Cultura

 

 

Presentato a L’Avana libro inedito del Che

 

 

15.06.2012 - www.granma.cu

 

 

Ernesto Che Guevara ha sempre percorso il cammino del farsi domande, “uno dei pensatori realmente rilevanti e trascendenti del XX secolo”. Così l’intellettuale cubano Fernando Martínez Heredia ha descritto il Che, nella mattinata del 14 giugno, durante la presentazione del suo libro inedito - fino ad oggi -, pubblicato da Ocean Sur e dal Centro Studi Che Guevara, nel giorno nel quale si celebra l’84º anniversario della sua nascita.

 

Con la presenza di Aleida March, compagna di vita e di lotta del Che, degli intellettuali cubani Armando Hart, Graziella Pogolotti e Víctor Casaus, e di Víctor Dreke, in rappresentanza dei combattenti che condivisero con lui tutte le sue gesta, insieme a membri del corpo diplomatico accreditati sull’Isola, è stato presentato nel Centro della Stampa Internazionale de L’Avana dalla ricercatrice cubana María del Carmen Ariet - che ha compilato il libro - e da Martínez Heredia che si è occupata del prologo del volume.

 

Gli “Appunti filosofici” del Che, che compongono insieme agli “Appunti critici all’Economia Politica” la base del suo pensiero marxista, riuniscono testi di tre momenti diversi della sua esistenza: annotazioni della sua adolescenza e della gioventù; riflessioni scritte mentre si trovava in Tanzania, Praga e Cuba; e gli studi di opere teoriche che intraprese al suo arrivo in Bolivia.

 

L’edizione presentata si propone di ordinare gli “Appunti...” in corrispondenza con un ordine cronologico degli autori esaminati da Ernesto Che Guevara e plasmati nella loro struttura originale, fino a dove li abbandonò nel fragore dei suoi ultimi combattimenti.

 

I suoi commenti profondi, irriverenti, volti a valutare, ad enunciare tesi, sono pieni di suggerimenti e ci restituiscono Marx, Engels, Lenin ed altri pensatori marxisti. Le sue interpretazioni combinano giudizi sulle virtù e sui difetti delle opere con le implicazioni che queste ebbero ed il loro posto nella storia del marxismo, però le commenta dal presente, annotando assenze, errori e previsioni azzeccate.

 

La dottoressa María del Carmen Ariet, coordinatrice scientifica del Centro Studi Che Guevara, ha ringraziato le case editrici Ocean Press e Ocean Sur, “perché senza di loro, questo progetto non sarebbe giunto a questa prima fase, di scoperta di documenti inediti del Che, che ci ha permesso di consegnare una serie di libri che ci mostrano il carattere multidisciplinare della sua opera ed anche quest’uomo integro che culminò la sua traiettoria in Bolivia”.

 

Ha chiarito che “Appunti Filosofici” non è un libro che il Che riuscì a completare, come altri che scrisse, ma si tratta di “appunti molto personali su qualcosa che forma parte della struttura base del suo pensiero, che è la filosofia”.

 

Il libro, secondo la ricercatrice, “culmina la parte del Progetto Editoriale dedicata ai testi che consideriamo fondamentali, che rappresentavano gli spazi in bianco che esistevano per comprendere la sistematicità di quanto riuscì a fare il Che dal punto di vista teorico e la sua vocazione intellettuale per interpretare, non solo la realtà di Cuba, ma dell’America Latina e del Terzo Mondo”.

 

Ha aggiunto che “può aiutare a capire il grande sforzo intellettuale che fece il Che, dal giovane Ernesto fino alla Bolivia”, è un libro “che dice molto non solo delle sue conoscenze, ma anche della sua straordinaria vocazione filosofica”.

 

Da parte sua, il celebre storico cubano Fernando Martínez Heredia, Premio Nazionale delle Scienze Sociali ed autore del prologo del volume, ha evidenziato che la presentazione del libro “è un apporto importante alla biografia intellettuale del Che”.

Ha commentato che l’obiettivo del prologo “è aiutare alla lettura del libro, suggerire, sollevare problematiche e magari anche contribuire ad un dibattito che è molto necessario nella Cuba attuale”.

 

Martínez Heredia si è riferito al fatto che per un giovane degli anni ’50, come il Che, “era straordinario essere antimperialista, essere anticapitalista ed essere anticolonialista nello stesso tempo”. Ha sottolineato che “questa sua posizione è estranea all’eurocentrismo, una delle malattia alle quali si è esposti mentre si studia. Il Che si vaccinò contro questo”.

 

Il ricercatore ha spiegato che “Appunti Filosofici”, che contiene un’ampia selezione realizzata dal Che di passaggi di grandi pensatori, con un insieme “sommamente valido” di suoi commenti, “può essere un veicolo per il recupero del marxismo che, a mio giudizio, è imprescindibile a Cuba, nella cruciale congiuntura che sta vivendo attualmente il paese”.

 

“Dalle sue pagine il Che ci invita a prendere il suo pensiero ed ad usarlo”, ha concluso.