Sciopero della fame a Cuba o manovra

censoria e complice col terrorismo?

 

 

 

16.09.2012 - Iroel Sanchez http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

 

Il blog de Yohandry rivela che lo "sciopero della fame", che i media stanno gonfiando da alcuni giorni, si organizzò ad un pranzo tra il Capo dell'Ufficio di Interessi degli Stati Uniti a Cuba, John Patrick Caufield, e Martha Beatriz Roque, lo scorso 5 settembre.

Sull'uso degli scioperi della fame come materia prima per la guerra mediatica contro paesi come Cuba e Venezuela, già abbiamo scritto una volta ne
La pupila insomne: "Così si é degradato quello che cominciò con l'essere, molti anni fa - nelle mani dei nazionalisti irlandesi -, un'arma di lotta contro la dominazione britannica. Da lì la prese il leader comunista cubano Julio Antonio Mella nel suo scontro con  la dittatura filo-americana di Gerardo Machado. Mella, di madre irlandese, aveva preso come esempio il sindaco della città  sud irlandese di Cork".

Ciò che fu uno strumento anticolonialista è diventato, grazie ai mezzi di comunicazione, una strategia per rivendicazioni personali in cambio dell'offerta di uno spettacolo, e tra l'altro danneggiare l'immagine di governi che non sono di gradimento dei dominatori di questo mondo.

Tuttavia, in questi giorni avvengono nel mondo diversi scioperi della fame che rivendicano il senso di ribellione popolare con cui in origine sono nati:

1. Nuova Delhi, 12 set (Prensa Latina) Decine di attivisti del Movimento Popolare contro l'Energia Nucleare (Pmane) sono in sciopero della fame contro una centrale elettronucleare, nel Sud dell'India, che considerano carente di condizioni per il sicuro funzionamento. Lunedì gli eventi hanno avuto una svolta violenta quando la polizia ha caricato, con manganelli e gas lacrimogeni, gli attivisti del Pmane, un'azione che ha lasciato un morto e decine di feriti e,  secondo le forze di sicurezza, più di un migliaio di prigionieri.

2. Asuncion, 14 set (Prensa Latina) Un gruppo di contadini paraguaiani che reclamano la terra per vivere e lavorare, compiono una settimana di sciopero della fame nel dipartimento Misiones, a sud della capitale.

3. Santiago del Cile, 14 settembre (Prensa Latina) Rappresentanti della comunità mapuche nella capitale hanno richiesto al governo la liberazione dei cinque indigeni prigionieri nel carcere di Angol, nell'Araucanía cilena, che ora compiono 19 giorni in sciopero della fame.

In tutti questi casi l'oggetto della protesta colpisce migliaia di persone, ma a porre la frase "sciopero della fame" nella ricerca di Google News ci sono uno o due comunicati stampa per ciascuno di essi e, tuttavia, si mette in evidenza una copertura di 468 risultati centrati sulla signora di nome Martha Beatriz Roque, che secondo la cosiddetta grande stampa fa uno sciopero della fame a Cuba per chiedere la liberazione dalla prigione di una sola persona di cui mai, tali media, avevano sentito parlare.

È interessante notare che, Martha Beatriz Roque Cabello non solo gode di popolarità tra i grandi media della comunicazione che ignorano i contadini del Paraguay , gli aborigeni del Cile e gli attivisti antinucleari indiani, ella appare 124 volte! nei cablo segreti del Dipartimento di Stato pubblicati da Wikileaks. In particolare, due di questi cablo segreti possono aiutarci a capire il perché di queste coincidenze. In uno c'è la richiesta di 5000 dollari con destinazione una cosiddetta "Agenda di Transizione", con i dati di Martha Beatriz Roque ed altre due persone, di cui pure parla la stampa internazionale,  riguardo lo "sciopero della fame" di Roque: Elizardo Sanchez e Vladimiro Roca; in un altro la Roque scrive a quel promotore dei diritti umani che è George W. Bush - che lei considera che "la storia lo porterà sul podio dei premiati", ma che ora è richiesto come un criminale di guerra in varie parti del mondo -: "... abbiamo bisogno di risorse, e nonostante tutto il sostegno economico che ci ha dato il suo paese l'opposizione non ha avuto un accesso, totalmente positivo, ad esse".

Anche se non è il denaro che manca a Roque. La stampa cubana ha pubblicato prove del denaro ricevuto da lei da
gruppi terroristici con sede a Miami e sono circolate su Internet le ricevute di pagamento firmate, tra gli altri, da Martha Beatriz Roque a nome di "Aiuto ispanico-cubano". E' difficile credere che qualcuno con tanto interesse  per il denaro abbia una vocazione autodistruttiva, perché nel regno dei cieli, già si sa, che sarà più difficile entrare a coloro che hanno molto del vile metallo - o il verde biglietto - che ad un cammello passare per la cruna di un ago.

Tuttavia, i grandi media sono giunti a divulgare, senza il minimo riferimento, un infarto della scioperante della fame. Ma l'unico giornalista che ha parlato con il personale medico che ha visitato Roque e i suoi compagni, Manuel Henriquez Lagarde, accredita nel suo blog
un'altra versione.

La cosa più interessante è che in modo molto strano, lo "sciopero della fame" di Martha Beatriz Roque é iniziato due giorni prima di una giornata internazionale di protesta per la libertà dei Cinque cubani prigionieri politici condannati negli Stati Uniti di cui i media, che hanno dedicato tanto spazio a questa signora, non hanno detto una parola. Meno ancora diranno che i prigionieri cubani condannati negli Stati Uniti cercavano informazioni per prevenire atti terroristici commessi e coperti da coloro che finanziano Martha Beatriz Roque.


 

Huelga de hambre en Cuba o maniobra censora y cómplice con el terrorismo?

Iroel Sánchez


El blog de Yohandry revela que la “huelga de hambre” que los medios están inflando desde hace unos días se organizó en un almuerzo entre el Jefe de la Oficina de Intereses de Estados Unidos en Cuba, John Patrick Caufield, y Martha Beatriz Roque, el pasado 5 de septiembre.

Sobre el uso de huelgas de hambre como materia prima para la guerra mediática contra países como Cuba y Venezuela, ya escribimos una vez en La pupila insomne:

Así se ha degradado lo que comenzara siendo, hace muchos años -en manos de los nacionalistas irlandeses-, un arma de lucha contra la dominación británica. De allí lo tomó el líder comunista cubano Julio Antonio Mella en su enfrentamiento a la dictadura pronorteamericana de Gerardo Machado. Mella, de madre irlandesa, había asumido como ejemplo al alcalde de la ciudad surirlandesa de Cork.

El que fuera instrumento anticolonialista ha devenido, gracias a los medios, en una estrategia para reclamos personales a cambio de ofrecer un espectáculo, y de paso dañar la imagen de gobiernos que no son del agrado de los dominadores de este mundo.

A pesar de ello, por estos días transcurren en el mundo varias huelgas de hambre que reivindican el sentido de rebeldía popular con que originalmente nacieron:

1. Nueva Delhi, 12 sep (PL) Decenas Activistas del Movimiento Popular contra la Energía Nuclear (Pmane) se mantienen hoy en huelga de hambre contra una electronuclear del sur de la India a la que consideran carente de condiciones de segura operatividad.

El lunes los acontecimientos cobraron un cariz violento al cargar la policía a bastonazos y con gases lacrimógenos contra los activistas del Pmane, una acción que dejó un muerto, decenas de heridos y, según los cuerpos de seguridad, más de mil detenidos.

2. Asunción, 14 sep (PL) Un grupo de campesinos paraguayos que reclaman tierras para vivir y trabajar cumplieron hoy una semana en huelga de hambre en el departamento de Misiones, al sur de esta capital.

3. Santiago de Chile, 14 sep (PL) Representantes de la comunidad mapuche en esta capital exigieron al gobierno la liberación de los cinco indígenas presos en la cárcel de Angol, en la Araucanía chilena, quienes hoy cumplen 19 días en huelga de hambre.


En todos los casos anteriores el objeto de la protesta afecta a miles de personas pero al colocar la frase “huelga de hambre” en el buscador Google News hay uno o dos despachos de prensa para cada una de ellas y, sin embargo, resalta una cobertura de 468 resultados centrados en una señora de nombre Martha Beatriz Roque que según la llamada gran prensa realiza una huelga de hambre en Cuba para reclamar la salida de prisión de una sola persona de quien jamás esos medios habían oído hablar.

Curiosamente, Martha Beatriz Roque Cabello no sólo goza de popularidad entre los grandes medios de comunicación que ignoran a los campesinos paraguayos, los aborígenes chilenos y los activistas antinucleares indios, ella ¡aparece 124 veces! en los cables secretos del Departamento de Estado reveleados por Wikileaks. Especialmente, hay dos de esos cables secretos que quizás nos ayudarían a entender el por qué de esas coincidencias. En uno está la solicitud de 5000 dólares con destino a una llamada “Agenda de Transición”, con los datos de Martha Beatriz Roque junto a otras dos personas también mencionadas por la prensa internacional alrededor de la “huelga de hambre” de Roque: Elizardo Sánchez y Vladimiro Roca; en otro Roque dice a ese promotor de los derechos humanos que es George W. Bush, a quien ella considera “la historia lo llevará al podio de los premiados” pero que hoy es reclamado como criminal de guerra en varios lugares del mundo: “…necesitamos recursos, y a pesar de todo el apoyo económico que nos ha dado su pais, la oposicion no ha tenido un acceso, totalmente positivo, a ella”.

Aunque no es dinero lo que le falta a Roque. La prensa cubana ha publicado pruebas del dinero recibido por ella procedente de grupos terroristas asentados en Miami y han circulado por Internet varios recibos de pago firmados, entre otras personas, por Martha Beatriz Roque a nombre de “Ayuda hispano cubano”. Es difícil creer que alguien con tanto interés por el dinero tenga una vocación autodestructiva porque en el reino de los cielos ya se sabe que le será más difícil entrar a los que tienen mucho del vil metal -o el verde billete- que a un camello por el ojo de una aguja.

No obstante, grandes medios de comunicación han llegado a divulgar, sin la menor referencia facultativa, un infarto en la huelguista de hambre. Pero el único periodista que ha dialogado con personal médico que visitó a Roque y sus acompañantes, Manuel Henríquez Lagarde, acredita en su blog Cambios en Cuba otra cosa:

Lo más interesante es que de un modo muy extraño, la “huelga de hambre” de Martha Beatriz Roque comenzó dos días antes de una jornada internacional de protesta por la libertad de los Cinco presos políticos condenados en Estados Unidos, de la que los medios que han dedicado tanto espacio a esta señora no han dicho una palabra. Mucho menos dirán que los prisioneros cubanos condenados en EE.UU. trataban de buscar información para evitar actos terroristas cometidos y amparados por quienes financian a Martha Beatriz Roque.