Salvador de Bahia, capitale

 

brasiliana della solidarietà con Cuba

 

 

 

24 maggio 2012 - A.Gomez www.granma.cu

 

 

Da giovedì 24 maggio, fino alla domenica successiva, Salvador, la principale città dello stato di Bahia, sarà la capitale brasiliana dell’appoggio alla Rivoluzione cubana con lo svolgimento della XX Convenzione Nazionale di Solidarietà con Cuba.

 

All’evento annuale nel gigante sudamericano sono attesi oltre mille delegati provenienti da circa venti dei 27 stati (compreso il Distretto Federale) per ratificare l’appoggio brasiliano all’Isola caraibica ed al suo sistema socialista.

 

Nell’agenda dell’appuntamento sono presenti vari temi tra cui, pretendere agli Stati Uniti che ponga fine al blocco economico che applica da oltre mezzo secolo contro Cuba e la richiesta al presidente nordamericano, Barack Obama, affinché liberi e disponga il ritorno in Patria dei Cinque antiterroristi cubani, detenuti ingiustamente da 14 anni negli USA.

 

La liberazione di Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e René González costituisce oggi uno dei compiti fondamentali delle persone solidali con Cuba non solo in Brasile, ma nel mondo intero.

 

Nelle dichiarazioni a Prensa Latina, il presidente dell’Associazione Culturale José Martí a Bahia, Antonio Barreto, ha confermato che è tutto pronto per celebrare la ventesima edizione degli incontri solidali con Cuba in Brasile.

 

Oltre ai temi menzionati, Barreto ha indicato che durante l’appuntamento sarà discussa la lotta alla campagna mediatica internazionale che divulga, in maniere criminale e perversa, menzogne sulla realtà cubana.

 

Come novità, ha segnalato che l’incontro di Bahia comprenderà i temi dell’integrazione latinoamericana e caraibica, con l’obiettivo di scalfire il recinto economico degli Stati Uniti contro Cuba, e la dimostrazione della nuova aria internazionalista che si respira nella regione, come ha manifestato il recente Vertice delle Americhe in Colombia.

 

Il presidente dell’Associazione Culturale José Martí-Bahia ha precisato che oltre all’aspetto politico, l’incontro potrà contare su un intercambio culturale tra i due paesi, che lottano in maniera permanente per l’indipendenza, la sovranità dei popoli e la pace mondiale.