Il Senato USA ha votato contro la chiusura

del carcere nella base di Guantánamo

 

 

1 dicembre 2012 - Roberto Garcia Hernandez www.granma.cu

 

 

 

Il Senato degli Stai Uniti ha approvato un emendamento alla legge di bilancio del Pentagono per il 2013, che proibisce il trasferimento dei prigionieri dal carcere nella base navale di Guantánamo, per il territorio nordamericano.

 

Dal 2002, Washington mantiene un centro di reclusione in questa installazione militare ubicata nel suolo di Cuba contro la volontà del popolo e del Governo di questo paese.

 

In una sessione maratonica, il Senato ha dato Camera Alta l’approvazione al progetto legislativo con 54 voti a favore e 41 contrari.

 

Il documento è stato presentato dalla Senatrice repubblicana per il New Hampshire, Kelly Ayote, ed ha il fine di proibire che il Dipartimento della Difesa usi fondi per spostare i prigionieri in penitenziari federali.

 

La Ayotte ha detto che il suo timore è che i presunti terroristi cerchino l’accesso ai diritti che concederebbero le Corti statunitensi e ha aggiunto che l’installazione di Guantánamo è molto più sicura, perchè è protetta dai militari.

 

L’Ufficio di Controllo Governativo (GAO, la sigla in inglese), ha reso pubblico un rapporto nel quale ammette la possibilità della chiusura del centro di detenzione, il cui costo annuale è di più di 114 milioni di dollari.

 

In accordo con il GAO, i 166 detenuti di Guantánamo potrebbero essere trasferiti in 98 installazioni del Burò Federale delle Prigioni e in altre sei del Dipartimento di Difesa, tutte in territorio statunitense.

 

Il presidente Barack Obama ha minacciato di vietare il progetto di bilancio del Pentagono, se include la proposta della senatrice Ayote.

 

Durante la campagna elettorale per le elezioni del 2008, il presidente aveva promesso di chiudere la prigione illegale nella base navale di Guantánamo, pero poi non lo ha fatto.

 

Esistono numerose denunce sull’utilizzo di tecniche crudeli in questa installazione, tra le quali la privazione del sonno, chiudere i prigionieri nudi in stanze con basse temperature e interrogatori estenuanti.