Cultura - cinema

 

 

34º Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano

 

Il Cile ha vinto due volte

 

 

15.12.2012  - Ricardo Alonso Venereo  www.granma.cu

 

 

Il film “No”, del cileno Pablo Larraín, ha vinto il Primo Premio Corale del 34º Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano, che è finito ieri, venerdì 14, nel teatro Karl Marx e alla cui cerimonia di premiazione hanno assistito Ricardo Alarcón, membro del Burò Politico e presidente dell’Assemblea Nazionale, e Alfredo Guevara, presidente del festival.

 

Laura de la Uz recibió el Premio Coral de actuación femenina.
Laura de la Uz ha ricevuto il premio Coral

La cinematografia cilena ha vinto anche il secondo ‘Corallo’ nella categoria fiction con la famosa pellicola “Violeta se fue a los cielos”, di Andrés Wood, e il terzo premio è andato a “Fiebre de ratón”, del brasiliano Claudio Assis. Nella stessa categoria la giuria ha dato un Premio Speciale a “Días de pesca”, di Carlos Sorín, dell’Argentina.

 

La Miglior Opera sull’America latina di un regista non latinoamericano e stata “Aquí y allá”, dello spagnolo Antonio Méndez Esparza; il Corallo alla Regia lo ha vinto Michel Franco, con “Después de Lucía” (Messico); quello per l’interpretazione maschile all’ecuadoriano Andrés Crespo, in “Pescador”; e per l’interpretazione femminile è stata premiata la cubana Laura de la Uz in “La película de Ana”, del registare Daniel Díaz Torres, che con il suo compatriota Eduardo del Llano ha ricevuto anche il premio nella categoria delle sceneggiature.

 

Tra le Opere Prime il Primo Coral lo è andato a “La sirga”, del colombiano William Vega, nella categoria Documentari il primo premio lo ha vinto “El evangelio según Ramiro”, del cubano Juan Carlos Sáenz de Calahorra; in Animazione “Ánima Buenos Aires”, dell’argentina María Verónica Ramírez; pe ri manifesti “Apócrifo”, de Roney Fundora Hernández (Messico) e per le Sceneggiature Inedite, è stato premiato “Ismael”, de Carlos Enrique Machado Quintela (Cuba) .

 

 

34º Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano

 


I Premi collaterali del Festival

 

 

 

14.12.2012 - Fausto Triana  www.granma.cu

 

 

Premio dell’Associazione dei Cinema, Radio e Televisione della Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC): *Violeta se fue a los cielos* (Cile), di Andrés Wood.

 

“Chocó”, del colombiano Jhonny Hendrix Hinostroza, ha avuto il Premio Roque Dalton.*

 

Premio concesso dal Circolo dei Giornalisti di Cultura della Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC): “La película de Ana” (Cuba), di Daniel Díaz Torres.

 

Premio dell’Associazione Cubana della Stampa Cinematografica: “Premio Caminos, del Centro Memoriale Martin Luther King: “Elefante blanco” (Argentina, Spagna, Francia) di Pablo Trapero.

 

Premio ‘Il Nostro Nord è il Sud’, offerto dalla catena televisiva Telesur: “Olhe pra mim de novo” (Brasil), di Claudia Priscilla e Kiko Goifman.

 

Premio Sara Gómez, del Consiglio Nazionale delle Case di Cultura: “Voces del páramo” – “Montañas de agua, ríos de identidad”(Perú), di Raúl Zevallos Ortiz.

Premio El Mégano, della Federazione Nazionale dei Cine Clubs: “Melaza” (Cuba, Panama, Francia ), di Carlos Lechuga.

 

Premio documento Memoria, del Centro Culturale Pablo de la Torriente Brau: “Memoria para reincidentes” (Argentina), di Violeta Bruck, Gabriela Jaime e Javier Gabino.

 

Premio Roque Dalton, di Radio Habana Cuba: “Chocó” (Colombia), di Jhonny Hendrix Hinostroza.

 

Premio CINED, assegnato dalla Cinematografía Educativa: “Un secolo di El Vedado” (Cuba), de Cristina Fernández e Carlos León.

 

Premio Vigía, della sede di Matanzas: “Penumbras” (Cuba), di Charlie Medina.

 

Premio della Unicef: “El robo de las aes” (Venezuela), di George Rojas.

 

Premio Únete: “La demora” (Uruguay, Messico), di Rodrigo Plá.

 

Premio FEISAL: “Con mi corazón en Yambo” (Ecuador), di Fernanda Restrepo.

 

Premio Glauber Rocha, dell’Agenzia di Notizie Prensa Latina: “Violeta se fue a los cielos” (Cile), di Andrés Wood. Menzione a : “No” (Cile, Stati Uniti, Messico), di Pablo Larraín.

 

Premio Cibervoto del Portale del Cinema e l’Audiovisivo Latinoamericano e Caraibico, della Fondazione del Nuovo Cinema Latinoamericano: “Días de Pesca” (Argentina), di Carlos Sorín in lungometraggio; “De martes a martes” (Argentina), di Gustavo Fernández Treviño, in opera prima; “Bajo el sol” (Messico), di Arcadi Palerm Artis, in cortometraggio de fiction; “Sibila “(Cile, Spagna), di Teresa Arredondo, in documentario, e “Defectuosos” (Messico), di Gabriela Martínez Garza e Jon Fernández López, al cinema d’animazione.

 

 

“Violeta” del Cile seduce
la stampa straniera

 

 

13.12.2012 - Fausto Triana  www.granma.cu

 

 

Un’indiscutibile prova della qualità della cinematografia del Cile, la pellicola “Violeta se fue a los cielos”, di Andrés Wood, ha sedotto la stampa straniera ed ha meritato il premio Glauber Rocha nel 34º Festival del Cinema Latinoamericano a L’Avana ed inoltre un altro film cileno “No”, di Pablo Larraín, ha ricevuto una menzione speciale, dopo una dibattuta riunione che ha dovuto deliberare una seconda volta per stabilire il vincitore del premio.

 

Instaurato dal 1985 e con l’auspicio dell’Agenzia Prensa Latina, questo premio porta il nome del creatore del Nuovo Cinema Brasiliano, che fu uno dei Pionieri dell’arte cinematografica in America Latina.

 

“Violeta se fue a los cielos” riassume l’insieme caotico della vita della straordinaria cantautrice, scultrice, poetessa, ceramista, ricamatrice (...) “che fa tutto per la gente perchè senza la gente non sarebbe nessuno”. Un film onirico, emotivo e iconoclasta.

 

“Uno si fa prendere da Violeta e si rende conto che Violeta è enigmatica, ermetica, ma nello stesso tempo è totalmente trasparente. Mi ha coinvolto in una cosa che non avevo mai fatto: parlare di qualcuno che è esistito”, ha riconosciuto Wood poco tempo fa. Con fantasmi e allegorie, tragica nella sua essenza, la pellicola di 120 minuti non parte dalle ricette abituali hollywoodiane che ricercano la lacrima facile e si arricchiscono di poveri passaggi dai toni trionfalistici.

 

La protagonista Francisca Gavilán interpreta con singolare bravura il ruolo di una donna ribelle per natura, caotica, instabile e con problemi familiari.

 

Basato nella biografia scritta da suo figlio Angel Parra, il lungometraggio è la proposta cilena alla candidatura all’Oscar per il miglior film straniero, è stata nominata ai Goya della Spagna e all’Ariel del Messico.

 

Inoltre si è già imposta nel Festival Sundance-2012.

 

 

Il Festival del Nuovo Cinema rende

omaggio al Re del Mambo

 

 

12.12.2012 - Fausto Triana  www.granma.cu

 

 

Un momento speciale nel 34º Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano è stato l’omaggio al Re del Mambo, Dámaso Pérez Prado, nel 96º anniversario della sua nascita.

 

La programmazione ha dedicato il lungometraggio “ Dal can can al mambo”, del regista messicano Chano Urueta, filmato nel 1951, con brani del musicista e la partecipazione straordinaria dell’attrice cubana Rosita Fornés.

 

Inoltre si è svolta una conversazione sull’opera del noto compositore, nato l’11 dicembre del 1916 a Matanzas e morto il 14 dicembre del 1989 in Messico.

 

Pérez Prado debuttò in Messico nel 1950, nel salone da ballo Brasil, coincidendo con la presenza di Miguel Alemán Velasco, presidente della Repubblica e dell’attore Mario Moreno (Cantinflas).

 

Il mambo conquistò immediatamente per i suoi movimenti coreografici e provocò un vero ‘furore’ e piovvero le offerte per “Faccia di foca” come Pérez Prado fu soprannominato dall’altro grande della musica cubana, Benny Moré.

 

Anche se molti specialisti negano la paternità del mambo allo strumentista di Matanzas, nessuno discute che fu Damaso che rese popolare in tutto il mondo il mambo e portò questo ritmo, sorto negli anni ’40, ad un livello internazionale.

 

Pérez Prado ha inciso 100 dischi ed ha partecipato a 30 film musicali, anche se un’ulteriore ventina hanno incluso il mambo nella colonna sonora.

 

Il festival cinematografico è cominciato a Matanzas il 5 dicembre e la proiezione di pellicole si estenderà sino a venerdì 15 nei 13 municipi della provincia e nelle tre università di questo territorio.

 

Mercoledì mattina si assegna il Premio Vigía al miglior film presentato nella Sala Velasco dal capoluogo provinciale.

 

 

Passioni del cinema a L’Avana

 

 

10.12.2012 - Fausto Triana  www.granma.cu

 

 

Abituati a dare sentenze, i cubani tornano a prendere il tema del cinema con assoluta passione ed i “critici di strada” fanno le loro scommesse sui premi del Festival de L’Avana.

 

Trascorsi i primi otto giorni del tradizionale incontro con il Nuovo Cinema Latinoamericano, gli sguardi cominciano a depositarsi nei punti di vista, spesso divergenti, tra gli addetti ai lavori e gli spettatori.

 

Le interpretazioni della cilena Francisca Gavilán (Violeta se fue a los Cielos), della cubana Laura de la Uz (La película de Ana) e della colombiana Joghis Arias (La Sirga), sembrano essere le favorite in questa categoria.

 

Proprio i tre lungometraggi citati potrebbero aspirare ai “Premios Corales” o a quelli paralleli come quello della Federazione Internazionale dei Critici del Cinema ed il Glauber Rocha, dei mezzi d’informazione stranieri con il patrocinio di Prensa Latina.

 

In ogni caso, l’appuntamento conferma il grado di maturità di quest’arte in America Latina. Ci sono altre proposte di alto livello come Carne de Perro (Chile), Elefante Blanco (Argentina) e La Demora (Uruguay).

 

Varie opere debuttano con alte aspettative, come Hoy, della brasiliana Tata Amaral; il controverso PostTenebrasLux, del messicano Carlos Reygadas; Cassandra, dell’argentina Inés de Oliveira; oltre a Pescador, dell’ecuadoriano Sebastián Cordero.

 

Saranno in proiezione prossimamente No, del cileno Pablo Larraín, che vede come protagonista Gael García Bernal, che per il tema ed il filo conduttore del messicano bisognerà attendere prima di emettere giudizi categorici.

 

In ogni caso ognuno ha il suo punto di vista. La Sirga è un film molto attuale, nel momento in cui nel lungo conflitto armato della Colombia si aprono delle speranze di pace, proprio nei dialoghi tra la guerriglia ed il governo che avvengono nella capitale cubana.

 

La vita di Violeta Parra è senza dubbio uno dei migliori regali al cinema latinoamericano fatto da un maestro, Andrés Wood, che già in precedenza aveva fatto riflettere con Machuca. Come anche Pablo Trapero ed il suo intensissimo Elefante Blanco, con Ricardo Darín.

 

Il pubblico vuole anche ridere e sognare, anche se in ogni caso è chiamato lo stesso a riflettere. Quindi hanno ottenuto un’ottima accoglienza i film cubani “Irremediablemente Juntos” e “La película de Ana”, e “Se vende”, del carismatico Jorge Perrugorría (Fresa y Chocolate).

 

Sono in concorso 19 lungometraggi, 20 corti, 21 opere prime, 23 documentari e 27 cartoni animati. Inoltre saranno premiati anche i migliori copioni inediti (29) ed i cartelli (21).

 

 

L’argentino Esteban Bigliardi manifesta

a Cuba il suo amore per il cinema

 

 

10.12.2012 - Reina Magdariaga  www.granma.cu

 

 

L’argentino Esteban Bigliardi, uno dei protagonisti del film Villegas, diretto dal suo connazionale Gonzalo Tobal, in concorso nel festival de L’Avana, ha manifestato la sua predilezione per quest’arte.

 

Fin da piccolo sono stato un appassionato del cinema di qualsiasi parte del mondo, fino a sentire il bisogno di cambiare posizione, da spettatore ad attore, ha dichiarato a Prensa Latina.

 

“Per me, fare cinema, è una delle esperienze più belle della mia vita”, ha espresso colui che un giorno decise di cambiare mestiere, da avvocato ad attore.

 

Bigliardi ha spiegato che è stato fortemente influenzato dalla sua esperienza nel teatro, una disciplina che alterna con il lavoro sul grande schermo.

 

“Il palcoscenico è stato molto importante per me, però devo confessare che sto ancora imparando il linguaggio cinematografico”.

 

Riferendosi al cinema argentino, ha dichiarato a Prensa Latina che negli ultimi anni è molto interessante osservare la quantità di persone che si stanno dedicando alla settima arte.

 

“Si stanno realizzando molti film, sia produzioni commerciali che indipendenti, con diversi risultati, però credo che sia comunque positivo e che si tratti di un buon momento per il cinema argentino”, ha considerato.

 

Tale risultato è dimostrato attualmente dell’incremento delle produzioni, soprattutto a Buenos Aires, ha aggiunto.

 

Bigliardi ha indicato che dal 1983, quando tornò la democrazia nel suo paese, il cinema è stato anche un incentivo per i giovani per riflettere sulla storia, a partire dallo scambio con le precedenti generazioni.

 

Riguardo ai temi che preferisce trattare ha risposto che “gli attori siamo più degli interpreti delle opere di altri, però quando mi danno un copione provo ad esprimere qualcosa di mio: ciò che mi fa soffrire, mi da allegria o mi delude”.

 

Tra i suoi progetti ha annunciato che prossimamente comincerà a girare un film diretto da Lisandro Alonso, che nel 2008 vinse il premio Principato delle Asturie con il film Liverpool nella categoria Miglior lungometraggio nel Festiva del Cinema di Gijón.

 

Bigliardi interpreta il personaggio di Pipa nel film Villegas, in concorso a L’Avana nella categoria Opera Prima.

 

 

Omaggio del Festival del Cinema

Latinoamericano a Michelangelo Antonioni

 

 

06.12.2012 - Reina Magdariaga  www.granma.cu

 

 

 

Riconoscimento ai film che denunciano la violenza

contro le donne

 

07.12 - La campagna “Unisciti” del Sistema delle Nazioni Unite in Cuba, premierà per la prima volta, durante il Festival del Cinema Latinoamericano, le pellicole in concorso che riflettono meglio la violenza contro le donne e le bambine, in qualsiasi delle sue forme.

Inoltre, hanno detto gli organizzatori, si considererà l’opera che trasmette un’immagine che trasgredisce l’uguaglianza reale tra donne e uomini e per il diritto dello sfruttamento di una vita libera dalla violenza.

Il Premio “Unisciti”, lo consegnerà una Giuria presieduta da Fernando Brugman, coordinatore del Programma di Cultura dell’Ufficio Regionale della Cultura per l’America Latina e i Caraibi della Unesco, formata anche dai registi di cinema Marilyn Solaya ed Ernesto Pérez.

La campagna, la cui presentazione globale è del 2008, si estenderà sino al 2015, cercando d’allineare i suoi risultati con la realizzazione degli Obiettivi del Millennio.

A proposito si fa un richiamo ai Governi, alle società civili, al settore privato, ai mezzi di comunicazione e allo stesso sistema della Nazioni Unite, perche lavorino in maniera congiunta alla prevenzione e l’eliminazione della violenza contro le donne e le bambine.

Il regista italiano Michelangelo Antonioni (1912-2007), grande figura della cinematografia mondiale, è stato omaggiato durante la seconda giornata del 34º Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano, che terminerà il prossimo venerdì 14.

 

“Antonioni è stato un grande maestro ed è sempre stato interessato a tutti i campi del sapere”, ha dichiarato la vedova del cineasta, Enrica Fico, durante un incontro nell’Hotel Nacional.

 

La compagna di Antonioni, che è stato anche pittore e scrittore, ha detto che lui aveva trovato nel cinema lo strumento perfetto per riflettere la realtà e la sua grande abilità èra saper osservare per pi inventare la vita dopo la sua comprensione.

 

Enrica Fico ha elogiato l’iniziativa di questo invito al Festival de L’Avana per condividere le attività che si svolgono nel centenario della nascita di quest’uomo al quale lei legò la vita all’età di 18 anni, quando lui ne aveva 59.

 

Daniela Arónica, direttrice del Centro di Studi sul Cinema Italiano, ha parlato della carriera del noto artista che è divenuto uno dei cineasti contemporanei più importanti nel mondo.

 

Durante l’incontro, Renato Zacchia, autore dell’esposizione fotografica “Mirando con Michelangelo Antonioni”, ha invitato ad andare a vedere la mostra che starà aperta fino alla fine di dicembre nella galleria Fresa y Chocolate.

 

Il consigliere dell’ambasciata d’Italia in Cuba, Pietro de Martin, ha sottolineato che l’omaggio ad Antonioni nel centenario della sua nascita è iniziato durante la 15ª Settimana di Cultura Italiana a L’Avana.

 

Il diplomatico ha informato anche che lo spettacolo “Dios no fue Antonioni”, della Compagnia Gaia Teatro, diretta da Esther Cardoso, e presentato in prima assoluta in questa capitale, continuerà con gli spettacoli sino al 23 dicembre.

 

 

Inaugurata la Festa del

Cinema Latinoamericano

 

 

05.12.2012 - Madeleine Sautié Rodríguez  www.granma.cu

 

 

Al ritmo di Los Van Van, emblematico gruppo cubano, al quale si è unita l’ineguagliabile voce del cantautore e cineasta argentino Fito Páez, è stato inaugurato nel teatro Karl Marx, a L’Avana, il 34º Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano, che aprirà al pubblico i battenti sino al 14 dicembre prossimo con più di 500 opere partecipanti.

 

Fito Páez e Los Van Van. Foto: Yaimí Ravelo
Fito Páez e Los Van Van

Il pubblico si è emozionato nell’ascoltare il cantautore con il suo suggestivo messaggio “Io vengo a offrire il mio cuore”, e Juan Formell, direttore della famosa orchestra Los Van Van, ha espresso il suo ringraziamento ad Alfredo Guevara, presidente del Festival, per “il tremendo onore che significa essere stati scelti per celebrare il nostro 43º anniversario con quasi tutta l’America Latina in questo affollato appuntamento”.

 

Guevara, nelle parole d’inaugurazione del Festival, che ha selezionato la proiezione del documentario “Silvio Rodríguez. Ojalá”, dello spagnolo Nico García, ha segnalato la presenza sempre più numerosa di molti giovani cineasti, portatori di forme inedite del modo di parlare con le immagin, e di avvicinare verità che non poche volte rinnovano il cinema, per la loro ottica e la penetrazione in situazioni reali.

 

“Scoprire di più, ha assicurato, in queste opere del cinema latinoamericano sarà sempre compito dell’altro protagonista dei Festival, che è lo spettatore”.

 

 

Presentata la Giuria del 34º Festival del

Nuovo Cinema Latinoamericano

Ana Laura Arbesú

 

 

La giuria del 34º Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano è stata presentata ufficialmente nell’Hotel Nacional di Cuba, durante la prima giornata dell’ appuntamento che durerà sino a venerdì 14.

 

Il regista e sceneggiatore cubano Manuel Herrera guida la giuria di fiction; il cileno Diego Vera quella delle opere prime e il venezuelano Carlos Aspurúa la giuria dei documentari.

 

Il brasiliano Fernando Pimienta presiede quella d’animazione e manifesti e l’argentino Oscar Barney quella delle sceneggiature inedite.

 

Le 10 sale della capitale hanno già cominciato le proiezioni delle pellicole.

 

Saranno proiettati più di 500 film tra opere in gara e mostre parallele di Germania, Spagna, Italia, Canada e Polonia.

 

La nuova edizione del Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano inizia oggi con una maratona di film che gli appassionati potranno gustare piacevolmente per tutto il tempo di questa manifestazione.

 

 

Una sciarpa per i cinefili de L’Avana

 

 

04.12.2012 - F.Triana  www.granma.cu

 

 

Una sciarpa, paradossalmente il capo d’abbigliamento favorito dei giovani cubani dinnanzi ai timidi inizi della stagione invernale, sarà uno degli standard dei cinefili con l’inizio del Festival de L’Avana.

 

Comincerà con un rituale che fa impazzire gli abitanti della città da 34 anni nel suo appuntamento con il Nuovo Cinema Latinoamericano, ma anche con produzioni di Hollywood, Europa, Asia e della lontana Australia.

 

Le notti sono fresche nella capitale dell’Isola caraibica, una ragione in più per incorporare la sciarpa, che i cantanti usano anche in estate, agli accessori quotidiani per assistere alle tante proiezioni e stanare le stelle della celluloide.

 

Di volti noti ce ne sono molti, alcuni dei quali sono già presenti nel paese. I cantanti Fito Páez (Argentina) e Julieta Venegas (Messico), ed il rocker italiano Zucchero, rendono omaggio al cinema.

 

Una dama dagli occhi azzurri sarà probabilmente la diva principale de L’Avana nei prossimi giorni. Si tratta della statunitense Annette Bening (American Beauty), nominata all’Oscar e vincitrice del Golden Globe come migliore attrice in The kids are all rigth.

 

Bening, componente dell’Accademia di Hollywood, musa di Warren Beatty, con il quale ha quattro figli, è conosciuta anche per le sue interpretazioni in Being Julia e Rischiose abitudini, ed ha ottenuto 4 nomination agli Oscar.

 

L’omaggio alla cubana Daysi Granados sarà tra i principali momenti dell’avvenimento. Memorias del subdesarrollo, Cecilia, Retrato de Teresa, Plaf-demasiado miedo a la vida, El elefante y la bicicleta, spiccano nel suo curriculum.

 

Tra le personalità provenienti da Hollywood ci saranno il presidente dell’Accademia delle Arti e Scienze Cinematografiche, HawkKoch, ed il produttore delle Cronache di Narnia, Mark Johnson.

 

Tra i nomi emblematici figurano l’argentino Eliseo Subiela, regista de “El lado oscuro del corazón I y II” (Segundo Premio Coral en 1992), il realizzatore cileno Andrés Wood, gli attori Damián Alcázar (Messico) e Jacobo Morales (Puerto Rico).

 

Nel concorso per il premio Coral nei lungometraggi “Violeta se fue a los cielos” (Cile), di Wood, ed “Elefante blanco”, di Pablo Trapero, e “Días de pesca”, di Carlos Sorín, entrambi argentini, sono i nomi più accreditati tra i critici.

 

Saranno presenti altri celebri personaggi come il cileno Pablo Larraín (No), l’uruguaiano-messicano Rodrigo Plá (La demora) e la brasiliana Tata Amaral (Hoy), mentre nello stesso tempo ci sono grandi aspettative per le Opere Prime.

 

“La Playa DC”, del colombiano Juan Andrés Arango, “El Limpiador”, del peruviano Adrián Saba, e “Carne de Perro”, del cileno Fernando Guzzoni, sono spesso menzionati dagli addetti ai lavori.

 

Circa mezzo milione di spettatori, la cifra media di ogni festival, potranno godersi più di 570 film dal 4 al 14 di dicembre.

 

Al concorso parteciperanno 19 lungometraggi, 20 cortometraggi, 21 opere prime, 23 documentari e 27 cartoni animati. Inoltre saranno premiati i migliori copioni (29) ed i cartelli (21).

 

 

L’Avana, di nuovo capitale del cinema

 

 

20 novembre 2012 - Yeneily García García  www.granma.cu

 

 

La 34ª edizione del Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano, che si svolgerà a L’Avana da 4 al 14 dicembre, trasformerà di nuovo la capitale di Cuba nella capitale del cinema.

 

Alfredo Guevara, fondatore e presidente del Festival, ha informato in una conferenza stampa che parteciperanno più di 500 opere di 46 paesi, nelle categorie di lungometraggio e corto metraggio di fiction opere prima documentari e altro.

 

Argentina, Brasile e Messico sono piazze forti in campo cinematografico, ma esistono anche altre naziani che stanno dimostrando un forte sviluppo e il Festival vuole tendere ponti e portare le opere nella sale cinematografiche.

 

Guevara ha annunciato che in questa occasione l’appuntamento renderà omaggio al centenario del pittore cubano Mariano Rodríguez, al cineasta italiano Michelangelo Antonioni e alla cinematografia di Puerto Rico, tra l’altro.

 

Inoltre ha sottolineato l’importanza dei giovani per il rinnovo di quest’arte ed ha riaffermato la decisione degli organizzatori di fomentare la partecipazione della nuova generazione di registi all’incontro, considerato uno dei più importati del suo tipo nella regione latinoamericana.

 

“Siamo giunti a 34 anni d’esistenza ininterrotta, grazie in grande misura al sostegno della Rivoluzione e lo facciamo con soddisfazione, perchè si tratta non solo di completare un percorso, ma di farlo nel miglior modo possibile”, ha affermato ancora Alfredo Guavara.

 

Nei 10 giorni del Festival, gli spettatori potranno conoscere il panorama del cinema si altri paesi e inoltre di mostre del cinema fatto in Polonia, Germania, Italia, Spagna, Canada, Stati Uniti e Americalatina.

 

Completeranno il programma dell’evento, mostre di quadri e sculture, presentazioni speciali cinematografiche e di libri, incontro teorici e spazi dedicati soprattutto ai giovani, nella sede del Pabellón Cuba, alla Rampa de L’Avana.

 

 

34ºFestival del nuovo Cinema

 

Latinoamericano
 

Dedicato ai giovani e al cinema di Portorico

 

 

14 novembre 2012 -  G. Minuti www.granma.cu

 

 

Alfredo Guevara, direttore del Festival del Nuovo Cinema Latino Americano, in una Sala Taganana dell’Hotel Nacional di Cuba strapiena di giornalisti, artisti, partecipanti e invitati, ha sottolineato che il Festival “è giunto fino qui grazie all’appoggio che ha sempre offerto la Rivoluzione di Cuba”.

 

Le università cubane riceveranno vari film in concorso in differenti categorie, una novità di quest’anno, perchè il Festival è dedicato ai giovani.

 

Inoltre è dedicato ad un’ampia retrospettiva della cinematografia di Portorico.

 

In programmazione 566 opere di 46 paesi. L’Italia porterà, oltre alla rassegna di cinque film di Michelangelo Antonioni in “Cento anni di un maestro del cinema”, altre quattro pellicole novità, meno ‘Habemus Papam’ che è dell’anno scorso, di Nanni Moretti, e saranno ‘Reality’ di Matteo Garrone, ‘L’uomo che verrà’ di Giorgio Diritti, e ‘Gli equilibristi’, di Ivano de Matteo.

 

Le rassegne omaggio sono dedicate ai famosissimi Chris Marker (Francia), Kenji Misumi (Giappone), e Jan Svankmajer (Repuubblica Ceca), genio e figura del cinema d’animazione.

 

Uno spazio speciale sarà dedicato alle belle arti, nel centenario di Mariano Rodríguez, uno dei più grandi pittori di Cuba.

 

Il Pabellón Cuba, sede permanente dei giovani artisti, nella capitale, dedicherà i suoi spazi ai seminari, a proiezioni, incontri, concerti...

 

Nuestra América, nel bicentenario dell’indipendenza, sarà una rassegna speciale inserita in una vasta serie di programmi abituali nel Festival, come ‘Il bambino e il suo universo audiovisivo’ , di grande interesse.

 

Sedici sale sono a disposizione dei cubani, grandi cultori del cinema, in questo nuovo 34º Festival che inizierà il 4 dicembre e terminerà il 14.