Cultura

 

 

Mariano nella sua Casa
 

 

24 dicembre 2012 - Virginia Alberdi Benítez www.granma.cu

 

 

“Questa mostra è solo una piccola parte di tutto ciò che ci ha donato”, ha dichiarato il poeta Roberto Fernández Retamar, presidente della Casa delle Americhe, inaugurando la mostra “Noticias de caminantes”, con la quale l’istituzione celebra il pittore Mariano Rodríguez nel suo centenario.

 

Oltre ad una favolosa e formidabile opera pittorica, che lo colloca tra i migliori artisti cubani del XX secolo, Mariano ha lasciato una profonda impronta nella Casa.

 

Dopo aver guidato a lungo il Dipartimento delle Belle Arti ed essere stato vicepresidente, ha avuto l’ardua missione di sostituire la fondatrice nella guida del collettivo di lavoro che stabilì i legami culturali tra la Rivoluzione ed il movimento artistico ed intellettuale dell’America Latina e dei Caraibi.

 

Quando ci fu la possibilità di concedere uno spazio proprio alla preziosa collezione d’arte custodita dalla Casa, fu battezzata con il nome di Mariano la galleria situata nella strada 15, tre E e C, nel Vedano, proprio dov’è stata aperta la mostra commemorativa.

 

“Noticias de caminantes” è un’esposizione sui generis con un forte peso storico e sentimentale. Mentre il Museo Nazionale delle Belle Arti ha reso omaggio all’artista con una nutrita esposizione delle sua opere, la Casa lo ha fatto da un punto di vista tangenziale però più intimo, che esalta ciò che rappresentò Mariano come gestore dei vincoli dell’istituzione con famosi artisti che visitarono Cuba, fecero mostre o donarono opere per la collezione dell’entità.

 

La concezione dell’esposizione, curata dal Dipartimento di Belle Arti (Silvia Llanes, Susana Mohammad e Yoani Rivera) e dal Progetto Memoria (Silvia Gil e Chiki Salsamendi), ha riunito opere di alcuni artisti amici, foto nelle quali si vede il pittore insieme a loro nelle attività della Casa ed esemplari dello scambio epistolare, tutti dettagli strettamente vincolati gli uni con gli altri.

 

L’elenco degli espositori è semplicemente impressionante: il colombiano Alejandro Obregón, i messicani Marta Palau, Arnold Belkin, Graciela Iturbide e Pedro Meyer, il venezuelano Carlos Cruz Diez, gli uruguaiani Luis Camnitzer e José Gamarra, gli argentini Julio Le Parc, León Ferrari e Carlos Alonso, il cileno Roberto Matta, il brasiliano Artur Piza, la colombiana Feliza Bursztyn, lo spagnolo Antonio Saura ed il cubano René Portocarrero.

 

Di Mariano viene esibita una splendida realizzazione ed una serie di schede e disegni, questi ultimi realizzati durante le riunioni, salvate per i posteri dal fiuto storico di Chiki Salsamendi e Roberto Navarro, che avevano l’abitudine di conservare questi esercizi.