Convenzione Internazionale di Salute Pubblica

 

Viceministra del Sudafrica elogia

il sistema sanitario cubano
 

 

 

7 dicembre 2012 - Iris de Armas Padrino www.granma.cu

 

 

Nuove voci nella solidarietà internazionale con i Cinque

 

08.12 -“La nostra speranza è la solidarietà e l’unità di tutti. Siamo sicuri che se il popolo nordamericano conoscesse la situazione dei Cinque, il reclamo giungerebbe con più forza al Governo degli Stati Uniti”, ha detto con emozione Irma Sehwerert, madre di René González, uno dei combattenti antiterroristi cubani.

Nelle sessioni della Convenzione Internazionale Cuba Salute 2012, Irma ha spiegato ai delegati la situazione che vive attualmente René, il quale, nonostante la libertà vigilata, corre un grande pericolo rimanendo nel territorio della Florida, dove ha ricevuto minacce e costanti ostilità.

Con la stessa angoscia Adriana O´Connor ha riferito ai partecipanti il suo reclamo per la liberazione di suo marito Gerardo Hernández, condannato a due ergastoli più 15 anni, per due crimini mai provati e che non ha mai commesso.

Inoltre ha denunciato la doppia morale del Governo statunitense e le violazioni delle Leggi nordamericane in questo, caso oltre ai maltrattamenti che subiscono i Cinque da più di 14 anni.

Elizabeth Palmeiro, moglie di Ramón Labañino, ha chiesto l’aiuto e il sostegno solidale di tutti, perchè si sommino a questo reclamo di giustizia e per far terminare il dolore delle famiglie che dura da tanti anni, di figli che non possono vedere il padre, di una madre che è morta senza poter veder suo figlio libero.

Al termine di questo incontro è stata chiusa la Convenzione che ha visto la partecipazione di 1400 delegati di 63 paesi, ed è stato convocato il prossimo incontro ‘Cuba Salute 2015’.

José Van-Dunem, ministro di Salute dell’Angola, ha sottolineato l’esperienza di Cuba in questo settore, nonostante il blocco imposto dal governo degli Stati Uniti da più di 50 anni ed ha riconosciuto il lavoro della cooperazione medica realizzato da centinaia di migliaia di dottori cubani, che aiutano le nazioni meno sviluppate e quelle colpite dalle catastrofi.

Gwen Ramok Gopa, viceministra della Sanità del Sudafrica, ha definito la medicina cubana un settore eccellente, che è stato capace di raggiungere indicatori sanitari della popolazione comparabili con quelli delle nazioni sviluppate.

 

La viceministra, che partecipa alla Convenzione Internazionale della Salute, che si concluderà il 7 dicembre nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, ed ha visto la partecipazione di più di 400 delegati provenienti da circa 70 paesi, ha elogiato il sistema di attenzione primaria dell’Isola ed il lavoro di prevenzione nella comunità.

 

Ha messo in risalto anche la ricerca scientifica, lo sviluppo integrale ed i progressi della biotecnologia, che permettono di ridurre il numero delle malattie in varie parti del mondo.

 

Nelle sue dichiarazioni alla stampa, Ramok Gopa ha esaltato le capacità di Cuba nell’aiutare svariati paesi, in particolare il Sudafrica in tutto il suo territorio.

 

Ha ricordato il contributo dell’Isola soprattutto nella ricerca e lo sviluppo delle risorse umane, in particolare nella preparazione degli studenti di medicina, perché il suo paese non è preparato per la formazione specializzata che richiede il personale medico.

 

Da tutto ciò scaturisce l’importanza di visitare Cuba in questa occasione, ha aggiunto la viceministra, infatti esistono magnifiche relazioni tra i due Stati che risalgono agli anni ’80.

 

Dal 1997 il Sudafrica invia ogni anno circa 60 giovani per studiare a Cuba con lo scopo di incrementare tale cifra ad oltre mille unità; molti degli studenti provengono da aree rurali molto povere e quando completano gli studi tornano a lavorare nelle loro comunità.

 

In Sudafrica esistono otto scuole di medicina ed i decani di queste facoltà studiarono a Cuba, come parte del progetto di collaborazione per trasformare il sistema di salute pubblica, con l’aspirazione di ottenere risultati simili a quelli dell’Isola, ha dichiarato alla AIN Ramok Gopa.

 

Ha annunciato che esistono aree di collaborazione bilaterale con la nazione caraibica nella formazione dei medici, nello scambio di equipaggiamento accademico per le scuole di medicina, soprattutto con le province della zona est, che collaborano con il continente africano trasmettendogli la loro esperienza, la biotecnologia, la scienza e l’innovazione.

 

 

Cuba ha firmato accordi di collaborazione

 

medica internazionale

 

 

6 dicembre 2012 - Annet Martínez Hernández www.granma.cu

 

 

Rigore e qualità scientifica nella ricerca cubana sul cancro
 


Cuba ha un elevato livello di ricerca scientifica e nell’applicazione di tali conoscenze nella ricerca di vaccini e terapie per combattere il cancro, unita ad una strategia sanitaria che coniuga la prevenzione e l’educazione, ha assicurato il dottor Franco Cavalli, primario di Oncologia dell’Ospedale di Bellinzona, Svizzera, che è stato presidente dell’Unione Internazionale Contro il Cancro.

Dopo la presentazione del suo libro “Cancro, la grande sfida”, all’interno delle sessioni della Convenzione Internazionale Cuba Salud 2012, il professor Cavalli ha sottolineato che Cuba può contare su un sistema sanitario definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un esempio per i paesi in via di sviluppo.

Ha segnalato che le ricerche scientifiche dell’arcipelago caraibico sono state molto importanti nello sviluppo degli studi sugli anticorpi monoclonali ed i vaccini contro il cancro in America Latina, con un livello d’eccellenza nell’implementazione delle prove cliniche di ogni nuovo prodotto e terapia.

Il testo, pubblicato sull’Isola dall’Editoriale di Scienze Mediche, con il sostegno dell’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione (Cosude), cerca di dare risposte ad interrogativi e supposizioni che prevedono un aumento dei casi di cancro nel mondo, in quali paesi esiste una tendenza all’aumento, e le azione per la prevenzione, oltre ad altre ipotesi innovative e polemiche su questa malattia.

Luiz Antonio Santini, coordinatore della Rete di Istituti Nazionali del Cancro della Unasur, ha evidenziato la partecipazione di Cuba in questo grande progetto insieme con altre nazioni della regione, data la sua esperienza in azioni ad alto impatto sociale come l’universalità dei servizi sanitari, la strategie di prevenzione, l’attenzione primaria alle famiglie, e l’elevato rigore scientifico nello sviluppo dell’industria biotecnoligica e nella realizzazione di studi clinici.

Ha parlato dei progetti di cooperazione bilaterale esistenti attualmente tra Cuba e Brasile, destinati a fornire soluzioni ai problemi medici nella regione Latinoamericana e nei paesi Unasur, in particolare nelle malattie con grande incidenza come il cancro.

La convenzione si celebra al motto di “Per la salute di tutti e per il benessere di tutti”, ed i suoi temi centrali sono la promozione della salute e le azioni intersettoriali nella sanità, l’impatto delle trasformazioni dei sistemi del settore, e la qualità dei servizi e gli indicatori sanitari della popolazione cubana.

Durante la terza giornata della Convenzione Internazionale di Salute, Cuba ha firmato accordi di collaborazione medica internazionale e formazione di professionisti con i governi di Guinea Bissau, Guinea Equatoriale e Costa Rica, alla presenza dei ministri di salute pubblica di questi paesi e del loro omologo cubano, il dottor Roberto Morales Ojeda.

 

Foto: Roberto MorejónLa firma ha ratificato la collaborazione medica già esistente tra gli Stati con l’aggiunta, nel caso della Guinea Equatoriale, di un accordo che include l’incremento dell’invio di studenti di medicina per la formazione professionale in Cuba. Il dottor Tomás Mecheba, ministro di Salute in questo paese, ha ringraziato per l’appoggio che il governo cubano offre nei settori delle scienze e dell’assistenza medica ed ha riaffermato la solidarietà con il popolo e la Rivoluzione cubana.

 

La dottoressa Daysi María Corrales, ministra di salute in Costarica, ha indicato che l’esperienza cubana nell’assistenza medica si replica nel suo paese come parte del sistema di salute ed ringraziato per il rafforzamento delle relazioni bilaterali come ha fatto il suo omologo della Guinea Bissau, il dottor Agostinho Cá.

 

 

Inaugurato il Museo della

Collaborazione Medica Internazionale

 

 

I ministri che partecipano all’incontro hanno presenziato l’inaugurazione del Museo di Collaborazione Medica Internazionale, nell’Unità Centrale con lo stesso nome (UCCM), ed hanno visitato le varie sale che mostrano la storia e i progetti impiantati nelle prestazioni di questi servizi.

 

Attualmente, la collaborazione medica internazionale di Cuba si estende in 68 paesi includendo i nove invitati che formano l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA), che conta con 39000 collaboratori.

 

Nella quarta giornata la Convenzione continua a dibattere questi ed altri temi, come l’investigazione nel pronto soccorso sanitario e i sistemi di gestione della qualità nel settore.

 

 

Colera, dengue, HIV, temi in discussione

nella Convenzione Cuba-Salud 2012

 

 

5 dicembre 2012 - Vivian Collazo www.granma.cu

 

 

L’esperienza cubana nella lotta contro il colera, e varie esposizioni su dengue, HIV/aids e tubercolosi sono state al centro dei dibattiti della Convenzione Internazionale Cuba-Salud 2012 durante la sua terza giornata di lavoro.

 

Sono stati presentati anche temi vincolati con la ricerca scientifica ed il suo impatto sui sistemi sanitari, la cooperazione sud-sud nell’industria farmaceutica e le biotecnologie, le nuove sfide della sanità, ed il libro “Salud en las Américas”, dell’Ufficio Sanitario Panamericano.

 

Durante l’evento, che si estenderà fino al 7 dicembre, sono stati mostrati i risultati dei programmi di salute della nazione cubana, oltre alle trasformazioni introdotte nel settore per migliorare l’efficienza, la qualità e la sostenibilità dei servizi medici.

 

Roberto Morales Ojeda, ministro di Salute Pubblica, ha spiegato che si sta lavorando per riscattare il metodo clinico con approccio epidemiologico come uno dei sistemi per incrementare la qualità dei servizi, l’efficienza, l’uso razionale dei mezzi di diagnosi e terapeutici, oltre alla soddisfazione della popolazione.

 

In questo modo la strategia cubana ha raggiunto gli obiettivi tracciati nella Conferenza di Alma-Ata, attraverso azioni concrete di promozione, prevenzione e protezione della salute che coinvolgono la popolazione, con una partecipazione comunitaria ed intersettoriale, ha spiegato.

 

Gli obiettivi di sviluppo del millennio sono stati raggiunti a Cuba e si continua a migliorarli grazie alla priorità che il sistema socioeconomico cubano gli ha assegnato, ha sottolineato Morales Ojeda.

 

Ha segnalato che Cuba non sfugge ai problema sanitari che affliggono il pianeta; l’invecchiamento della popolazione, le limitazioni finanziarie, l’aumento dei costi e l’introduzione di nuovi processi tecnologici, che obbligano a sviluppare azioni di attualizzazione degli schemi di organizzazione e funzionamento.

 

Tuttavia i progressi della salute pubblica cubana permettono di affrontare situazioni complesse generate dai fattori di rischio come il fumo, l’alcol, l’alimentazione non salutare e l’insufficiente attività fisica, ha aggiunto.

 

Alla convenzione partecipano le delegazioni ufficiali guidate dai ministri della Sanità di vari paesi, dove i medici cubani offrono i loro servizi. Tra questi sono presenti i ministri di Brasile, Giamaica, Qatar, Angola, Mozambico, El Salvador, Siria e Gabon.

 

All’evento partecipano inoltre 700 delegati stranieri insieme a 500 cubani, ed esibiscono i loro prodotti 70 imprese del settore biofarmaceutico internazionale.

 

 

 

Inaugurata la Convenzione
Cuba Salute 2012

 

 

4 dicembre 2012 - Annet Martínez Hernández www.granma.cu

 

 

Presieduta dal Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, José Ramón Machado Ventura, è stata inaugurata la Convenzione “Cuba Salute 2012” nel Giorno della Medicina Latinoamericana e della nascita del dottor Carlos J. Finlay.

 

Foto: Anabel Díaz MenaL’importante incontro scientifico, che si chiuderà il 7 dicembre, nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, ha aperto le porte con un’esposizione che mostra i passi avanti della medicina e della tecnologia di 70 firme cubane e di 700 straniere.

 

Con la partecipazione di 500 delegati cubani e circa 700 stranieri, di rappresentanti di 45 paesi e di 20 Ministri della Salute, l’incontro è propizio per lo scambio sull’effettività della salute pubblica nel XXI secolo e per le firma di accordi collaborazione.

 

L’inaugurazione è iniziata con la conferenza magistrale del dottor Roberto Morales Ojeda, Ministro di Salute Pubblica cubano, che ha parlato delle conquiste realizzate nel settore in 50 anni, segnalando i programmi e le strategie che si sono consolidate, con la funzione d’offrire un’assistenza integrale e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

 

“Il settore è immerso in un processo di trasformazioni necessarie, in corrispondenza con l’attualizzazione del modello economico cubano, e lavora con forza alla formazione e all’amministrazione del capitale umano”.

 

Inoltre il Ministro ha segnalato la collaborazione internazionale che attualmente si sviluppa in 65 paesi con 39000 collaboratori.

 

Erano presenti all’inaugurazione il membro della segreteria del Comitato Centrale del Partito, capo del Dipartimento delle Relazioni internazionali, José Ramón Balaguer, con Barbara Pesce Monteiro, coordinatrice residente delle Nazioni Unite in Cuba, e Ismael Clark, presidente dell’Accademia di Scienze di Cuba, tra le molte personalità.