Consegnato a Cuba un riconoscimento

per la protezione dello strato d’ozono

 

 

17 dicembre 2012 - Vivian Collazo www.granma.cu

 

 

La direttrice generale del Pnuma, Margarita Astrálaga, ha consegnato a Cuba un riconoscimento per i suoi risultati nella protezione dello strato d’ozono, in occasione della celebrazione dei 25 anni del Protocollo di Montreal.

 

La targa, firmata da Achim Steiner, segretario esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Pnuma) e da Marco González, segretario esecutivo del Protocollo di Montreal, riconosce i successi dell’Isola, oltre al suo prezioso contributo sull’argomento.

 

Il lavoro che svolge la nazione cubana in tal senso è un riferimento per l’America Latina, ha assicurato Astrálaga nella celebrazione alla quale hanno partecipato vari rappresentati delle Nazioni Unite, del Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente, oltre ai dirigenti dell’Ufficio Tecnico dell’Ozono (OTOZ).

 

Nelle sue dichiarazioni a Prensa Latina, Nelson Espinosa, direttore dell’OTOZ, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento, il quale apre nuove strade per lo sviluppo di progetti e strategie.

 

Cuba, come paese firmatario del trattato internazionale di maggiore successo in materia ambientale, adempie ai suoi impegni di ridurre le sostanze che consumano lo strato d’ozono, e tra i provvedimenti più importanti adottati bisogna citare la totale eliminazione delle importazioni di clorofluorocarburi, ha dichiarato.

 

Il paese lavora anche per l’eliminazione progressiva degli idroclorofluorocarburi (HCFC), e si è prefisso lo scopo di raggiungere l’eliminazione definitiva di questi prodotti entro il 2030.

 

Ha segnalato che nel paese sono stati adottati più di 50 nuovi progetti e sono stati formati circa novemila specialisti per affrontare la sfida di eliminare tali sostanze utilizzando alternative innovative e rispettose dell’ambiente.

 

Ha spiegato che in questi giorni, durante la 68º Riunione del Comitato Esecutivo del Fondo Multilaterale per l’Applicazione del Protocollo di Montreal, è stata approvata la seconda parte del piano di gestione per l’eliminazione degli HCFC nel settore della produzione delle schiume da parte di Cuba.

 

Per i prossimi anni sono previste nuove iniziative tra cui un progetto dimostrativo di recupero, raccolta, stoccaggio, trasporto e distruzione delle sostanze che distruggono lo strato di ozono, ha aggiunto Espinosa.

 

 


Creata la Rete Iberoamericana

Giovanile per l’Ambiente

 

 

 

 

 

23 novembre 2012 - Patricia Cáceres www.granma.cu

 

 

 

 

“Mi sento molto felice perché la creazione di questa rete è avvenuta a Cuba, infatti in questo amato arcipelago si fa molto nella gestione delle risorse naturali e nella salvaguardia dell’ambiente, è un vero esempio per il mondo”.

 

Questa affermazione è di Alejo Ramírez, segretario generale dell’Organizzazione Iberoamericana della Gioventù (OIJ), durante la costituzione a L’Avana della Rete Iberoamericana Giovanile per l’Ambiente, la prima esperienza che favorisce nella regione la partecipazione giovanile nella salvaguardia delle risorse naturali.

 

“È una rete che indubbiamente rafforza la OIJ, la nostra gioventù ed i popoli in genere, perché si occupa di un tema centrale e decisivo per lo sviluppo dei paesi”, ha sottolineato Ramírez, che ha ringraziato Cuba ed in particolare la UJC per la calorosa accoglienza riservata ai delegati provenienti da Argentina, Brasile, Perù, Colombia, Guatemala, El Salvador, Venezuela ed Ecuador.

 

Dopo la firma dell’atto costitutivo della Rete, insieme ad Alejo Ramírez, la segretaria generale della UJC, Yuniasky Crespo, ha ringraziato la segreteria generale della OIJ per aver permesso a Cuba di presentare la sua esperienza nella conservazione ambientale.

 

Allo stesso modo ha sottolineato che il documento costitutivo è solo il punto di partenza di un progetto che comincerà a dare i primi passi e sarà ratificato dal 29 novembre al primo di dicembre in Brasile, durante la XVI Conferenza Iberoamericana dei Ministri e dei Responsabili della Gioventù.

 

Nella giornata di chiusura del Programma per la Costituzione della Rete, che si è svolta a L’Avana, sono stati definiti i cinque punti fondamentali del piano d’azione della nuova organizzazione.

 

Questi comprendono la creazione della struttura della Rete in ogni paese e della direzione esecutiva internazionale, la proiezione strategica per il lavoro in ogni nazione, in base alle condizioni e le possibilità, la definizione di un sistema informativo, grazie ad una pagina web che semplificherà la comunicazione e la socializzazione dei risultati.

 

Inoltre si prevede di coordinare dalla Rete la partecipazione dei giovani nelle campagne internazionali in favore della tutela dell’ambiente, ed esplorare le possibilità di finanziamenti, con l’appoggio della segreteria generale della OIJ.