandy nella regione orientale cubana.

 

Le opere donate si metteranno all’asta nel gennaio prossimo e i fondi che si ricaveranno saranno consegnati alle istanze del Governo cubano incaricate di canalizzare il programma di recupero dai danni del ciclone.

 

In un incontro con la stampa effettuato nel suo studio, nella galleria Los Oficios, ne L’Avana Vecchia, Domínguez ha spiegato che le opere devono essere uniche e di apprezzabile valore artistico e commerciale e che saranno ricevute sino al 14 dicembre nella sua sede.

 

“Sono sicuro che tutti gli artisti del paese condivideranno questi sentimenti” ha dichiarato.

 

Machado Ventura riconosce i progressi

nel recupero di Santiago de Cuba

 

 

14.11.2012 - Eduardo Palomares Calderón  www.granma.cu

 

 

Il Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, José Ramón Machado Ventura, ha riconosciuto i progressi ottenuti dalla provincia di Santiago de Cuba nel recupero degli ingenti danni causati dall’uragano Sandy.

 

Dopo una visita nelle zone colpite, Machado Ventura ha segnalato dinnanzi al Consiglio di Difesa Provinciale che anche se c’è ancora molto da fare, è evidente il cambiamento nella Città Eroica e negli altri municipi, dove sono stati registrati danni in oltre 130mila alloggi, nei servizi elettrici e telefonici, nell’agricoltura e nei centri economici e di servizi.

 

Nella riunione, diretta dal presidente dell’organo di direzione nel territorio, Lázaro Expósito Canto, è stato reso noto che in seguito agli sforzi dei combattenti delle FAR e del MININT, dei costruttori di dieci province, delle brigate dell’agricoltura e comunali, sono stati raccolti circa quattro milioni di metri cubi di rifiuti solidi e forestali.

 

Al riguardo, ha evidenziato che fronteggiando l’impatto dell’uragano in oltre il 90% dei boschi, una volta conclusa la pulizia, otto brigate di lavoro si dedicheranno alla potatura per contribuire al recupero della flora.

 

Nel caso del patrimonio forestale di 215mila ettari, nei 42700 ettari colpiti dal fenomeno meteorologico si lavora nel recupero di 470mila metri cubi di legno abbattuto dal vento, che sarà utilizzato dai carpentieri nella costruzione.

 

In particolare, Machado Ventura ha valutato il lavoro dei duemila operai di tutto il paese sulle linee elettriche, che hanno ripristinato ad oggi il 99,8% del servizio in città ed il 47% nelle periferie, e si prevede il totale recupero entro giovedì 15 novembre.

 

Nel caso delle comunicazioni, si spera di ripristinare il 90% delle 41mila utenze telefoniche fuori servizio entro il 30 di novembre, mentre per le trasmissioni radio è stata data priorità al montaggio di due torri per l’emissione di sei stazioni.

 

Nel valutare le azioni intraprese nell’industria dello zucchero, il Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha ribadito il bisogno di impegnarsi nella riparazione delle centrali, per attenuare, tramite una maggiore efficienza, le perdite sofferte nella coltivazione della canna da zucchero.

 

Allo stesso modo ha spiegato che l’agricoltura deve accelerare la coltivazione di cicli produttivi corti, infatti nonostante si stanno ancora consumando i prodotti danneggiati dall’uragano, in seguito bisognerà attendere tre o quattro mesi per poter effettuare un nuovo raccolto.

 

Il Consiglio di Difesa Provinciale ha valutato il sistematico incremento nella vendita dei materiali da costruzione ai proprietari degli alloggi danneggiati, la progressiva riapertura delle installazioni sanitarie, per l’educazione e del commercio, oltre al pieno recupero dell’industria alimentare.

 

“Abbiamo fatto grossi progressi, ed abbiamo fiducia che le forze di Santiago e delle altre province che le accompagnano in questo arduo compito, continuino a realizzare questo encomiabile lavoro fino ad ottenere il totale ritorno alla normalità”, ha concluso Machado Ventura.

 

La vendita speciale ai

danneggiati dall’uragano

 

 

13.11.2012 - Germán Veloz Placencia  www.granma.cu

 

 

La vendita speciale ai danneggiati dall’uragano La necessità di sostenere la decisione di coprire con il bilancio dello Stato la metà delle spese per l’acquisto dei materiali della costruzione ai danneggiati dall’uragano Sandy, nelle province di Santiago di Cuba, Guantánamo e Holguín, è stata sottolineata da Lina Pedraza Rodríguez, ministra di Finanze e Prezzi.

 

“È un compito di grande responsabilità per le commissioni che lavorano nei Consigli Popolari e sono formate da rappresentanti delle Direzioni Municipali di Lavoro e Sicurezza Sociale, del Banco, la Vivienda e il Commercio, che devono analizzare dettagliatamente le possibilità economiche reali di ogni danneggiato”, ha precisato la Ministra percorrendo i municipi di Cueto e Mayarí, poche ore dopo l’entrata in vigore della misura che aiuta 64776 famiglie di Holguín.

 

“Questo gruppo di lavoro, ha detto, è quello meglio preparato per conoscere se i danneggiati possono o meno affrontare il pagamento in contanti, o ricevere crediti bancari, bonifici o sussidi, che sono le forme per acquistare i materiali”.

 

“Siamo di fronte ad una nazione che esprime la protezione che lo Stato cubano offre al lavoratore, al pensionato, ossia a coloro che apportano o hanno apportato al paese. Valutiamo sul terreno tutte le misure che contribuiscono all’ordine, in modo che le perone con necessità non perdano tempo per un prolungamento inutile delle pratiche del processo. Gli organismi vincolati al tema lavorano insieme a livello di ministri, perchè è la sola forma per prendere decisioni e implementarle”.

 

Il controllo in questo è vitale, sia quello popolare che quello che si esegue attraverso i documenti rettori e i procedimenti approvati, perchè la misura che aiuta tanti compatrioti si traduce in grandi quantità di denaro.

 

Per questo il controllo non può essere rimandato e lo si deve applicare analizzando in ogni caso. Gli incaricati sono preparati per aiutarci con verifiche preventive, per evitare problemi” ha puntualizzato.

 

 

Anche a Santiago

 

 

131 punti di vendita hanno cominciato a vendere i materiali per la costruzione ai danneggiati dall’uragano Sandy, con lo sconto del 50% , ha informato Tamara Garcés, direttrice delle vendite del Gruppo Imprenditoriale del Commercio nella provincia, e l’offerta si sta realizzando in tutti i Consigli Popolari, per avvicinare alla popolazione danneggiata le risorse che servono nel processo di recupero delle case.

 

“Anche se ci sono tutte le risorse, si dà priorità agli elementi per i tetti, i blocchi di cemento, i chiodi, tra l’altro, ha detto, per facilitare e rendere agili le pratiche.

 

Ai governi nella comunità si sono sommati gruppi di lavoro formati dai rappresentanti del Banco, Vivienda, Commercio, e del Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale, che intervengono inoltre nello studio socio-economico”, ha sottolineato.

 

“Circa 35000 danneggiati del territorio stanno comunicando quello che necessitano per riparare i danni delle loro case e tra questi il 30% ha già stabilito la forma di pagamento per questi materiali a metà prezzo: in contanti, con un sussidio o un credito”, ha spiegato.

 

Queste sono le misure adottate dalla decisione del Governo Rivoluzionario che accelerano il processo in 24 ore per l’assistenza al danneggiato ed anche nella restituzione del contante a coloro che hanno comprato prima del bonifico statale.

 

Orlando Rodríguez, specialista in Commercio nel municipio capoluogo, il più colpito dal ciclone, ha specificato che nei 34 punti di vendita ci sono i materiali necessari e si continuerà a rifornirli.

 

“Nel punto di vendita di calle Carlos Dubois comprano i danneggiati dei Consigli Popolari Heredia e Guillermón Moncada, e l’amministratrice Rosa Villalón ha definito le vendite bene organizzate, in un cortile pieno di tegole di fibrocemento, sacchi di cementi, travi, chiodi e molti altri elementi. Tutte le persone ricevono i loro documenti con la stima delle risorse e le forme di pagamento in regola, e per questo le consegne sono molto rapide”, ha concluso Rosa Villalón.
 

 

La volontà di ristabilire le comunicazioni

a Santiago di Cuba

 

 

9.11.2012 -  www.granma.cu

 

 

 

L’Assemblea Generale dell'ONU analizzerà la devastazione lasciata dall’uragano Sandy

 

 

I massimi responsabili delle Nazioni Unite informeranno oggi l’Assemblea Generale Sul terribile impatto del recente uragano Sandy in vari paesi dei Carabi e gli Stati Uniti.

La convocazione diffusa nella sede dell’organismo mondiale, specifica che il tema sarà trattato dal segretario generale della ONU, Ban Ki-moon, e dal presidente dell’ Assemblea Generale, Vuk Jeremic.

Il fenomeno naturale è passato nei cieli di Giamaica, Cuba Stati Uniti, ma la sua devastazione si è estesa anche su Haiti, Repubblica Dominicana e Bahamas.

L’uragano ha provocato danni multimilionari, più di 60 morti nei Carabi: 11 a Cuba, 50 in Haiti e uno in Giamaica, ed altri 120 negli Stati Uniti, soprattutto in New Jersey e New York.

L’impegno dei lavoratori del Ministero delle Comunicazioni e l’Informatica (MIC) è di ristabilire il 90% dei servizi danneggiati nella provincia di Santiago di Cuba per il passaggio dell’uragano Sandy nell’oriente del paese.

 

Alfonso Brooks, delegato dell’organismo nel territorio, ha affermato che per realizzare questa meta lavorano a ritmo accelerato brigate di elettricisti e ingegneri di dodici province del paese e tre gruppi specializzati, assieme ai lavoratori locali che lavorano per la ricostruzione della rete di cavi crollati.

 

Nelle comunità di campagna sono necessarie riparazioni di grande complessità, soprattutto nel municipio di montagna di Segundo Frente e a Palma Soriano, nella zona di Dos Palmas.

 

In altri luoghi è stata data una soluzione attraverso apparecchi fissi alternativi, che funzionano con radio alla base, per la modalità dei cellulari, ha informato il dirigente.

 

Keytia Sánchez, specialista dell’Impresa de Telecomunicazioni di Cuba, ha detto che sono stati ristabiliti circa 6000 contatti telefonici fissi, in gran parte nel capoluogo, sui 25000 danneggiati dal ciclone, il 25 ottobre.

 

La telefonia cellulare è stata ristabilita al 100% nella sua copertura e disponibilità tecnica, ha segnalato.

 

Laura González, specialista del MIC nella provincia, ha informato sul recupero dei trasmettitori di FM e di televisione nel villaggio di Boniato, vicino alla Città Eroica.

 

Inoltre ora è garantita all’80% la copertura delle torri, ma resta pendente il ristabilimento delle trasmittenti TV di Playa Berraco e Ramón de las Yaguas, per mancanza d’elettricità.

 

Le trasmittenti situate alla Gran Pietra, per offrire i servizi agli abitanti del litorale a sudest, riceveranno nuovamente il servizio il 10 del mese, ha annunciato la specialista.

 

Yamilé González, direttrice dei Joven Club di Computazione e di Elettronica, ha segnalato la vitalità delle 54 installazioni della provincia i cui servizi si offrono alla popolazione nella misura in cui si ristabilisce il funzionamento delle linee elettriche.

 

 

Attiva a Cuba rete di solidarietà in favore

delle persone colpite dall’uragano Sandy

 

 

6.11.2012 -  www.granma.cu

 

 

Il popolo cubano si è sentito profondamente commosso per le severe perdite causate dall’uragano Sandy. In vari modi ha espresso la volontà di contribuire, in base alle proprie possibilità, per recuperare i danni che hanno sofferto migliaia di persone, soprattutto nelle province di Santiago de Cuba, Holguín e Guantánamo.

 

Per materializzare questo interesse, espresso ripetutamente dai cittadini e dalle organizzazioni sociali, è stato deciso che il Consiglio dell’Amministrazione Provinciale de L’Avana, in coordinamento con Comitati di Difesa della Rivoluzione e la Federazione delle Donne Cubane, si occuperà di ricevere le donazioni di articoli di uso personale, utensili domestici e per l’igiene personale che la popolazione della capitale desidera inviare alle persone colpite dall’uragano Sandy.

 

Inoltre è stato attivato il conto corrente 0526641041640013 UPR Consejo Administración La Habana Donativo Huracán Sandy (in moneta nazionale) ed il conto 0526641016660028 UPR Centro Económico "La Giraldilla" Huracán Sandy (in CUC), dove potranno essere depositate le donazioni di coloro che vogliono contribuire ad un obiettivo tanto nobile in qualsiasi filiale bancaria de L’Avana.

 

La solidarietà verso i compatrioti delle province più colpite si è manifestata giorno per giorno, con la Direzione del Partito e del Governo completamente immerse nel compito di dare soluzione ai problemi più stringenti, e con l’abnegazione di uomini e donne di tutto il paese che hanno moltiplicato gli sforzi per contribuire a rimarginare le ferite lasciate dall’uragano e ristabilire i servizi di base. Inoltre è stato ricevuto l’aiuto solidale di altri paesi.

 

Adesso, con la decisione adottata, a partire da mercoledì 7 novembre tutto il popolo della capitale avrà l’opportunità di concretizzare la sua volontà di aiutare, attraverso i CDR e la FMC, che insieme svolgeranno questo compito di raccolta e consegneranno le donazioni al Consiglio dell’Amministrazione Provinciale. I telefoni 831-1536 e 832-6020 saranno abilitati per offrire informazioni aggiuntive e chiarire i dubbi della popolazione.

 

In queste ore di difficoltà, non doniamo ciò che ci avanza, ma condividiamo quello che abbiamo.

 

Consiglio dell’Amministrazione Provinciale de L’Avana.

 

Santiago de Cuba restituisce

gli alunni alle aule

 

 

5.11.2012 - Eduardo Palomares Calderón www.granma.cu

 

 

Dimostrazione evidente del graduale recupero che si svolge nella provincia è costituito dalla riapertura del corso scolastico nella quasi totalità delle scuole lunedì 5 novembre, tranne tre che per l’entità dei lavori di recupero saranno riaperte martedì 6.

 

Seguendo i suggerimenti del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz nell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri, in base alle esperienze applicata dinnanzi a fenomeni climatici precedenti, la sottodirettrice provinciale dell’Educazione, Dania López, ha precisato al quotidiano Granma che per riaprire la totalità degli istituti, 129 scuole applicheranno diverse varianti.

 

“Di queste -ha segnalato- 63 sono state ubicate in 96 case selezionate tra le centinaia che sono state offerte in maniera solidale, 35 sono state installate in sale video, biblioteche, sale di cultura, cinema ed altri locali, e le restanti 31 saranno attive presso altre scuole.

 

“In quest’ultimo caso, che comprende sia alunni delle elementari che delle medie, un gruppo di studenti riceveranno le lezioni al mattino ed altri il pomeriggio, e tutti dovranno svolgere a casa i compiti abituali della doppia sessione”.

 

Riguardo alle due scuole pedagogiche danneggiate, la funzionaria ha informato che mentre si stanno svolgendo le riparazioni, è stato disposto per i 1308 studenti l’anticipo delle pratiche docenti previste per il secondo semestre, sotto la supervisione, negli asili e nelle prime elementari, dei loro professori in 340 scuole.

 

Dania López ha sottolineato il sostegno fornito al personale docente dai genitori nella riabilitazione dei centri, la cooperazione di vari organismi che hanno offerto i loro locali, e le misure igienico sanitarie adottate in tutte le scuole approvate dai ministeri dell’Educazione e della Salute Pubblica.

 

In totale l’uragano Sandy ha colpito 895 centri, ovvero 180622 alunni, dei quali il 61% era già in classe la scorsa settimana con la partecipazione di 83506 educatori.

 

I danni più gravi sono avvenuti in 29 piccole scuole frequentate da 608 bambini nella zona del Plan Turquino, che sono state completamente distrutte.

 

 

“Nemmeno noi ce ne andremo sino a quando non

ci sarà l’elettricità in tutta Santiago”

 

 

3 novembre 2012 - Eduardo Palomares Calderón www.granma.cu

 

 

Il Governo cubano ha inviato messaggi di condoglianze ai paesi colpiti dall’uragano

 

05.11 - Il Governo della Repubblica di Cuba ha inviato messaggi di condoglianze ai Governi della Mancomunità delle Bahamas, Canada, Stati Uniti d’America, Repubblica di Haiti e Giamaica per la perdita di vite umane e gli enormi danni materiali provocati dall’uragano Sandy.

Nei messaggi si esprimono “le più sentite condoglianze del Popolo e del Governo cubani” ai rispettivi governi e popoli di questi paesi, e “in particolare, alle popolazioni direttamente colpite da questa tragedia e soprattutto ai familiari delle vittime”.

“Non me ne andrò da Santiago sino a che non avrà elettricità tutta la città”, ha annunciato ieri il generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, ma al di là del desiderio, condiviso dal popolo per averlo lì per tutta una vita, i lavoratori del settore elettrico, sanno che l’esclamazione le raddoppia la sfida contro questa devastazione provocata dall’uragano Sandy.

 

Ce ne andremo solo  quando Raúl partirà con tutta Santiago di Cuba con l’energia elettrica”,  hanno affermato Heywerd Ortiz e César Fernández, e nome di tutti gli elettricisti.
Ce ne andremo solo quando Raúl partirà
con tutta Santiago di Cuba con l’energia elettrica”, hanno affermato Heywerd Ortize César Fernández, e nome di tutti gli elettricisti.

Si tratta inoltre di una mostra di fiducia del Presidente della Repubblica di Cuba verso il quale esiste la responsabilità di ristabilire i servivi vitali come la salute, l’acqua potabile, il funzionamento di importanti entità economiche e le comodità che il sistema elettrico offre alla popolazione.

 

Inoltre è un impegno che il servizio più colpito - dato che i danni riguardano il cento per cento dei 127 circuiti della provincia - sia anche espressione della volontà della direzione del paese di recuperarlo integralmente in tutto il territorio, ristabilendolo pienamente e per primo.

 

In questa importante battaglia che ha imposto prima di tutto l’eliminazione di un’ infinità di alberi e di pali della luce, di cavi, trasformatori e lampade al suolo, la famiglia degli elettricisti cubani dispone ora di 2000 elettricisti di tutte le province e del Municipio Speciale Isola della Gioventù.

 

Poco prima dell’alba di ogni giorno, le circa 200 brigate invadono le strade, i quartieri e i villaggi, seguendo la strategia disegnata dal direttore generale dell’Unione Elettrica Nazionale, Raúl García Barreiro, di dare energia inizialmente alle linee primarie o di alta tensione e con queste ai centri di massima priorità.

 

Da lì passiamo alle linee secondarie per portare la corrente al numero massimo di case possibile, ha riferito Ewer Pérez Soto, che nel Reparto Sueño condivide con Carlos Esteban una delle dotazioni di Ciego de Ávila.

 

Va segnalato l’appoggio che si offre dalle altre province, come dalla distante Pinar del Río che ha fornito i pali della luce, La Habana, Granma e altri territori nella fabbricazione urgente di trasformatori, e l’invio di altre risorse necessarie nella Città Eroica.

 

Realmente si potranno considerare fortunati quegli isolati che non hanno avuto, oltre ai pali della luce caduti e abbattuti, altre parti elettriche danneggiate in modo da rendere molto difficile lo ristabilimento della corrente elettrica.

 

Il premio per le Brigate è aver ridato la luce a buona parte del Blocco H, nel distretto José Martí: i granmensi Heywerd Ortiz e César Fernández, hanno detto che la cosa migliore era inviare questo messaggio a Raúl: “Più che una missione, questa è la nostra ragione d’essere, dare un servizio alla popolazione e per questo noi non ce andremo sino a che Lei, caro Raúl, parta da qui, con tutta Santiago già con la luce elettrica”.

 

Parallelamente Santiago di Cuba intensifica i ritmi per il recupero, con la partecipazione dei cittadini, delle brigate di solidarietà e dei membri delle Forze Armate Rivoluzionarie.

 

I venti superiori ai 175 Km. Orari, le piogge, la penetrazione del mare associata all’uragano, hanno danneggiato più di 130.000 case e devastato le reti telefonica ed elettrica. I lavoratori delle altre province che giungono in questa zona, restano sbalorditi dal disastro provocato da Sandy.

 

Nel Consiglio Popolare Heredia, in pieno centro urbano di Santiago di Cuba, si constatano i danni ai musei di Storia Naturale Tomás Romay e alll’Emilio Bacardí, installazioni storiche a Cuba.

 

Praticante distrutto il plastico della città dopo trent’anni di laboriosa e meticolosa riproduzione a scala, con l’apporto degli specialisti dell’Ufficio del Conservatore.

I registri dell’ufficio provinciale di meteorologia di Santiago, ubicano Sandy come il più violento uragano degli ultimi decenni nel territorio.

 

Sandy, una settimana dopo

 

 

2 novembre 2012 - O.S.Serra www.granma.cu

 

 

Santiago de Cuba ha convocato tutto il paese e nella provincia si è riversata tutta la Patria, giungendo attraverso strade, ferrovie, dal celo e dal mare. La culla della Rivoluzione è stata castigata ma non si è data per vinta. Gli uragani, e Sandy il 25 ottobre scorso non è stata l’eccezione, hanno messo alla prova la capacità di questo popolo di resistere e vincere.

 

Holguín è stata colpita nei suoi municipi di Banes, Mayarí, Cueto, Báguano, Antillas e Rafael Freyre, però nella provincia è visibile la volontà di ripartire; a Guantanamo l’organismo tropicale ha scatenato la sua forza, però non ha abbattuto l’impeto della popolazione della più orientale delle province del paese.

 

Inoltre, le piogge associate all’uragano hanno diviso in due la nazione, interrompendo la più importante arteria di circolazione tra l’Est e l’Ovest del paese, quasi per ritardare l’arrivo dei rinforzi verso la regione maggiormente colpita.

 

Però, come anche i nemici, i cicloni si scontrano con lo spirito di un popolo che ha la sua giuda nella Rivoluzione e nei suoi leader. Raúl, da Villa Clara fino a Guantanamo, insieme a coloro che hanno perso di più, condividendone il destino, però comandando la vittoria; Machado Ventura in ogni angolo del paese che è stato danneggiato. Entrambi nella stessa zona dove 55 anni fa combattevano, allora come oggi, per aiutare le persone in difficoltà.

 

Adel Yzquierdo, il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro dell’Economia e della Pianificazione, nella sua condizione di Capo dell’Organo Economico Sociale del Consiglio di Difesa Nazionale, è alla guida di un gruppo di lavoro per valutare i danni, con la precisione necessaria per non sprecare le risorse e farle giungere a coloro che ne hanno realmente bisogno. Il popolo ha condiviso con i militari, i viceministri delle FAR, i capi dell’Esercito, i soldati e gli ufficiali, il compito di restituire alle comunità il loro splendore; le strutture della direzione del Partito, come nel caso di Víctor Gaute, membro del Segretariato del Comitato Centrale, con il compito di analizzare i danni a Cienfuegos, sono stati e sono al momento in prima linea.

 

Ed in particolare il popolo, vero mosaico nella regione orientale. Muratori, lavoratori delle comunicazioni, delle costruzioni, del servizio elettrico, del settore alimentare, dell’aeronautica, di tutte le province, sono all’opera come gli abitanti di Santiago trasportando medicine, cibo, materiali destinati alla ricostruzione.

 

Si, sentiamo la mancanza di Fidel, è ovvio. Però c’era anche lui. Quella sua scelta idraulica nata dopo un altro colpo simile, la Flora, ha salvato più vite di quelle che andarono perdute in un precedente ottobre, del 1963. Al contrario di allora, oggi è divenuto un vantaggio.

 

Oggi Santiago, Guantánamo e Holguín, stracolme di cubani provenienti da ogni angolo del paese, cominciano a costruire la nuova vittoria, che è possibile soltanto nel socialismo, quando l’opera che si difende è di massa, di tutti, nella quale il recupero non è un affare dal quale trarre profitto dalla disgrazia. E questa vittoria deve essere coronata essendo esigenti, disciplinati ed ordinati, le stesse premesse con le quali si è intrapresa l’attualizzazione del modello economico e l’implementazione delle Direttive approvate nel Sesto Congresso del Partito.

 

“Santiago commuove, sembra una città bombardata. Però supereremo tutto questo. Voi siete persone agguerrite”, ha affermato il compagno Raúl. Queste parole hanno riportato alla mente quelle pronunciate lo scorso 26 luglio a Guantanamo: “qui la terra trema, perché non tremano gli uomini... gli uomini e le donne di tutta Cuba non tremano...”.

 

 

Cuba nella zona orientale

 

 

1 novembre 2012 - Eduardo Palomares Calderón, Germán Veloz Placencia, Jorge Luis Merencio Cautín, Miguel Febles Hernández, Juan Antonio Borrego e Jeniscel Reinoso Carmona www.granma.cu

 

 

Nelle strade di Santiago, colpite da Sandy, è ammirevole l’interminabile sfilata di veicoli di ogni tipo, provenienti da tutti i settori e da diverse province cubane.

 

Giunti sul posto poche ore dopo il passaggio dell’uragano, camion, gru, montacarichi, officine mobili, si sono posizionate tra i crolli e gli alberi abbattuti, con migliaia di uomini disposti a restituire il suo splendore alla Città Eroica.

 

Secondo le loro stesse parole, resteranno tutto il tempo necessario per ripristinare le strade, il servizio elettrico, le comunicazioni, i centri di produzione e servizi, danneggiati dall’uragano, o con la missione di trasportare pali, cavi, coperture metalliche e di cemento e alimenti.

 

Dalla Direzione di ETECSA de L’Avana, Alejandro González, Iván González, Joel Petrucheli, José Hernández, Yassel Monet e Raúl Nobrega, compongono una delle decine di brigate di lavoro.

 

Sul lato opposto della strada ci sono i lavoratori dell’Impresa Elettrica di Villa Clara, che con 50 uomini, sono suddivisi in sei squadre, guidate dal direttore dell’entità, Israel Ramos Sáez. Altrettanti gruppi provenienti da altre province lavorano per ripristinare i 123 circuiti del territorio.

 

Per tutti il lavoro è reso più difficile dall’intenso sole e spesso dai detriti sulle strade e sui marciapiedi, però con le risorse inviate dalla nazione si impone l’esperienza di coloro che hanno svolto lavori simili nella Isla de la Juventud e Pinar del Río.

 

Forze e mezzi del Ministero della Costruzione sono all’opera in tutti i quartieri con gruppi di lavoro come quelli d’ingegneria di Guantanamo, Granma e Las Tunas, che in una giornata di lavoro cominciata prima delle sei del mattino e conclusasi dopo la mezzanotte, hanno raccolto centinaia di migliaia di metri cubi di detriti.

 

Nel pomeriggio di mercoledì 31 ottobre, un gruppo di camion provenienti dalle centrali di Camaguey, come Batalla de las Guásimas, Cándido González e Carlos Manuel de Céspedes, si sono posizionate nella Piazza della Rivoluzione Mayor General Antonio Maceo, trasportando circa 15 macchinari per la raccolta della canna da zucchero con i rispettivi operatori.

 

Amado Mustelier, Urbano Brito, Gilberto León, Jaime Morales, Manuel Morell ed Enrique Peña hanno affermato: “siamo appena arrivati ma non sappiamo quando andremo via”.

 

Centinaia di lavoratori di altri settori, come quelli dell’Aviazione di Holguín e L’Avana hanno contribuito alla riapertura dell’aeroporto, mentre quelli di Guayabal si adoperano per le riparazioni del porto Guillermón Moncada. È impossibile citare tutti coloro che stanno scrivendo indimenticabili pagine di storia, però il tutto si può riassumere dicendo che per “cancellare” Sandy, tutta Cuba si trova a Santiago.

 

 

Holguín: un recupero con molte mani

 

 

Ad Holguín, il processo di risanamento dei danni causati dall’uragano Sandy in oltre diecimila linee telefoniche è supportato dalle forze delle province di Pinar del Río, Villa Clara, Artemisa, Mayabeque e La Habana, che domenica 25 ottobre sono giunte nei municipi di Mayarí, Banes, Báguano e Holguín.

 

Ai lavoratori provenienti da Villa Clara è stato assegnato il compito di fornire appoggio a Mayarí, dove hanno lasciato il segno della loro professionalità.

 

Nello stesso municipio lavorano anche i componenti della squadra di Pinar del Río, per la prima volta in quest’area. Orlando Arnedo, a capo del gruppo, ha dichiarato che faranno tutto il possibile per ricambiare l’aiuto fornito alla loro provincia in circostanze simili dai lavoratori del posto.

 

Con lo stesso spirito sono all’opera le squadre provenienti da Cienfuegos, ha segnalato l’ingegner Héctor Javier Santos, capo del Dipartimento di Sviluppo e Operazioni della Rete di ETECSA della provincia, che ha sottolineato la celerità dell’intervento delle prime brigate di appoggio giunte sul luogo.

 

 

Guantanamo raddoppia i

suoi sforzi per Santiago

 

 

La più orientale delle province cubane, che ha ricevuto le risorse disponibili nel paese e l’appoggio di uomini e macchinari di altri territori, mostra la sua solidarietà: i panifici del territorio, anche se non si sono ancora chiuse le “ferite” provocate dal fenomeno meteorologico nelle loro unità, raddoppiano i propri sforzi nella produzione per assistere la città di Santiago de Cuba e consegnare quotidianamente 50 mila panini (da 80 grammi) distribuiti dallo stato.

 

 

Cresce l’appoggio di Camaguey

alla regione orientale del paese

 

 

Circa duecento lavoratori di questa provincia, appartenenti ai settori delle Costruzioni, Comunicazioni e Servizi Elettrici, prestano il loro appoggio nel recupero dei territori orientali colpiti dall’uragano Sandy.

 

Tra i primi ad accorrere ci sono le brigate degli operai dell’Impresa Elettrica, che si sono recati a Santiago de Cuba portando tutte le loro attrezzature.

 

Anche i lavoratori del servizio telefonico si sono comportati nello stesso modo, con la missione di operare a Guantanamo e nel municipio di Palma Soriano.

 

A queste forze si somma il contingente del Gruppo Imprenditoriale delle Costruzioni, strutturato in nove brigate con 85 componenti, che lavora nella raccolta dei detriti a Santiago de Cuba.

 

Nel frattempo, gli operai delle industrie alimentari di Camaguey moltiplicano gli sforzi accelerando i ritmi produttivi per poter inviare alle province colpite dall’uragano nuovi lotti di alimenti: olio, latte, formaggi, biscotti e pasta.

 

 

La fabbrica Siguaney di Sancti Spíritus

inizia l’invio di cemento

 

 

Il contributo della provincia di Sancti Spíritus è composto da tecnici impegnati nel riparare i danni alla telefonia, e da forze e mezzi dell’Impresa di Costruzione di Opere d’Ingegneria (ECOI-30).

 

L’Impresa Elettrica di Sancti Spíritus ha inviato altri uomini che si sono aggiunti al contingente iniziale.

 

L’ultimo gruppo partito è composto da cinque squadre con le rispettive attrezzature, che permettono ai lavoratori della provincia di duplicare i risultati ottenuti nel recupero delle aree colpite.

 

Per riparare gli ingenti danni alle abitazioni, la fabbrica di cemento Siguaney sta inviando quotidianamente 3000 sacchi di prodotto.

 

I dirigenti del cementificio riferiscono che la consegna alla province colpite prevede il trasporto di 240 tonnellate di cemento P-350, che saranno distribuite tramite il sistema ferroviario.

 

 

Artemisa nelle province colpite da Sandy

 

 

Circa 400 mila tegole, prodotte dall’Impresa di Fibrocemento Mario Hechevarría López, di Artemisa, sono destinate ai lavori di recupero nelle case e nei centri statali delle province colpite.

 

Tramite la rete ferroviaria sono state inviate 23 mila tegole destinate alle coperture leggere, mentre si dispone l’invio per via marittima di altre 150 mila unità. Per velocizzare la consegna dei materiali, all’interno dell’impresa sono stati creati tre turni che garantiscono la consegna della merce in maniera continuativa verso il porto del Mariel, dove le imbarcazioni salpano per raggiungere le zone danneggiate.

 

La provincia ha mobilitato 56 uomini, divisi in otto squadre ed un gruppo di tecnici dell’Impresa Elettrica, i quali lavorano nel ripristino del servizio a Guardalavaca, Holguín e nelle linee di alta tensione della località di Banes.

 

Allo steso modo il territorio ha inviato viveri e personale qualificato delle telecomunicazioni nelle regioni colpite.

 

 

Raúl verifica la marcia del recupero a

Santiago di Cuba e a Guantánamo

Il percorso ha toccato anche i municipi di Songo-La Maya e Segundo Frente. A Guantánamo ha visitato il capoluogo provinciale e il municipio de El Salvador ed ha affermato che non se ne andrà da Santiago di Cuba sino a quando non sarà tornata l’elettricità nella città

 

 

1 novembre 2012 - Jorge Martín Blandino www.granma.cu

 

 

“È stato un colpo davvero duro, è stato un ciclone forte che si è sviluppato rapidamente. La realtà supera tutto quello che le foto della stampa o la televisione possono mostrare: Santiago commuove, sembra una città bombardata. Ma supereremo tutto questo. Voi siete gente agguerrita, lo sappiamo da più di mezzo secolo”.

 

Queste parole del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e la notizia che non se ne andrà da Santiago di Cuba sino a che la città non riavrà l’elettricità, hanno ricevuto come risposta un forte applauso e molte espressioni d’ appoggio degli abitanti di La Maya.

 

“Raúl è qui!”, la notizia ha percorso come polvere da sparo il capoluogo municipale, già liberato dai detriti, ma sempre senza elettricità e con molti segni visibili del passaggio dell’ uragano. In pochi minuti si sono sommate centinaia di persone davanti alla sede del Governo municipale.

 

Raúl, in un animato dialogo con la gente, ha chiesto come affrontavano le difficoltà che l’uragano ha sommato alla loro vita quotidiana; ha domandato se i bambini erano già tornati a scuola e come si garantivano le necessità essenziali della popolazione, sugli aiuti ricevuti e le vie disponibili per ricevere informazioni.

 

Inoltre ha condiviso ricordi sulla liberazione di La Maya, il 7 dicembre del 1958, e altri momento trascendenti della lotta rivoluzionaria.

 

Prima, il Primo Segretario del Partito, con il presidente del Consiglio di Difesa Provinciale, Lázaro Expósito Canto, aveva ricevuto notizie sui danni sofferti dal territorio, esposti in una relazione presentata da Israide Mora e Manuel Falcón, presidente e vicepresidente, rispettivamente, del Consiglio di Difesa Municipale.

 

I più importanti danni riguardano le case, con 1640 crolli totali e numerosi tetti distrutti. Sono considerevoli i danni inferti all’agricoltura e in particolare alle piantagioni di caffè.

 

Raúl ha sottolineato di mantenere il principio che nessuno sarà abbandonato, per cui si dovrà valutare ogni caso concreto e intervenire immediatamente.

 

Così com’è stato stabilito, coloro che hanno entrate sufficienti dovranno comprare i materiali per riparare le proprie case; nei casi in cui non è così, si assegneranno crediti o si applicherà l’opzione del sussidio, secondo i casi.

 

 

A Guantánamo

 

 

Il primo luogo visitato è stato il Consiglio Popolare Costa Rica del municipio di El Salvador. Lì Raúl ha incontrato una numerosa rappresentazione degli abitanti, che si erano raggruppati spontaneamente a pochi metro dal luogo in cui, all’alba del 1º gennaio del 1959, il Capo del Secondo Fronte Orientale Frank País si riunì, nel piccolo cinema dell’allora ‘batey’, il villaggio della fabbrica di zucchero Ermita, con gli ufficiali della Colonna No. 6, il cui capo era il Comandante Efigenio Ameijeiras, da dove questa partì per occupare e prendere la città di Guantánamo, e alla quale si unirono le colonne 18 e 20, tutte comandate da Ameijeiras.

 

Pochi minuti prima aveva visitato la casa di “Monona”, dove dormirono lui e Vilma Espín il 31 dicembre del 1958.

 

“ Qui Vilma ed io passammo la notte, io nella sala e Vilma in camera da letto. Era l’ultima notte della dittatura e fu l’alba del primo giorno della libertà”, ha detto agli allegri ed emozionati presenti. In un’atmosfera distesa, ha condiviso ricordi con testimoni di quei fatti, mentre i più giovani ascoltavano con attenzione.

 

Nel capoluogo il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha visitato la casa di Dayami Reyes e Diosdelvi García. Questa giovane donna, di 28 anni, ha avuto 8 figli, due maschi e sei femmine: Lietys, la maggiore ha 9 anni e Liván, il minore, è nato tre mesi fa. Questa madre esemplare è tecnica di livello medio ed ha frequentato dopo questo diploma una facoltà universitaria, sino al secondo anno.

 

Raúl ha parlato dei seri problemi della bassa natalità nel paese, un fenomeno che dipende da molti fattori che si stanno analizzando con profondità, per adottare le necessarie misure. Inoltre ha definito ‘un’eroina’ la nonna Máxima, e ... mia mamma!", ha anticipato la vispa Liyanis, di soli 6 anni, provocando le risa di tutti. Il governo locale costruirà una nuova casa per questa umile famiglia, con uno spazio adeguato alla numerosa prole.

 

Nella sede del governo della provincia è iniziata la visita alla città di Guantánamo.

 

Lì il Primo Segretario del Partito ha ricevuto informazioni sui danni provocati dall’uragano e su altri temi, da Luis Antonio Torres Iríbar e da Nancy Acosta Hernández, presidente e vicepresidentessa, rispettivamente, del Consiglio di Difesa Provinciale, con altre autorità del territorio, danneggiato in misura minore di quello di Santiago de Cuba.

 

Concluso l’incontro, Raúl ha percorso a piedi i dintorni del Parco della città, sempre molto frequentato da uomini, donne e bambini di ogni età.

 

Sono state moltissime le espressioni d’affetto, rispetto e fermezza rivoluzionaria che ha ricevuto dai guantanameri, che gli hanno chiesto di portare saluti e baci al Comandante in Capo.

 

 

La visita al Secondo Fronte

 

 

A Mayarí Arriba, capoluogo municipale, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha ascoltato, con la partecipazione del Consiglio de Difesa del Secondo Fronte, il preciso rapporto della presidentessa Leticia Martínez Jiménez.

 

Si è sofferto il crollo totale di 62 case e altre 80 sono senza tetto; non c’è ancora la luce elettrica e si cucina con carbone e legna. I bambini sono nelle scuole e in locali abilitati e si lavora per recuperare le perdite nell’agricoltura, la voce principale del lavoro nel municipio.

 

Altri punti della provincia sono più danneggiati e si fanno molti sforzi per ristabilire al più presto i servizi essenziali, è stato informato.

 

Nel Mausoleo del Secondo Fronte Orientale Frank País, nel pomeriggio, si è concluso il percorso ininterrotto, quando i sole non era ancora tramontato.

 

Lì Raúl e i suoi accompagnatori hanno reso omaggio ai caduti e all’indimenticabile Vilma Espín, protagonista di molti storici avvenimenti ricordati in questa feconda giornata.

 

 

Raúl ci ha trasmesso l’appoggio che serve da stimolo...

Eduardo Palomares Calderón

 

 

La visita del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, in momenti nei quali si deve mettere tutto l’impegno per riparare i danni provocati dall’uragano Sandy, è stata una motivazione speciale per tutti i lavoratori del porto Guillermón Moncada, nell’importate rada di Santiago di Cuba.

 

“Non sapevamo quando sarebbe arrivato, ma lo aspettavamo”, ha detto Mario Sierra Osorio, direttore delle operazioni del porto.

 

“Oltre allo stretto vincolo che la Direzione della Rivoluzione ha sempre mantenuto con il popolo, tutti conosciamo l’affetto speciale che Fidel e Raúl provano per Santiago di Cuba”, ha aggiunto.

 

“Raúl ha chiesto che cosa era successo, come ci stavamo recuperando, e poi ci ha trasmesso questo appoggio, questo impulso che ci serve come un forte stimolo”, ha esclamato.

 

Per il porto il costo di questa privilegiata ubicazione aperta sui Caraibi è davvero tremendo. Parecchi degli enormi, e sino ad ora sicuri magazzini, hanno perso le pareti e i tetti lasciando mucchi di riso e di fertilizzanti sotto la pioggia e al vento, ed anche l’ufficio amministrativo ha subito la stessa malasorte.

 

I mobili, i computers, le lampade, i ventilatori, gli archivi, tutto è stato danneggiato.

 

Nei cortili le enormi torri metalliche d’illuminazione sono ritorte, vari contenitori si sono rovesciati, cinque sono caduti in mare e decine sono stati sbattuti al di fuori delle stive.

 

Per questi danni e per i detriti trasportati dalla penetrazione delle onde di quattro e cinque metri, i viali interni non erano più transitabili e ci sono voluti tre giorni, con l’utilizzo di macchinari, e la partecipazione di tutto il personale per poter fare pulizia.

 

Come hanno detto a Raúl, ora tutti sono in attività: si sta scaricando una nave con 15000 tonnellate di mais e un’altra è arrivata da Cienfuegos con 1300 tonnellate di cemento.

 

Per la loro nota dedizione al lavoro i "guillermones" sono stati incaricati di scaricare i treni che trasportano le risorse per il recupero. Per questo in tempo record hanno scaricato quelli provenienti da Las Tunas, con tegole di cemento asbesto, tegole metalliche e barre metalliche per la collocazione dei tetti.

 

Quasi al termine della giornata hanno ricevuto un quarto treno carico di elementi per i tetti e 400 pali della luce elaborati a Guane, in provincia di Pinar del Río, per il ristabilimento delle linee telefoniche con, inoltre, caviglie, cavi e altro.

 

Contagiati con questo spirito, assieme ai santiagheri lavorano Rolando Ramírez, Enrique Oliva, Andrés López, Raúl Santiesteban, Reinaldo Perdomo, Edilberto Padrón, Francisco Blanco, membri della brigata specializzata nella costruzione di tetti del porto di Guayabal, in provincia di Las Tunas.

 

“Siamo arrivati alle due di mattina, ha segnalato Reinaldo Perdomo, dall’alto di un cavalletto che esige l’uso di mezzi di protezione, e alle sei abbiamo cominciato a lavorare al tetto di questo magazzino, che termineremo prima di notte, per passare domani ad un altro per il quale abbiamo già le tegole di fibrocemento.

 

In questo modo, come abbiamo promesso ieri al Generale d’Esercito Raúl Castro, nel mezzo dei lavori prioritari di scarico degli arrivi importanti, con la volontà dei suoi lavoratori e l’appoggio solidale delle province sorelle, il porto Guillermón Moncada recupera la sua vitalità.

 

 

Il Venezuela ha inviato i primi aiuti solidali

 

 

Il primo aiuto solidale proveniente dalla fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela è giunto a Santiago di Cuba, nell’aeroporto internazionale Antonio Maceo.

 

A nome del governo di questo paese, un C-130 delle Forze Aeree Venezuelane ha trasportato sino a questa città 154 tonnellate di latte, zucchero, sardine, riso, olio e legumi.

 

L’invio è stato ricevuto da María Luisa Bueno Oñate, delegata del ministero del Commercio Estero e l’Investimento Straniero nel territorio, e si sta aspettando un altro aereo più grande, con un carico di 60 tonnellate di alimenti.

 

Nelle prossime ore giungerà nel porto Guillermón Moncada una nave dell’Armata Venezuelana con una donazione proveniente dalla Patria del Libertador Simón Bolívar, per aiutare a superare la devastazione lasciata dall’uragano Sandy.

 

 

Incrementare le misure sanitarie nel recupero

Lilieth Domínguez Quevedo

 

 

Le autorità di Salute Pubblica a Santiago di Cuba insistono nell’incremento delle misure igieniche per evitare possibili epidemie, derivate dal terribile passaggio dell’uragano Sandy nella regione orientale del paese.

 

Jorge Miranda, direttore del ramo nel territorio, ha reiterato l’indicazione di aggiungere cloro all’acqua da bere, per cucinare fregar, e per tutti gli usi domestici, e usare il cloro per pulire le superfici della casa in generale. Inoltre è bene lavarsi le mani con frequenza, ha raccomandato.

 

A Santiago, nelle farmacie, a prezzo molto modico, si vende il cloro che va usato in proporzione di tre gocce per ogni litro di acqua da bere.

 

Inoltre i medici e le infermiere della famiglia stanno distribuendo pastiglie di cloro, indicando l’uso corretto di questo prodotto perchè sia efficace.

 

Il quotidiano Sierra Maestra, a sua volta ha pubblicato le indicazioni per l’uso di questo cloro compresso.

 

Alla prima apparizione di sintomi come diarrea, vomito e febbre si deve consultare il medico per prevenire complicazioni per malattie trascurate, raccomandano ancora le autorità.

 

Inoltre è iniziata l’applicazione intensiva del fumo per l’eliminazione della zanzara Aedes Aegypti, azione che va accompagnata dall’attenzione nelle famiglie e nei centri di lavoro, collettivamente, perchè la città è stata seriamente colpita, con la caduta di molti alberi e un accumulo di macerie, dopo le piogge torrenziali, tutti habitat ideali della zanzara, e si richiede quindi una speciale attenzione contro la moltiplicazione dell’insetto.

 

 

Machado Ventura ha continuato il suo

percorso in provincia di Holguín

 

 

31 ottobre 2012 - G.V.Placencia www.granma.cu

 

 

Machado Ventura ha continuato il suo percorso in provincia di HolguínJosé Ramón Machado Ventura, primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha riconosciuto la rapida risposta data a Santa Lucía, municipio di Rafael Freyre, per trasformare diversi immobili che appartenevano ad un accampamento di forze della costruzione in case per le famiglie danneggiate dall’uragano Sandy.

 

In questo luogo, hanno spiegato le autorità locali, nei prossimi giorni saranno terminate 13 delle 40 case progettate per assistere una parte dei residenti con le case crollate totalmente nel territorio, dove ci sono stati molto forti i danni alle installazioni sociali, alle reti elettriche e alla produzioni agricole, tra l’altro.

 

Il secondo segretario del Comitato Centrale del Partito ha svolto un’intensa giornata di lavoro che ha incluso visite ai municipi di Báguano, Antilla y Banes, dove ha constatato i danni provocati dall’uragano, ed è stato informato sul processo di recupero al quale la popolazione partecipa attivamente.

 

Machado Ventura, come ha già fatto in altre zone visitate, ha informato i dirigenti del Partito e del Governo sulla complessa situazione creata nel paese, risultato del passaggio dell’uragano Sandy nella regione orientale e sulle inondazioni provocate dalle piogge torrenziali nelle province centrali.

 

“Si dev’essere precisi nella valutazione dei danni e cercare nei municipi tutte le riserve possibili da utilizzare nel recupero che, in questa tappa iniziale, deve transitare obbligatoriamente nella soluzione di problemi come la disponibilità di acqua potabile e di combustibili per cucinare, e nell’adozione di efficaci misure igienico-sanitarie”.

 

“Uno dei problemi maggiori e è garantire l’alimentazione al popolo nei prossimi mesi, per cui si deve raccogliere tutto quello che il territorio produce”.

 

“È il momento, ha consigliato, di parlare con la ANAP - Associazione dei Piccoli Agricoltori - con i contadini individualmente, con il proposito di comprare tutte le produzioni, perchè questo, se avverrà, sarà un grande aiuto”.

 

L’affermazione che il paese sta facendo un enorme sacrificio per recuperarsi è stata costante nelle conversazioni, come la certezza che si deve ripartire al meglio tutto quello che abbiamo a disposizione.

 

Hanno accompagnato Machado due membri del Comitato Centrale, il generale di corpo d’esercito Joaquín Quintas Solá, vice ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie, e Jorge Cuevas Ramos, presidente del Consiglio di Difesa Provinciale.

 

 

Appoggeremo il recupero del paese,

ha affermato Eusebio Leal
Ana Laura Arbesú

 

 

L’Historiador de la Ciudad Eusebio Leal ha manifestato il suo dispiacere per le vittime ed i disastri avvenuti nelle provincia di Santiago de Cuba ed Holguín colpite dall’uragano Sandy.

 

Ci prepariamo insieme al Consiglio Nazionale di Patrimonio Culturale ad intervenire per dare il nostro appoggio a queste urgenze con restauratori e personale qualificato. Accoglieremo ogni opera e tutto quello che avrà bisogno di essere riparato, ha spiegato.

 

In un incontro con la stampa, in occasione del 30º anniversario dell’incorporazione de La Habana Vieja e del suo sistema di fortificazioni nella lista del Patrimonio Mondiale, ha espresso la volontà di appoggiare il recupero soprattutto nel centro storico di Santiago de Cuba, una delle zone più colpite.

 

“Mi aggiungo alle celebrazioni de L’Avana con la discrezione che impongono le circostanze nella zona orientale di Cuba”, ha dichiarato.

 

Nel suo intervento Leal ha spiegato il significato per il paese dell’inclusione del centro storico de L’Avana nella lista del Patrimonio dell’Umanità.

 

È stato un punto di partenza, ed in seguito sono stati dichiarati altri siti, fino ad arrivare a nove, tra quelli culturali e naturali, ha sottolineato.

 

Però il miglior modo di celebrare la data è lavorando. Dobbiamo lavorare duramente. Ogni passo indietro per affrontare la natura è un solido passo avanti, ha insistito.

 

La giornata, dedicata inoltre a commemorare il 40º anniversario della Convenzione Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale ha incluso una conferenza su queste tematiche, offerta da Herman Van Hooff, direttore dell’Ufficio Regionale di Cultura per l’America Latina ed i Caraibi della Unesco.

 

Ha chiuso l’incontro l’intervento della specialista Berarda Salabarría, presidentessa del comitato cubano Memoria del Mondo, programma nel quale Cuba ha introdotto per la sua conservazione il Fondo documentale dell’intellettuale e padre dell’indipendenza José Martí ed i negativi originali del Notiziario ICAIC Latinoamericano, del defunto realizzatore Santiago Álvarez.

 

 

Raúl ha visitato le zone danneggiate

di Santiago di Cuba

 

 

30 ottobre 2012 - Jorge Martín Blandino www.granma.cu

 

 

Nota per la stampa della Corte dei Conti della Repubblica di Cuba

 

La Corte dei Conti della Repubblica ha deciso, considerando l’importanza dei danni provocati dall’uragano Sandy, di dedicare le forze degli auditori delle dipendenze provinciali e del sistema nazionale di uditoria, destiate della VII verifica in questi territori, al controllo delle risorse che si ricevono e si consegnano alla popolazione, per risarcire i danni, in accordo con le priorità e le disposizioni dei rispettivi presidenti dei consigli di difesa provinciali, nelle province di Santiago di Cuba e di Guantanamo.

In questi casi si applicheranno i programmi previsti per le condizioni eccezionali, il cui obiettivo di controllo previo è assolutamente preventivo.

 

Ufficio della Corte dei Conti - 29 ottobre 2012

 

Le vittime dell’uragano Sandy nei

Caraibi sono al momento 69

 

30.10 - Il numero di morti nella regione caraibica a causa dell’Uragano Sandy è giunto a 69 persone, mentre le autorità locali continuano la valutazione dei danni materiali, stimati preliminarmente in migliaia di milioni di dollari.

Anche se non ha ricevuto l’impatto diretto del ciclone, ad Haiti si è registrato il più elevato numero di vittime (52), mentre al momento risultano disperse una decina di persone e più di 17 mila non possono rientrare nelle proprie case, riporta la Direzione della Protezione Civile.

Nella vicina Repubblica Dominicana, dove circa 30 mila persone sono state evacuate, il Centro delle Operazioni d’Emergenza ha confermato il decesso di due persone e danni a quasi cinquemila alloggi.

Un morto, più di mille feriti, strade interrotte, comunità allagate ed un paese praticamente al buio sono gli effetti del passaggio di Sandy in Giamaica, che sta provando a tornare alla normalità in queste ore.

Quasi novemila persone sono state evacuate e il 70% della nazione è senza energia elettrica a causa dei forti venti e delle piogge torrenziali che hanno abbattuto alberi e linee elettriche, riporta il Burò Nazionale per la Gestione dei Disastri e delle Emergenze.

Dopo aver attraversato la Giamaica, Sandy ha colpito la zona orientale di Cuba, dove ha provocato 11 vittime, notevoli danni a case e stabilimenti pubblici e l’interruzione del servizio elettrico e telefonico.

Le piogge hanno causato inondazioni anche a Puerto Rico, dove un uomo è annegato a causa della piena di un fiume nella località del sud di Juana Díaz.

Nelle Bahamas Sandy ha provocato altri tre morti, penetrazioni costiere, tagli elettrici e telefonici, crolli e danni alle abitazioni, riporta il quotidiano Nassau Guardian.

Nel suo movimento verso nord, è possibile che l’uragano diventi un fenomeno meteorologico devastante nell’interagire con una tormenta invernale ed una massa artica nella regione settentrionale degli Stati Uniti, riferisce il Centro Nazionale degli Uragani nordamericano.

Alla fine dello scorso mese di agosto le isole dei Caraibi soffrirono il passaggio della tormenta Isaac, che provocò 24 morti ad Haiti e tre in Repubblica Dominicana.

Lo stesso mese, un’onda tropicale causò due decessi e considerevoli danni alle infrastrutture di Trinidad e Tobago.

Durante l’attuale stagione ciclonica si sono formate 18 tormente tropicali e 10 uragani.

Una gran distruzione, con tanti alberi e pali della luce strappati dal suolo: questa continuava ad essere la scena dominante in ogni angolo di Santiago la mattina di ieri, lunedì 29, ma uno sciame di uomini e donne armati di mezzi moderni o semplici machete e scope, ha trasformato a vista d’occhio l’immagine della devastazione generale lasciata dall’uragano Sandy, passato quattro giorni prima.

 

Migliaia di persone hanno raggiunto i loro centri di lavoro, facendo rinascere poco a poco la fervida vitalità della principale città dell’oriente cubano. Foto: Estudios Revolución
Migliaia di persone hanno raggiunto i loro centri di lavoro, facendo rinascere poco a poco la fervida vitalità della principale città dell’oriente cubano

“Ecco lì Raúl, sta controllando tutto compare”! “Sapevo che sarebbe venuto, che allegria che siate qui con noi”! “Siamo qui, pieni di volontà!” “Andiamo avanti lottando!” Con fermezza, qui!” “Che vivano Fidel e Raúl!”

 

Queste e altre manifestazioni simili si sono sentite al passaggio della macchina che ha portato il primo segretario del Partito per le strade di Chicharrones, San Pedrito, Flores, Siboney, El Caney e altri punti della città in una dimostrazione che quel che predomina sono l’ottimismo, la fermezza e la decisione di vincere, nonostante le serie difficoltà che dovranno affondare praticamente tutti i santiagheri e in particolare quelli che hanno perso parzialmente o totalmente la casa.

 

Hanno accompagnato Raúl José Ramón Machado Ventura, primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, il generale di corpo d’esercitoJoaquín Quintas Solá, viceministro delle FAR, e Lázaro Expósito Canto, presidente del Consiglio di Difesa Provinciale.

 

L’omaggio a José Martí nel mausoleo che custodisce i suoi resti mortali nel cimitero di Santa Ifigenia, ha dato inizio al percorso che ha incluso anche i Pantheon dei caduti del 26 di Luglio e per l’Internazionalismo.

 

Marta Hernández, specialista al Patrimonio di questa istituzione Monumento Nazionale, ha informato che il danno maggiore è stato la perdita del tetto dell’edificio socio- amministrativo, e che non ci sono stati danni alle tombe degli Eroi delle lotte indipendentiste e di altre grande figure cubane. Non si presentano rotture considerevoli in nessuna tomba, ha comunicato.

 

Durante una breve sosta nel punto in cui s’incontra la comunità delle Petrocase, costruite cinque anni fa, è stato sottolineato il contrasto tra i danni minimi sofferti dal questi edifici e la devastazione provocata dall’uragano alle case attorno.

 

Una mostra che le Petrocase costituiscono una buona opzione, soprattutto nelle zone rurali.

 

L’incontro con un numeroso gruppo di lavoratori è stato commovente, nel porto di Santiago dove si stava lavorando al ristabilimento del tetto dei magazzini.

 

Raúl ha parlato con loro di vari temi, ha chiesto come affrontano la situazione le famiglie e le condizioni in cui devono lavorare. Inoltre li ha informati sugli sforzi che stanno realizzando le brigate di molti luoghi del paese per ristabilire il servizio d’elettricità nel più breve tempo possibile, una questione molto importante, per migliorare le condizioni di vita della popolazione.

 

Raúl, parlando del passaggio di Sandy nella provincia, ha detto che: “È stato duro, ma Santiago è Santiago, ha resistito a tempeste e guerre di ogni tipo e vincerà anche questa! Dobbiamo resistere!”.

Un forte applauso è stata la risposta.

 

 

Machado Ventura a Cueto e Mayarí


La Rivoluzione non lascerà
 

nessuno abbandonato!

 

 

Germán Veloz Placencia

 

 

José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha visitato ieri i municipi di Cueto e Mayarí, due tra i più danneggiati dall’uragano Sandy in provincia di Holguín, e ha chiamato ad essere "esatti, precisi e rapidi" nel compimento delle priorità che si devono stabilire nel processo di recupero.

 

 

“Nessuno deve chiedere più risorse di quelle che servono e che devono andare là dov’è davvero necessario”, ha commentato.

 

Durante l’incontro con i membri del Consiglio di Difesa municipale di Cueto, ha sottolineato la necessità di dare rapide soluzioni ai problemi vitali del popolazione, come il servizio d’acqua potabile, l’elettricità e la disponibilità di combustibili per cucinare.

 

Machado ha sottolineato l’importanza di recuperare tutto quello che è possibile, chiodi, legname e anche pezzi di zinco.

 

“Per la produzione di alimenti, ha detto, si deve insistere con il settore contadino, che contribuisca al raccolto e alla consegna dei prodotti, perchè questo è essenziale per rispondere alle necessità della popolazione in questi momenti.

 

Non basta seminare coltivazioni a ciclo corto. Si deve raccogliere la maggior quantità dei prodotti e insistere con la ANAP che lo esegua rapidamente”, ha detto.

 

Nel suo percorso a Mayarí, Machado ha visitato l’ospedale Mártires de Mayarí, dove il personale, medico e paramedico, ha comunicato i danni sofferti per il passaggio dell’ uragano sopratutto a porte e finestre e ad una parte del tetto.

 

Il dirigente si è anche interessato allo stato di salute dei pazienti.

 

All’uscita dall’ospedale è avvenuto uno spontaneo incontro tra il vicepresidente e gli abitanti della zona, ai quali ha riferito la difficile situazione che Cuba sta attraversando dopo il passaggio dell’uragano.

 

“La Rivoluzione non abbandona nessuno”, ha affermato Machado, aggiungendo che si darà ai danneggiati l’aiuto necessario nelle misure possibili e sulla base di priorità stabilite. Nell’incontro è stata sottolineata la volontà della popolazione di superere l’avversa situazione attuale, lavorando senza tregua per un recupero rapido.

 

Hanno accompagnato Machado, il generale di corpo d’esercito Joaquín Quintas Solá, viceministro delle FAR e Jorge Cuevas Ramos, presidente del Consiglio di Difesa Provinciale, tutti e due membri del Comitato Centrale.

 

 

Machado Ventura percorre le zone di Mella

e Palma Soriano colpite da Sandy
 


Eduardo Palomares Calderón

 

 

Il Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito, José Ramón Machado Ventura, ha visitato zone molto danneggiate dall’uragano Sandy, nei municipi di Mella e Palma Soriano nella provincia di Santiago de Cuba.

 

Insieme a Santiago e San Luis, si tratta dei territori più colpiti della provincia, infatti a Palma soriano sono stati danneggiati il 43% degli alloggi mentre a Mella le case colpite sono circa 4000.

 

Nel giungere a Palma Soriano, Machado Ventura, anche Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, è stato informato dei lavori in corso per minimizzare i danni all’agricoltura, mediante la raccolta e la distribuzione dei prodotti che possono ancora essere salvati.

 

Le massime autorità del Consiglio di Difesa Municipale hanno spiegato che i prodotti raccolti sono distribuiti alla popolazione ad un prezzo modico presso sei punti vendita, nei quali si commercializzano anche alimenti elaborati, oltre a riso, zucchero e legumi.

 

Come parte del processo di recupero, i panifici hanno ricominciato la produzione grazie all’utilizzo dei gruppi elettrogeni, mentre una delle tre fabbriche di mangimi danneggiate riaprirà entro poche ore.

 

Il Vicepresidente si è interessato della situazione del servizio elettrico, seriamente colpito nei sette circuiti principali della zona, e delle perdite del settore dello zucchero nell’area di Dos Ríos, sito dove si concentrano importanti imprese del settore gravemente danneggiate dal passaggio di Sandy.

 

Nel suo incontro con la popolazione di Palma Soriano, Machado Ventura ha trasmesso un messaggio di appoggio a nome del Generale d’Esercito Raúl Castro, nel quale ha chiarito che nessuno sarà abbandonato, infatti la Rivoluzione farà tutto ciò che è necessario per risolvere i problemi nel minor tempo possibile con l’aiuto di tutto il popolo.

 

Le principali perdite e le azioni rivolte a ristabilire i servizi della città di Mella, sono state descritte al Secondo Segretario del Comitato Centrale, che ha inoltre approfondito gli aspetti della rapida ripresa della produzione alimentare e del ripristino dell’energia elettrica.

 

Al riguardo è stato informato che nonostante la difficile situazione della zona, con oltre 300 pali caduti, è stato ripristinato il servizio elettrico in alcune località della periferia, dove i danno sono stati minori.

 

Machado Ventura ha chiesto informazioni sullo stato dello zuccherificio Julio Antonio Mella, che nonostante gli ingenti danni subiti alla copertura, non dovrebbe avere problemi per cominciare la raccolta ed il processo di raffinazione nel dicembre prossimo.

 

Dinnanzi alla determinazione di questi municipi, di lavorare instancabilmente nel recupero dell’economia e dei servizi, il dirigente ha messo in risalto il fervore rivoluzionario di tutti gli abitanti della provincia di Santiago de Cuba, ed ha incitato a lavorare duramente, con la sicurezza che la Rivoluzione appoggerà sempre il suo popolo.

 

 

 

Raúl a Santiago di Cuba

 

Dopo una breve visita a Ciego de Ávila

 

 

 29 ottobre 2012 - Jorge Martín Blandino www.granma.cu

 

 

Circa a mezzogiorno di domenica, è arrivato a Santiago di Cuba il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri. Immediatamente ha raggiunto il Posto di Direzione per le Situazioni di Disastro del Consiglio di Difesa Provinciale dove il presidente, Lázaro Expósito Canto, e il vice presidente di questo organismo, Reinaldo García Zapata, gli hanno dato un’ampia informazione sulla situazione attuale della provincia e su come si affrontano le sequele del passaggio dell’ uragano Sandy.

 

Erano presenti anche José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Adel Yzquierdo Rodríguez, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e titolare del Ministero d’Economia e Pianificazione, e i generali di corpo d’esercito Ramón Espinosa Martín y Joaquín Quintas Solá, viceministri delle FAR.

 

Il fenomeno meteorologico ha provocato i danni maggiori nei municipi di Santiago di Cuba, Songo La Maya, Palma Soriano e San Luis, con danni severi alle case, all’attività economica, ai servizi pubblici fondamentali e alle istituzioni per l’educazione, della salute e della cultura, tra l’altro.

 

Il compagno Lázaro Expósito ha risaltato la solidarietà ricevuta dalle altre province e quella che sta arrivando dal Venezuela, come il permanente accompagnamento del Consiglio di Difesa Nazionale e dei differenti organismi dell’amministrazione centrale dello Stato allo sforzo del territorio.

 

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito ha analizzato il problema più difficile: le circa 130000 case danneggiate e soprattutto i 15392 crolli totali e i 36544 parziali, dato questo che va ancora registrato.

 

Ha indicato di lavorare con premura a situazioni temporanee, con un controllo rigoroso dei danni e in maniera simultanea, di continuare gli studi su come affrontare questo complesso problema con una maggior prospettiva, perchè è sicuro che la soluzione definitiva richiede anni di lavoro. Inoltre ha commentato che praticamente la comunità delle Petrocase a Santiago non ha sofferto danni e questo conferma la solidità di questi edifici.

 

Poi ha valutato come sicura la decisione di concedere la massima priorità allo ristabilimento, nel più breve tempo possibile, dei servizi di base alla popolazione, soprattutto acqua ed elettricità. Ugualmente ha segnalato l’importanza che il popolo riceva informazioni e orientamenti, mantenendo uno scambio continuo con la popolazione, cosa indispensabile per sommare tutti allo sforzo del recupero.

 

Si sta lavorando intensamente per liberare la provincia da una considerevole quantità di metri cubi di macerie e alberi caduti che, oltre all’effetto psicologico negativo che provocano nelle persone, ostruiscono le vie di comunicazione e quindi rendono difficile il compimento del resto delle azioni di recupero.

 

In questo importante sforzo è stata decisiva la partecipazione dei combattenti e dei mezzi d’ingegneria e dei trasporti delle Forze Armate Rivoluzionarie.

 

 

Riunione del Consiglio di Difesa provinciale

 

 

Nel pomeriggi di domenica si è svolta la riunione del Consiglio di Difesa Provinciale per valutare la marcia del recupero. Con il presidente di questo organismo, hanno partecipato alle analisi i membri del Burò Politico Adel Yzquierdo e il generale di corpo d’esercito Ramón Espinosa, il generale di divisione Onelio Aguilera, capo dell’ Esercito Orientale; René Mesa, Alfredo López y César Arocha, ministri rispettivamente della Costruzione, l’Industria Basica e il Trasporto, e Inés María Chapman, presidentessa dell’Istituto Nazionale delle Risorse idrauliche.

 

È stata una valutazione critica e senza sprechi di parole dei principali fronti in cui si lavora, caratterizzata dall’esigenza di risposte precise e di tempi concreti per la soluzione dei problemi in ogni fronte di lavoro valutato.

 

Il compagno Adel Yzquierdo ha informato della decisione del Presidente del Consiglio di Difesa Nazionale, che sia l’Organo Economico e Sociale dello stesso l’incaricato di organizzare gli sforzi indirizzati a risolvere i danni derivati dal passaggio dell’uragano Sandy nelle province orientali, sia a breve che a lungo tempo, partendo dalla maggior razionalità.

 

Con questo obiettivo e dando continuità al lavoro che questo organo realizza, si sosterranno sessioni di lavoro nelle prossime settimane, a Santiago de Cuba e ad Holguín. Inoltre ha insistito sul fatto che il problema essenziale e più complesso da affrontare è quello della casa.

 

 

Visita a Ciego de Ávila

 

 

Poco prima di raggiungere Santiago di Cuba, Raúl ha incontrato Félix Duarte Ortega e Noemí Iglesias Falcón, presidente e vicepresidentessa del Consiglio di Difesa Provinciale di Ciego de Ávila. Da loro ha saputo che le piogge associate a Sandy sono state benefiche per il territorio, dove i danni sono moderati e in cambio le dighe hanno raggiunto il 96% della capacità.

 

“È una gran cosa la disposizione degli abitanti di Ciego de Ávila e di tutti i cubani per aiutare i compatrioti dell’oriente del paese con le risorse umane e materiali che sono necessarie”, ha detto Raúl, che si è interessato per gli invii di prodotti agricoli e di alimenti elaborati, ed ha spiegato che non ha potuto andare a Cienfuegos in questa occasione, per la necessità di raggiungere il più rapidamente possibile le province orientali, dove si sono concentrati i danni maggiori, ma che vari dirigenti nazionali la visiteranno nei prossimi giorni.

 

Inoltre ha segnalato l’importanza di pensare e analizzare costantemente, di studiare ogni problema, per incontrare la miglior soluzione alla nostra portata, e di lavorare con ordine e disciplina, senza le quali non è possibile avanzare.

 

"Le cose non si possono risolvere in un batter d’occhio, ma si deve lavorare” ha concluso

 

 

Raúl ha visitato Villa Clara e Sancti Spíritus

 

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha visitato, sabato 27, le province di Villa Clara e Sancti Spíritus, dopo aver presieduto la riunione del Consiglio dei Ministri che ha analizzato, tra gli altri temi, le misure da adottare dopo il passaggio dell’uragano Sandy.

 

Lo hanno accompagnato José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri; Adel Izquierdo Rodríguez, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e titolare del Ministero d’Economia e Pianificazione e il Generale di Corpo d’ Esercito Joaquín Quintas Solá, viceministro delle FAR

Lo hanno accompagnato José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e titolare del Ministero d’Economia e Pianificazione e il Generale di Corpo d’Esercito Joaquín Quintas Solá, viceministro delle FAR

 

A Villa Clara, Raúl è stato informato da Julio Lima Corzo e Jorgelina Pestana Mederos, presidente e vicepresidentessa del Consiglio di Difesa Provincial, rispettivamente, sui danni causati dalle piogge associate a Sandy e alla marcia della tappa di recupero.

 

Tutti e due hanno coinciso che il problema più grande è stato garantire la salvezza di tutte le persone nella comunità El Santo, che ha sofferto severe inondazioni, che hanno reso necessaria l’evacuazione con gli elicotteri di 320 persone.

 

Inoltre hanno affermato che la provincia è in condizione d’affrontare i danni alla produzione, alle case e alle installazioni economiche per cui saranno necessarie risorse addizionali solamente per riparare le strade.

 

Raúl ha detto: “Possiamo dire che abbiamo avuto un grande uragano in oriente e un piccolo Flora nel centro del paese”, ed ha aggiunto “Non volevamo andare in Oriente senza prima visitare le province centrali”.

 

Immediatamente dopo il suo arrivo a Sancti Spiritus, nelle prime ore della sera, il presidente e i suoi accompagnatori hanno incontrato José R. Monteagudo Ruiz e Teresita Romero Rodríguez, presidente y vicepresidentessa, rispettivamente, del Consiglio di Difesa Provinciale.

 

Monteagudo Ruiz ha definito ‘stabile’ la situazione della provincia ed ha segnalato che il pericolo principale è associato al grande volume di acqua che in poche ore ha riempito il lago artificiale Zaza, da Villa Clara, obbligando ad aprire le porte della diga al massimo autorizzato, evacuando migliaia di persone che vivono nella zona bassa.

 

Inoltre ha detto che i danni all’agricoltura non sono grandi e si possono superare, come in altre aree.

 

In particolare ha riaffermato il proposito di realizzare il piano di produzione del riso di questanno.

 

Raúl si è interessato alla marcia della produzione, a Banao e in altre zone di Sancti Spíritus ed ha affermato che nonostante le gravi perdite, soprattutto nel settore della comunicazione, a questa provincia resta una grande ricchezza: l’acqua del lago artificiale ed ha considerato quanto lavoro resta da realizzare nei sistemi idraulici, per impiegare razionalmente una risorsa che è sempre stata preziosa, ma che lo sarà sempre più nel futuro.

 

Inoltre Raúl ha detto che va considerato il considerevole sforzo indispensabile per garantire igiene, soprattutto negli acquedotti e nelle fognature.

 

 

Machado Ventura assiste alla riunione del

Consiglio di Difesa Provinciale a Guantanamo
Jorge Luis Merencio Cautín

 

 

L’elevato spirito di sacrificio dei cittadini di Guantanamo per recuperare nel minor tempo possibile i danni provocati dall’uragano Sandy, è stato ribadito a José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.

 

Machado Ventura ha assistito ad una riunione del Consiglio di Difesa Provinciale nel quale Luis Antonio Torres Iríbar, presidente di quest’organo, ha informato che la popolazione del territorio sta lavorando strenuamente per recuperarsi dai danni causati dall’organismo meteorologico, uno sforzo palpabile nella città di Guantanamo ed in tutti i municipi dell’area.

 

Machado Ventura, membro inoltre del Burò Politico, è stato informato in maniera dettagliata da Nancy Acosta Hernández, vicepresidentessa del Consiglio di Difesa Provinciale, sui danni provocati da Sandy, che ha colpito 8759 alloggi (216 crolli completi), 1061 istallazioni statali (32 distrutte completamente), 1024 km di strade (la maggior parte in territori montuosi) e 157 pali abbattuti.

 

Machado è stato messo al corrente che il settore agricolo, il più danneggiato, ha subito danni in 4751 ettari di varie coltivazioni e 47 macchinari; sono state danneggiate 12623 tonnellate di prodotti, tra cui ortaggi, tuberi e frutta.

 

Bisogna lavorare duramente nei territori e risolvere tutti i problemi, anche se, come sempre, potrete contare con l’aiuto del vostro paese, ha dichiarato il Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, che ha aggiunto che per il recupero c’è bisogno dello sforzo di ogni uomo, famiglia, quartiere, comunità e Consiglio Popolare.

 

Machado Ventura si è interessato particolarmente al modo in cui la popolazione risolve il problema della cottura del cibo e di come si svolge la distribuzione di alimenti ed acqua. Allo stesso modo ha chiesto notizie sulla salute di due malati nella zona montagnosa di Niceto Pérez, trasportati in elicottero all’Ospedale generale Agostinho Neto.

 

Alla fine ha comunicato l’interesse del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Generale d’Esercito Raúl Castro, di visitare al più presto la provincia di Guantanamo.

 

Raúl parla della situazione con i Presidenti dei

Consigli di Difesa delle province orientali

 

 

 26 ottobre 2012 - www.granma.cu

 

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, giovedì mattina ha conversato lungamente per telefono con i Presidenti dei Consigli di Difesa delle province orientali ed ha conosciuto gli effetti del passaggio dell’uragano Sandy nei loro territori ed ha espresso la fiducia che: “Sapremo lavorare per recuperare i danni provocati. Poi ha espresso il suo interesse di visitare la regione nelle prossime ore.

 

 

Santiago de Cuba, Holguín e Guantánamo le

province più colpite dal passaggio di Sandy
Eduardo Palomares, Germán Veloz e Jorge Luis Merencio Cautín

 

 

Con venti superiori ai 175 km/h, Sandy ha colpito la città di Santiago de Cuba, di 494 mila abitanti, dove non c’è stato un quartiere o un isolato che non ha sofferto consistenti danni sulle case, il sistema elettrico, le comunicazioni, negli stabilimenti di servizi e nei centri industriali.

 

Strade come Los Libertadores, Garzón, Manduley, Las Américas ed il Paseo Martí, sono state interrotte a causa della caduta di centinaia di alberi, pali delle linee elettriche e telefoniche, mentre nel centro storico le strade sono ostruite da crolli parziali o totali di immobili.

 

Secondo i dati preliminari, le case danneggiate sono varie decine di migliaia, e tutti i municipi sono rimasti senza energia elettrica e ci sono circa 17 mila 300 interruzioni telefoniche.

 

Esistono inoltre danni a negozi, fabbriche, depositi, banche, installazioni turistiche, centri medici e dell’educazione, anche se questi si stanno recuperando velocemente.

L’agricoltura ha sofferto gravi perdite, 2.695 ettari di coltivazioni di banane dell’Impresa di Coltivazioni Varie di Laguna Blanca sono stati distrutti, così come vari allevamenti, tre fabbriche di mangimi e le piantagioni di caffè, ai quali bisogna aggiungere le perdite registrate da numerosi usufruttuari.

 

Riguardo alle precipitazioni, le Risorse Idriche hanno informato che le piogge accumulate associate all’uragano sono state di 336 millimetri, che hanno permesso ai bacini del territorio di incamerare 81 milioni di metri cubici, che portano il volume disponibile a 539 milioni, ovvero l’83% della capacità totale.

 

 

Lavorare per il recupero

 

 

Quando ancora erano presenti le raffiche di vento e le piogge di Sandy, ed appena la luce del giorno lo ha permesso, il popolo si è impadronito delle strade per cominciare a ripulirle, come espressione della determinazione di partecipare pienamente ai compiti necessari per il recupero del territorio.

 

Nello stesso momento, nella riunione del Consiglio di Difesa provinciale alla quale ha partecipato il generale d’esercito Ramón Espinosa, ed il membro del Comitato Centrale del Partito e capo dell’Esercito Orientale, Onelio Aguilera Bermúdez, Lázaro Expósito, il suo presidente, ha precisato che proprio la pulizia rappresenta il compito strategico per l’inizio del recupero.

 

Brigate integrate da combattenti delle FAR, del MICONS, dei Servizi Comunali e dell’Agricoltura, si dedicheranno alla rimozione degli alberi e dei detriti nelle strade di Santiago e nei municipi di Palma Soriano, Mella e San Luis.

 

Nel quartiere di Vista Alegre gli studenti universitari Pedro Raúl e José Luis Gallart, dopo aver collocato le tegole volate via dal tetto della loro casa, si sono arrampicati su un albero caduto per tagliare i rami che ostacolavano il passaggio.

 

“Bisogna risanare i danni e siamo disposti a farlo in qualsiasi altro isolato della città, perché grazie alla partecipazione di tutti potremo ottenere più velocemente il totale recupero di Santiago de Cuba”, hanno affermato sotto la pioggia i giovani fratelli.

 

Solidali per natura, sicuramente in questi giorni gli abitanti della città si aggiungeranno a queste squadre di pulizia, ed i gruppi delle imprese elettriche e telefoniche giunti da varie province appoggeranno il recupero di questa città.

 

 

Gravi danni materiali ad Holguin e Guantanamo

 

 

L’uragano Sandy non ha causato vittime nel suo transito per la provincia di Holguin, però ha lasciato numerosi danni materiali che le autorità politiche e governative stanno calcolando.

 

La maggiore devastazione è stata causata dai venti nei municipi di Cueto, Mayarí, Banes, Antilla, Báguano e Urbano Noris, mentre la città di Sagua ha subito gravi inondazioni per la piena del fiume che la attraversa.

 

Gli alloggi della zona sono stati severamente colpiti, soprattutto quelli che si trovavano in cattive condizioni e con coperture leggere.

 

Anche in quest’area le installazioni sanitarie e le scuole, negozi, unità gastronomiche, depositi alimentari, installazioni agricole e coltivazioni, reti elettriche e telefoniche hanno subito ingenti danni.

 

Gli abitanti dei municipi di Mayarí e Cueto riportano una situazione simile con danni presenti in tutti i consigli popolari.

 

In questi luoghi sono in atto i lavori per la rimozione di detriti ed alberi, oltre alle azioni necessarie per il recupero di immobili e proprietà.

 

Venti sostenuti di 115 km/h con raffiche da 140, hanno cambiato parzialmente la fisionomia della città di Guaso, che ha visto le sue strade ricoperte di alberi, pali e cavi del servizio elettrico e telefonico, e segnali stradali.

 

Numerose persone avanti con gli anni assicurano di non ricordare venti così forti nella loro città.

 

Anche se i danni sono ancora in valutazione è ormai certo che questi sono stati molto significativi in case ed altri immobili (soprattutto i tetti), nel servizio elettrico a causa dell’avaria della linea proveniente da Santiago de Cuba, il sistema telefonico, i viali e l’agricoltura. In quest’ultimo settore i danni provocati alle piantagioni di banane sono enormi.

 

 

La Difesa Civile ha informato sulle vittime dell’uragano

 

 

Dopo la compilazione dei dati preliminari dei Consigli di Difesa Provinciali sulle perdite umane provocate dal passaggio dell’uragano Sandy, nonostante le misure della Protezione Civile per questi casi, lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile ha reso nota la triste notizia che sono morte undici persone, nove residenti a Santiago di Cuba e due a Guantánamo.

 

I nomi delle persone e le cause della loro morte seguono:

 

In provincia di Santiago di Cuba:

1. Francisca Rodríguez Navarro. 74 anni.

Causa: Contusione severa al cranio con frattura del cranio per il crollo di una parete.

2. Marta Sánchez Pupo. 58 anni.

Causa: Causa: Contusione severa al cranio con frattura del cranio per il crollo di una parete.

3. Roldán M. Barrio Colomé. 4 mesi.

Causa: Soffocamento e compressione toracica severa per il crollo della casa.

4. María Antonia Delis Guevara. 46 anni.

Causa: Soffocamento e compressione toracica severa per il crollo della casa.

5. Sila Muñoz Fontanar. 62 anni.

Causa: In investigazione.

6. Geovanis Mora Girón. 65 anni.

Causa: In investigazione.

7. Elsa Esperanza Bernal. 72 anni.

Causa: In investigazione.

8. Esmeregildo Cabrera Paneque. 84 anni.

Causa: In investigazione.

9. Lázara Admiladín Orozco Peñalver. 46 anni.

Causa: In investigazione.

 

Nella provincia di Guantánamo:

 

1. Orlenis Laffita Ortiz. 34 anni.

Causa: crollo di un albero sulla sua casa.

2. Domingo Córdova Frómeta. 54 anni.

Causa: Caduta di una palma su di lui durante il lavoro.

 

 

L’Organo Economico e Sociale del Consiglio di Difesa Nazionale ha analizzato la Situazione nell’Oriente del paese dopo il passaggio dell’uragano Sandy

Leticia Martínez Hernández - Yaima Puig Meneses

 

 

A mezzogiorno di giovedì 25, per decisione del Presidente del Consiglio di Difesa Nazionale, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, ha riunito l’Organo Economico e Sociale del Consiglio di Difesa Nazionale, con il proposito di valutare preliminarmente i danni provocati nell’Oriente del paese dal passaggio dell’uragano Sandy, e prestare gli aiuti necessari in questi territori in maniera immediata e organizzata.

 

I danni sono stati forti, soprattutto a  Santiago de Cuba, Holguín e Guantánamo.
I danni sono stati forti, soprattutto a Santiago de Cuba, Holguín e Guantánamo.

Le province più colpite sono Santiago di Cuba e Holguín. I comunicati iniziali parlano di 330000 persone evacuate, delle quali circa 300000 sono in casa di familiari, e anche se non sono ancora precisati esattamente, si calcola che i danni sono notevoli nelle case, al sistema elettrico e alle comunicazioni.

 

Durante la riunione, presieduta dal capo di quest’Organo, Adel Yzquierdo Rodríguez, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro d’Economia e Pianificazione, i ministri hanno informato sui danni noti sino al momento in ognuno dei loro settori. Inoltre sono state proposte le prime misure da prendere in maniera congiunta, tra le quali quelle relazionate soprattutto e con priorità all’invio di risorse e personale d’appoggio.

 

Da varie province del centro e dell’occidente del paese giungono gli aiuti per contribuire al recupero.
Da varie province del centro e dell’occidente del paese giungono gli aiuti per contribuire al recupero.

Tra i diversi temi si è insistito sulla necessità di sistemare il più rapidamente possibile le differenti vie d’accesso per facilitare arrivo di alimenti, medicinali, materiali della costruzione e qualsiasi altro genere di aiuti necessari in queste province. Ugualmente è stata sottolineata l’urgenza di rinforzare le misure di controllo igienico- sanitario per minimizzare i rischi associati a qualsiasi possibile apparizione d’epidemie.

 

Adel Yzquierdo Rodríguez ha indicato che nonostante la premura con cui si devono prendere le decisioni, queste devono essere sviluppate in forma ordinata, perchè nessuna conduca all’adozione di misure sbagliate.

 

L’uragano Sandy attraversa
l’oriente del paese

 

 

 25 ottobre 2012 - Mayte María Jiménez www.granma.cu

 

 

“Nelle prime ore di oggi, giovedì 25, l’uragano Sandy sta uscendo da un punto della costa a nord di Holguín, dopo aver attraversato la regione orientale ed i suoi effetti dureranno tutto il pomeriggio e anche la notte, mentre l’organismo si allontanerà dall’Isola”, ha spiegato il dottor José Rubiera, direttore del Centro dei Pronostici dell’Istituto di Meteorologia.

 

Come ha segnalato questo esperto, nelle prossime 24 ore Sandy manterrà una rotta tra nord e nordovest e incrementerà la sua velocità con pochi cambi nell’intensità.

 

Le piogge sono e saranno molto forti da Sancti-Spíritus a Guantánamo, e principalmente da Camagüey a Guantánamo, come si è visto durante la notte e la mattina di oggi giovedì.

 

Nelle province di Santiago di Cuba, Granma e Holguín si aspettano raffiche di vento dell’uragano che dureranno per tutta la mattina con venti con forza di tormenta tropicale nel resto del territorio, da Camagüey a Guantánamo.

 

Un altro effetto dell’uragano sono le inondazioni delle coste, da Granma a Guantánamo cominciate la notte di mercoledì e che si estenderanno alla costa nord da Holguín a Villa Clara.

 

Nella note di mercoledì, l’uragano Sandy di categoria 1, aveva venti massimi di 135 chilometri per ora, e una pressione de 969 hectoPascal, indicando che il passaggio sulla Giamaica non lo ha debilitato molto.

 

Rubiera ha spiegato che l’organismo ciclonico ha un conglomerato piovoso grande, per cui le precipitazioni continueranno durante il suo transito e dopo l’abbandono del territorio, con bande d’alimentazione che lo accompagnano.

 

Nella regione centrale si pronosticano forti piogge e temporali sulla costa nord occidentale e nel pomeriggio continuerà la pioggia nel centro e nell’oriente dell’isola.