Cultura - danza

 

La festa della Danza Urbana ha salutato L’Avana Vecchia

 

 

23 aprile 2012 -A. L. Arbesù www.granma.cu

 

 

Il Festival Internazionale di Danza nei Paesaggi Urbani è giunto alla fine dopo vari giorni di presentazioni negli spazi del centro storico, pieni di un pubblico che si è entusiasmato con la festa della sfilata per le strade.

 

Questo abituale percorso in varie strade, piazze e parchi dell’Avana Vecchia, è la principale attrazione dell’appuntamento che ha celebrato quest’anno i 25 anni della creazione del Gruppo di Danza ‘Teatro Retazos’, che gestisce l’evento.

 

Passanti, visitatori e turisti si sono uniti agli abitanti di questa zona per festeggiare tutti insieme l’incontro annuale della danza urbana, che ha riunito ballerini di 15 paesi, nella maggioranza dell’America Latina.

 

Gruppi di Argentina, Brasile, Cile, Messico, Uruguay, Venezuela ed Ecuador hanno animato la festa. Inoltre hanno partecipato gruppi europei Austria, Spagna, Francia, Irlanda e Svizzera.

 

Altre compagnie di Angola e Canada e un’amplia presenza di gruppi dell’Isola hanno completato la partecipazione.

 

Inoltre il programma collaterale ha compreso esposizioni e seminari per bambini e giovani, ed altri dedicati all’insegnamento dei balli tradizionali europei.

 

Auspicato dall’Ufficio dello Storiografo della Capitale, il 17º Festival Internazionale ‘Habana Vieja Ciudad en Movimiento’ si è anche vestito di gala in questa occasione, perchè l’anfitriona, la corografa cilena Isabel Bustos ha ricevuto il Premio Nazionale di Danza 2012.

 

 

Al ritmo di una città che danza

 

 

17 aprile 2012 - Lourdes M. Benítez Cereijo www.granma.cu

 

 

L’Avana Vecchia è un luogo di reinvenzioni e rinascite, di albe con sapore di mare e geniali miscellanee, di luci a volte brillanti ed a volte opache, di contrasti e di mura piene di storia. È una città all’interno di un’altra, dove si respira sempre la vita nel suo costante trascorrere.

 

Da 17 anni, questa parte antica della capitale palpita senza sosta durante giorni molto speciali. In ogni nuova edizione del Festival Internazionale di Danza nei Paesaggi Urbani de L’Avana Vecchia: Città in Movimento, fluisce l’arte della danza nei patii, piazze e parchi; e le strade baciano i passi dei passanti e dei ballerini.

 

Questo evento, che si svolgerà dal 18 al 22 di aprile, invita a muoversi al ritmo di una città danzante. La festa di strada della danza convoca centinaia di ballerini, artisti e coreografi ad interagire con gli abitanti negli spazi pubblici.

 

Organizzato dalla compagnia di Danza Teatro Retazos – che quest’anno celebra il suo venticinquesimo anniversario -, dalla Oficina del Historiador de la Ciudad e dal Centro de Teatro de La Habana, il festival 'permette di incentivare idee ed esperienze artistiche tra i popoli, creando il comune scopo di diffondere e preservare differenti linguaggi e culture'.

 

L’evento trasformerà la città in un enorme scenario con presentazioni nelle piazze de Armas, Vieja e di San Francisco; nei parchi Rumiñahui, Simón Bolívar e Las Carolinas; le strade Mercaderes, Oficios, Amargura y Obrapía; e le case de Africa, de Asia, de la Poesía, de la Comedia, Benito Juárez, Oswaldo Guayasamín, Víctor Hugo, Simón Bolívar, così come Factoría Habana e Las Carolinas.

 

Il XVII festival conterà con la presenza di partecipanti stranieri provenienti da vari paesi tra cui Venezuela, Uruguay, Messico, Cile, Brasile, Argentina, Austria, Spagna e Francia.

 

Allo stesso modo, la parte cubana parteciperà con gli spettacoli di circa 20 gruppi provenienti da varie province tra cui: Danza Espiral (Matanzas), Danza Unidos (Artemisa), Compañía Danzaire (Pinar del Río), Danza del Alma (Villa Clara), Emovere (Las Tunas), Ballet Contemporáneo Endedans (Camagüey), Bienandanza (Granma) e Danza Libre (Guantánamo).

 

Durante l’evento si potrà assistere allo spettacolo offerto da gruppi di danza della capitale come Danza Contemporánea de Cuba, Compañía Rosario Cárdenas, Gigantería, Ballet de la Televisión Cubana, Comparsa de la FEU, Agrupación Danzaria Alma Mater, Danza BB Compañía e Danza Teatro Retazos.

 

La giornata di apertura prevede tra le proposte una passacaglia eseguita da Gigantería, alle 4:00 p.m., per condurre lo spettatore verso l’esposizione 'En movimiento', di Yohandrys Suárez (Casa Simón Bolívar); 'Danzan y Seducen', di Antonio Álvarez (Casa de la Poesía); ed una mostra che raccoglie i cartelloni del festival fin dalle prime edizioni (Sala Teatro Las Carolinas). In seguito, alle 9:00 p.m., nella Plaza de Armas avrà luogo l’inaugurazione ufficiale di L’Avana Vecchia: Città in movimento, con la prima del documentario 'Retazos en el tiempo'(Ritagli nel tempo).

 

Nei giorni restanti lo schema del programma sarà il seguente: durante le mattinate ci saranno conferenze e seminari, i pomeriggi avranno come evento principale passacaglie e presentazioni delle compagnie straniere; mentre le serate saranno dedicate agli spettacoli in spazi chiusi.

 

Si mettono in evidenza i seminari che affronteranno temi di particolare interesse. Alcuni di questi saranno Tam O’Shanter Danze Scozzesi, Lo yoga nella danza e la Danza del ventre Stile Tribale.

 

Per la maestra Isabel Bustos, direttrice di Danza Teatro Retazos, ed una delle promotrici principali del festival fin dal principio, l’evento non solo raggrupperà intorno a se esposizioni, concerti, video arte e performance, ma diventerà anche uno spazio fondamentale per i giovani con il proposito di diversificare l’arte, condividere la propria opera ed incorporare nuovi talenti, oltre a sperimentare la libertà creativa.

 

L’Avana Vecchia: Città in movimento, - compreso dal 1999, nel Circuito Internazionale Città che Danzano, rete internazionale composta da città europee ed americane - cerca di promuovere lo sviluppo dei creativi e degli interpreti della danza, potenziare l’avvicinamento tra la danza ed il pubblico, e porsi come un’esperienza accessibile, formativa e stimolante per la vita quotidiana della comunità.

 

Questa festa della danza nelle strade promuove il coinvolgimento artistico diretto del passante, rendendolo protagonista, creatore di nuovi sensi e complemento dello spettacolo, presentando nuovi spazi per stimolare la realizzazione coreografica come linguaggio universale.