Fidel Castro sta agonizzando

 

 

 

Elías Jaua: Fidel sta molto bene, è molto lucido
 

Il leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, ha ricevuto sabato 20, a L’Avana, il candidato a governatore dello stato venezuelano di Miranda, Elías Jaua, che ha assicurato alla stampa che lui, Fide: “Sta molto bene ed è molto lucido”.

L’Agenzia Venezuelana di Notizie (AVN) riporta che Jaua ha conversato per cinque ore con Fidel su temi che hanno toccato l’agricoltura, la storia, la politica, il turismo, e anche la cultura.

Fidel “ ha avuto la gentilezza di portarmi all’hotel”, ha commentato Jaua a vari giornalisti riuniti alla porta dell’Hotel Nacional di Cuba.

È bastato un messaggio ai laureati del primo corso dell’Istituto di Scienze Mediche "Victoria de Girón", per far sì che il pollaio della propaganda imperialista si eccitasse e le agenzie di stampa si lanciassero voraci dietro la menzogna. Non solo questo, nei loro dispacci hanno aggiunto al paziente le più insolite stupidaggini.

 

 

Il quotidiano ABC della Spagna, ha pubblicato che un medico venezuelano che radica non si sa dove, ha rivelato che Castro aveva sofferto una forte embolia nell’arteria cerebrale destra. “Posso dire che non lo vedremo più pubblicamente”. Il presunto medico, che se lo è, abbandonerebbe per primo i suoi stessi compatrioti, ha definito lo stato di salute di Castro come “molto vicino allo stato neurovegetativo”.

 

Anche se molte persone nel mondo sono ingannate dagli organi dell’informazione, quasi tutti nelle mani di privilegiati e ricchi che pubblicano queste stupidaggini, i popoli credono sempre meno in loro. A nessuno piace essere ingannato; anche il più terribile bugiardo spera che gli dicano la verità.

 

Tutto il mondo ha creduto nell’aprile del 1961, alle notizie pubblicate dalle agenzie di stampa sul fatto che invasori mercenari di Girón o Baia dei Porci, come la si vFidel Castrouole chiamare, stavano giungendo a L’Avana quando in realtà alcuni di loro cercavano infruttuosamente di andare in barca alle navi da guerra degli yankee che li scortavano.

 

I popoli imparano e la resistenza cresce di fronte alle crisi del capitalismo che si ripetono ogni volta con maggior frequenza.

 

Nessuna menzogna, repressione e nuove armi, potranno impedire il crollo di un sistema di produzione sempre più disuguale e ingiusto.

 

Pochi giorni fa, vicino al 50º anniversario della Crisi d’Ottobre, le agenzie hanno segnalato tre colpevoli: Kennedy, recentemente giunto alla presidenza dell’impero, Kruschov e Castro.

 

Cuba non ebbe nulla a che vedere con l’arma nucleare, nè con il massacro inutile di Hiroshima e Nagasaki perpetrato dal presidente degli Stati Uniti, Harry S. Truman, stabilendo la tirannia delle armi nucleari.

 

Cuba difendeva il suo diritto all’indipendenza e alla giustizia sociale.

 

Quando accettammo l’aiuto sovietico in armi, petrolio, alimenti e altre risorse, fu per difenderci dai piani yankee d’invadere la nostra Patria, sottoposta ad un sudicia e sanguinosa guerra che questo paese capitalista ci ha imposto sin dai primi mesi e che è costata migliaia di vite e di mutilati.

 

Quando Kruschov ci propose d’installare proiettili a gettata media - simili a quelli che gli Stati Uniti avevano in Turchia - più vicini alla URSS che Cuba agli Stati Uniti, come una necessità solidale, Cuba non esitò nell’accettare quel rischio. La nostra condotta è stata eticamente inappuntabile.

 

Non chiederemo scusa mai a nessuno per quello che abbiamo fatto. Di sicuro c’è che è passato mezzo secolo e siamo ancora qui con la fronte in alto.

 

Mi piace scrivere e scrivo; mi piace studiare e studio. Ci sono molti compiti nell’area delle conoscenze e mai le scienze, per esempio, avevano avanzato ad una così sbalorditiva velocità.

 

Ho smesso di pubblicare le Riflessioni, perchè non era di certo il mio ruolo occupareFidel Castro le pagine della nostra stampa, dedicata ad altri compiti che il paese necessita.

 

Uccello del malaugurio!

 

Non mi ricordo neanche di un mal di testa. Come testimonianza di quanto sono bugiardi, offro le foto che accompagnano questo articolo.

 

 

 

Fidel Castro Ruz
21 ottobre 2012

ore 10.12