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Cultura

 

La città sognata in Cuba 

dalla settima arte

 

 

11 gennaio 2012 - Adalys Pilar Mireles  www.granma.cu

 

 

Video, bozzetti architettonici e sogni animano la mostra “Dream City”, una singolare occhiata a proposte per creare o riabilitare spazi pubblici di Pinar del Río, una città cubana, immaginata dai suoi abitanti.

 

Svariati artisti l’hanno esplorata ed inoltre il progetto espone opere cinematografiche di recente fattura, iscritte alle modalità del cinema sperimentale, di video-arte e documentari, hanno detto gli organizzatori.

 

Nei materiali si sommano come protagonisti gli scenari urbani visti dal prisma delle molteplici strategie d’espressione e rappresentazione audiovisiva.

 

Il Museo d’Arte di Pinar del Río accoglie la mostra, che vuole mostrare come sognano gli architetti, i disegnatori, pittori e scultori ed altri professionisti del futuro di Pinar del Río.

 

“Vogliamo creare un dialogo creativo attorno agli spazi materiali e spirituali che tutti abitiamo, per combinare l’efficacia funzionale con la necessità di dare forma a un’ ospitalità estetica, ha dichiarato a Prensa Latina il direttore della galleria, Juan Carlos Rodríguez.

 

La mostra ha aperto con 10 progetti tra i quali va segnalata una fantasia animata che riassume visioni futuriste sul destino del territorio, una sorta di passeggiata virtuale a mezzo cammino tra il tracciato urbanistico e il film di fiction, con nuovi supporti culturali, partendo dalla riabilitazione o trasformazione dei parchi e delle piazze.

 

La città sognata è nella mente d’ognuno e la miglior maniera di predire il futuro è inventarlo e farselo da soli, ha affermato David Horta, coordinatore del programma.

Sorta ai margini di un fiume e circondata da pinete, Pinar del Río ha ricevuto il titolo di città il 10 settembre del 1867.