Cultura

 

 

Gli universitari cubani per battere

 

gli obiettivi del nuovo corso

 

 

 

21 settembre 2012 - Yaima Rodríguez Turiño www.granma.cu

 

 

La disposizione della comunità universitaria di minimizzare gli effetti delle assenze per realizzare gli obiettivi del nuovo corso scolare è stata evidenziata da Rodolfo Alarcón, ministro dell’Educazione Superiore.

 

Nello spazio radiotelevisivo della Mesa Ridonda Informativa, Alarcón ha precisato che, in un percorso tra i principali centri appartenenti al Ministero di Educazione Superiore (MES), ha constatato che prevale tra i professori, i lavoratori e gli studenti del settore lo spirito giusto per battere queste avversità e minimizzarne gli effetti.

 

Gli universitari devono apprezzare di più ciò che abbiamo e non considerare soltanto le risorse che mancano, ha indicato il ministro valutando l’inizio del corso 2012-2013.

 

Il MES dispone di 78mila professori, dei quali 54mila lavorano a tempo pieno e 24mila part time, tutti con l’obiettivo di raggiungere migliori prestazioni come insegnanti e ricercatori, capaci di ottenere risultati scientifici, ha aggiunto Alarcón.

 

Ha inoltre sottolineato il compimento del piano di accesso all’università con la più alta percentuale rispetto ai corsi accademici precedenti, compresi quelli del periodo nel quale non era necessario superare gli esami d’ammissione.

 

Ha inoltre valutato positivamente lo sviluppo dell’esperienza di unificare i centri del MES delle università pedagogiche e delle cultura fisica nelle province di Artemisa e Mayabeque, e nel Municipio Speciale della Isla de la Juventud.

 

Mirian Alpízar, viceministra del MES, ha segnalato che ogni anno vengono destinati tra tremila e seimila pesos per ogni studente per garantire le loro condizioni e benefici, come l’alimentazione e il materiale di studio.

 

Ha indicato che i problemi e le carenze del settore sono stati identificati e sono stati previsti i passi da seguire per raggiungere una gestione universitaria rivolta alla qualità, come esigono le Direttive della Politica Economica e Sociale del Partito e la Rivoluzione.

 

In quanto all’impatto sociale, la viceministra Aurora Fernández ha fatto riferimento ai 400 programmi post laurea ed ai vincoli del ministero con la popolazione, la produzione ed i servizi, per poter perfezionare l’articolazione università-società.