Unire le forze per la giustizia sociale

 

 

9 novembre 2012 - M.Barrio www.granma.cu

 

 

Un richiamo ai Governi della regione per l’applicazione di politiche rivolte a promuovere la crescita economica sostenuta ed inclusiva, lo sviluppo sociale e la protezione ambientale, come percorso per sostenere una maggiore giustizia sociale ed emancipazione, è uno dei reclami espressi nella Dichiarazione Finale della Riunione di Esperti in Programmi e Strategie di Educazione Integrale della Sessualità in America Latina e nei Caraibi.

 

Durante l’incontro, convocato dal Centro Nazionale di Educazione Sessuale (Cenesex) ed appena terminato a L’Avana, per tre giorni gli specialisti hanno scambiato le proprie esperienze ed hanno dibattuto in merito alle migliori pratiche per raggiungere un’educazione integrale della sessualità, con prospettive di genere, diritti umani e diversità.

 

I partecipanti alla riunione hanno chiamato i Governi della Regione ad adottare politiche, servizi pubblici e programmi governativi rivolti a garantire l’accesso di tutte le persone, senza elementi di discriminazione, all’educazione sessuale integrale, la prevenzione, la diagnosi e la cura delle infezioni a trasmissione sessuale, compreso l’HIV/Aids, così come ad un uso opportuno dei servizi di salute sessuale e riproduttiva con qualità e nel pieno rispetto delle differenze culturali.

 

Il documento esprime l’impegno dei partecipanti a lavorare per il rafforzamento delle alleanze esistenti e per allacciarne delle nuove sia a livello nazionale che regionale, con l’obiettivo di raggiungere l’applicazione dei programmi nazionali di educazione sessuale integrale, con base scientifica, etica ed estetica.

 

A Cuba il Programma Nazionale di Educazione Sessuale (PRONES) fu istituito negli anni ’70 del secolo scorso. È il risultato della volontà politica dello Stato ed è retto dai principi dell’equità e della giustizia sociale che hanno sempre caratterizzato il processo rivoluzionario cubano.

 

Attualmente il Cenesex, insieme ad altre istituzioni del paese, attualizza la sua politica di educazione sessuale come parte degli impegni assunti nei temi della salute integrale della popolazione.

 

La sessione finale dell’incontro è stata presieduta da Mariela Castro Espín, direttrice del Cenesex, con la partecipazione di oltre 50 specialisti provenienti da dieci paesi.

 

 

A Cuba, prima riunione sull’Educazione Sessuale

 

 

7 novembre 2012 - Yanisbel Peña Pérez www.granma.cu

 

 

La prima Riunione Latinoamericana di Esperti in Programmi e Strategie di Educazione Integrale della Sessualità è cominciata lunedì 5 novembre a L’Avana, con lo scopo di rafforzare le alleanze a livello regionale su questa materia.

 

Con sede nell’Hotel Nacional de Cuba, l’evento coinvolge specialisti di vari paesi tra cui Argentina, Messico, Ecuador, Guatemala e Colombia.

 

Durante l’apertura, Mariela Castro, direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale, ha affermato che l’appuntamento permetterà lo scambio di esperienze tra i partecipanti ed in questo modo migliorare le proprie conoscenze, infatti l’America Latina è la regione che maggiormente lavora su queste tematiche di interesse per la popolazione.

 

Ha aggiunto che attualmente è la zona più iniqua del mondo per il modo in cui si distribuiscono le entrate, e le donne continuano ad occupare la posizione più svantaggiosa.

 

Bárbara Pesce-Monteiro, coordinatrice Residente del Sistema delle Nazioni Unite sull’Isola, ha segnalato che l’incontro cerca di identificare buone pratiche e riconoscere gli attori chiave per la cooperazione Sud-Sud, nell’interesse di potenziare un’educazione integrale della sessualità.

 

La specialista ha spiegato che la riunione parte dalle principali problematiche della salute sessuale e riproduttiva in America Latina e nei Caraibi, tra cui l’elevato tasso di gravidanze precoci e la necessità insoddisfatta della pianificazione familiare.

 

L’evento, che durerà in totale tre giorni, prevede pannelli, conferenze e dibattiti.