Falliti

 

I Mas Canosa pagheranno 35 milioni ai

lavoratori di SINTEL per evitare un giudizio

 

 

7 settembre 2012  - da www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi

 

 

Famiglia Mas CanosaI lavoratori di Sintel sono giunti ad un accordo extragiudiziale con MasTec, la proprietaria dell’azienda, per ricevere 35 milioni di euro di compensazione per i danni, che causò loro il fallimento nel 2001, in cambio di ritirare l’accusa contro i responsabili di questa ditta di telefonia.

 

Sintel è stata comprata nell’aprile del 1996 dall’azienda MasTec Incorporated, proprietà dei Mas Canosa, poderosa famiglia cubana esiliata con forti vincoli con la controrivoluzione di Miami, attraverso la sua filiale MasTec International, che gestì la compagnia fino al suo fallimento.

 

Nell’attesa della decisione che adotti la Procura Generale Anticorruzione in Spagna, il patto potrebbe evitare in principio la celebrazione del giudizio per il fallimento di Sintel (Sistemi di Installazioni di Telecomunicazioni, S. A.).

 

Il giudizio era previsto che cominciasse in novembre nell’Udienza Nazionale, con otto accusati seduti nel banco degli imputati e richieste di indennità fino a 296,5 milioni di euro.

 

Il presidente dell’associazione degli ex lavoratori di Sintel, Adolfo Jimenez, ha informato che gli antichi impiegati “si considerano soddisfatti” col patto raggiunto che dovrebbe essere effettivo prima del 4 novembre, data che coincide con l’inizio del giudizio.

 

Degli otto accusati, quattro sono spagnoli: Ricardo Campos, ex consigliere e vicepresidente di Sintel; Juan Antonio Casanova, ex consigliere delegato della stessa; Alfredo Florez, ex consigliere di Sintel, e Pedro Josè Novela, ex direttore finanziario della già estinta impresa di montaggio di sistemi di telefonia.

 

Nel procedimento sono accusati inoltre Joel Tomas, ex consigliere di Sintel e di MasTec International, e Josè Miguel Sariego, ex vicepresidente di MasTec Incorporated.

 

Sono anche accusati Jorge Mas Santos, che era il presidente di MasTec Incorporated ed ex presidente di Sintel e suo fratello Juan Carlos Mas Santos, ex consigliere di MasTec International e di Sintel.

 

Ambedue sono figli del defunto Jorge Mas Canosa, che è stato il capo della lobby anticubana negli Stati Uniti, ferreo difensore del bloqueo contro Cuba ed organizzatore di numerosi atti terroristi contro l’isola.

 

L’accusa, integrata da 1742 ex lavoratori di Sintel, responsabilizzava gli otto antichi dirigenti di commettere un delitto societario e di insolvenza punibile; ugualmente, accusavano l’erario dello stato per perdere in maniera “cosciente” la ditta e portarla al fallimento.

 

La Procura Generale Anticorruzione aveva sollecitato pene di prigione di due anni e sei mesi e, di cinque anni e sei mesi, per gli otto accusati, oltre ai quasi 300 milioni di euro per risarcire lavoratori e creditori.

 

 

Il denaro rubato dalla Mafia di Miami in Spagna suffraga

il terrorismo contro Cuba e le elezioni USA

 

 

15.06.2012 - da M. H. Lagarde http://cambiosencuba.blogspot.it/

 

 

La recente campagna mediatica scatenata contro Cuba, in alcuni media spagnoli oltre che nascondere la difficile situazione economica che sta vivendo la nazione iberica, è servito a lasciare dietro le quinte informazioni che coinvolgono personaggi di spicco della cosiddetta Mafia Miami.

 

Il 1 giugno scorso, a certa stampa spagnola, a quanto pare non ha avuto altra scelta, che segnalare il fatto che la procura anticorruzione spagnolo ha chiesto agli Stati Uniti il blocco di tutti i conti bancari e le proprietà dei fratelli Mas Santos, leader della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA) e responsabili di appropriazione indebita e bancarotta "forzata" della società spagnola SINTEL, nel 2001.

 

Nel 1996, nel quadro della politica di privatizzazione imposta dalla moda neoliberista, è stata venduta alla società Mas Tec, di proprietà di Mas Canosa, la società SINTEL, una controllata della compagnia telefonica di Spagna.

 

La vendita, vista come una sorta di corrispondenza dell'allora presidente Jose Maria Aznar per i favori che doveva al suo amico Mas Canosa, si è conclusa in tragedia per migliaia di lavoratori spagnoli che sono stati spogliati dei loro posti di lavoro e una buona parte delle loro prestazioni.

 

Lo scandalo SINTEL è diventato famoso nel mondo quando i lavoratori della società si accamparono, per sei mesi, nel Paseo de la Castellana in quello che fu chiamato "L'Accampamento della Speranza".

 

Secondo una relazione della Cadena Ser: "Un anno fa il giudice Santiago Pedraz ha ordinato l'apertura di un procedimento contro gli otto accusati nel caso SINTEL per reati di insolvenza punibile, reati societari e contro la finanza pubblica, per i pregiudizi che causò il fallimento della filiale  di telefonia nel 2001.

 

"Tra gli otto accusati dalla giustizia spagnola figurano Jorge Mas Santos e Juan Carlos Mas Santos, figli di Jorge Mas Canosa, fondatore, durante l'era Reagan della Fondazione Nazionale Cubano Americana, un'organizzazione terrorista anticubana.

 

Ora la procura anti-corruzione spagnola chiede la condanna dei sei degli imputati nel caso SINTEL a pene di cinque anni e sei mesi di prigione per i reati insolvenza punibile, societari e contro la finanza pubblica, come responsabili per lo svuotamento e successivo fallimento nel 2001 della filiale di  Telefonica che ha lasciato disoccupati 1828 lavoratori e un deficit patrimoniale di 59,3 milioni di euro.

 

Nel caso dei fratelli Mas Santos le pene chieste dalla giustizia spagnola sono ridicole se si considera che il denaro rubato ai lavoratori della SINTEL, oltre ad ingrossare le casse dei Mas Santos, è stato utilizzato dalla FNCA per por termine alla Rivoluzione Ccubana sovvenzionando gruppuscoli interni tra i quali, tra altri, le Dame in Bianco.

 

Se condannabile é che i truffatori della Fondazione saccheggiarono persino il fondo pensione dei lavoratori spagnoli, ancora peggio è che il denaro malversato in Spagna sia stato utilizzato per finanziare atti di terrorismo - come la collocazione di bombe, ordinati e diretti da Posada Carriles - nel 1997, in diversi alberghi a L'Avana.

 

A peggiorare le cose, i soldi rubati ai lavoratori SINTEL non ha solo si sono  "sbiancati" seminando morte e terrore a Cuba - gli attentati contro hotel de L'Avana sono costati la vita al turista italiano Fabio Di Celmo - ma sono anche serviti per suffragare la campagna elettorale nordamericana.

 

L'organizzazione mafiosa, tradizionalmente repubblicana, ha appena celebrato il 20 maggio con una cena cui ha partecipato il Sottosegretario di Stato per l'America Latina, Arturo Valenzuela. Più che celebrare il giorno in cui Cuba divenne una neo-colonia degli Stati Uniti agli inizi del XX secolo, il vero obiettivo del convegno era quello di raccogliere fondi per la campagna democratica. Il costo per partecipare all'evento è stato di $ 150 per persona.

 

Non per nulla i discendenti di Mas Canosa hanno fatto e fanno tutto il possibile, perché il nuovo scandalo di "famigliare" non scoppi nella stampa di Miami e dell'America Latina. Da qualche tempo la FNCA si trova immersa in una strategia di restyling per cancellare il suo passato terrorista. Tenta così di inserirsi nei nuovi disegni della politica sovversiva contro Cuba, ciò che la renderebbe beneficiaria dei fondi che il governo USA destina a tali scopi.

 

Specialmente adesso quando la sostituzione di Adolfo Franco con José "Pepe" Cárdenas, ex direttore della FNCA, come rappresentante USAID per l'America Latina, arriva come anello al dito perché USAID e  FNCA stringano i legami.

 

Tuttavia, il nuovo scandalo giudiziale in cui é implicata la "famiglia" di Mas Canosa lascerà nuovamente a nudo  - connivenza ideologica a parte - il rapporto utilitario della FNCA  con il governo degli Stati Uniti.

 

Evidentemente a Washington non sembra preoccuparsi molto di quanto terrorismo si sia implementato con i soldi della FNCA né quanto si sia rubati ai lavoratori in altri paesi. Ora dobbiamo solo vedere che negoziazioni dispieghi il governo degli Stati Uniti affinché la FNCA possa eludere le richieste della Procura anti-corruzione di Madrid.

 

 

Dinero robado por Mafia de Miami en España sufraga terrorismo contra Cuba y elecciones en EE.UU.

Por M. H. Lagarde

La reciente campaña mediática desatada contra Cuba en algunos medios de comunicación españoles, además de ocultar la difícil situación económica por la que atraviesa la nación ibérica, ha servido para dejar entre las bambalinas del segundo plano informaciones que implican a destacadas figuras de la llamada Mafia de Miami.
El pasado 1 de junio, a cierta prensa española, por lo visto no le quedó más remedio que reportar el hecho de que la fiscalía anticorrupción de España haya solicitado a los Estados Unidos el embargo de todas las cuentas bancarias y propiedades de los hermanos Mas Santos, directivos de la Fundación Nacional cubano Americana (FNCA) y responsables del defalco y quiebra “forzada” de la empresa española SINTEL en el 2001.
En 1996, como parte de la política de privatización impuesta por la moda neoliberal, fue vendida a la empresa Mas Tec, propiedad de Mas Canosa, la compañía SINTEL, una subsidiaria de la telefónica de España.
La venta, vista como una suerte de correspondencia del entonces presidente José María Aznar hacia los favores que le debía a su amigo Mas Canosa, culminó en una tragedia para miles de trabajadores españoles quienes se vieron despojados de sus puestos de trabajo y de una buena parte de sus prestaciones.
El escándalo de SINTEL se hizo famoso en todo el mundo cuando los trabajadores de la empresa acamparon, durante seis meses, en el Paseo de la Castellana en lo que se denominó “El Campamento de la Esperanza”.
De acuerdo con un reporte de la Cadena Ser: “Desde hace un año el juez Santiago Pedraz decretó la apertura de juicio contra los ocho acusados del caso SINTEL por los delitos de insolvencia punible, delito societario y contra la hacienda pública, por los prejuicios que causó la quiebra de la filial de telefónica en 2001”.
Entre los ocho acusados por la justicia española figuran Jorge Mas Santos y Juan Carlos Más Santos, hijos de Jorge Mas Canosa, fundador, durante la era de Reagan de la Fundación Nacional Cubano Americana, una organización terrorista anticubana.
Ahora la fiscalía anticorrupción española pide que se condene a seis de los acusados por el caso SINTEL a penas de cinco años y seis meses de prisión por delitos de insolvencia punible, societarios y contra la hacienda pública, como responsables del vaciamiento y posterior quiebra en 2001 de la filial de Telefónica que dejó sin empleo a 1 828 trabajadores y un déficit patrimonial de 59,3 millones de euros.
En el caso de los hermanos Mas Santos las penas pedidas por la justicia española son ridículas si se tiene en cuenta que el dinero robado a los trabajadores de SINTEL, además de engrosar la fortuna de los Mas Santos, ha sido utilizado por la FNCA para acabar con la Revolución Cubana mediante la subvención de grupúsculos internos entre los que se encuentran, entre otros, las llamadas Damas de Blanco.
Si condenable es que los estafadores de la Fundación saquearan hasta el fondo de pensiones de los trabajadores españoles, peor aún es que el dinero malversado en España haya sido utilizado en financiar actos de terrorismo como la colocación de bombas -ordenadas y dirigidas por Posada Carriles-, en 1997, en varios hoteles en La Habana.
Para colmo, el dinero robado a los trabajadores de SINTEL no solo se ha “blanqueado” sembrando la muerte y el terror en Cuba -los atentados contra los hoteles habaneros le costaron la vida al turista italiano Fabio Di Celmo-, sino que también ha servido para sufragar la campaña electoral norteamericana.
La organización mafiosa, tradicionalmente republicana, acaba de celebrar el 20 de mayo, con una cena a la que asistió el subsecretario de Estado para América Latina, Arturo Valenzuela. Más que celebrar el día en que Cuba devino neocolonia de Estados Unidos a inicios del siglo XX, el verdadero objetivo del convite fue recoger fondos para la campaña demócrata. El costo de asistencia a la misma fue de 150 dólares por persona.
No por gusto los descendientes de Mas Canosa han hecho, y hacen todo lo posible, porque el nuevo escándalo “familiar” no explote en la prensa de Miami y de América Latina. Desde hace algún tiempo la FNCA se encuentra inmersa en una estrategia de cambio de imagen para borrar su pasado terrorista. De esa forma pretende insertarse en los nuevos diseños de la política subversiva contra Cuba, lo que la haría beneficiaria de los fondos que el gobierno norteamericano destina para tales fines.
Sobre todo ahora cuando la sustitución de Adolfo Franco por José “Pepe” Cárdenas, ex director de la FNCA, como representante de la USAID para América Latina, le ha venido como anillo al dedo para que la USAID y la FNCA estrechen lazos.
No obstante, el nuevo escándalo judicial en que está implicada “la familia” de Mas Canosa dejará nuevamente al descubierto -connivencias ideológicas aparte-, la utilitaria la relación de la FNCA con el gobierno de EUA.
Evidentemente a Washington no parece importarle mucho cuánto terrorismo se haya implementado con el dinero de la Fundación Cubano-Americana, ni cuánto se le haya robado a los obreros en otros países. Ahora solo queda por ver qué negociaciones despliega el gobierno de EE.UU. para la que la FNCA pueda eludir las reclamaciones de la fiscalía anticorrupción de Madrid.

 

 

Falliti

 

Chiesti cinque anni di carcere in

Spagna per Jorge Mas Santos

Nota stampa dell'Associazione dei lavoratori si SINTEL

 

 

14 giugno 2012  - http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

Questa Associazione che rappresenta 1700 lavoratori - danneggiati dalla bancarotta fraudolenta della società spagnola "SINTEL" nel 2001, vuole INFORMARE:

 

1. La società USA "Mas Tec Inc" quotata nel "Nasdaq" e il cui Presidente è D. Jorge Mas, ha aperto in Spagna un procedimento PENALE e un mandato perché  si presenti davanti alla Giustizia Spagnola e non lo sta facendo.

 

2. D. Jorge Mas e suo fratello Juan Carlos (figli del defunto Jorge Mas Canosa, ex presidente della Fondazione Nazionale Cubano Americana) per la loro condotta CRIMINALE, in complesse operazioni di ingegneria finanziaria, attraverso società controllate con sede in paradisi fiscali. La Procura Anticorruzione di Spagna, richiede 5 anni e mezzo di PRIGIONE e una cauzione di 300.000.000 euro, esistendo una risoluzione giudiziale di mandato perché compaia senza scuse o pretesto alcuno davanti alla CORTE in Spagna e non lo sta facendo.

 

3. Davanti a questo comportamento la Procura Anticorruzione di Spagna interessa la Corte Centrale di Istruzione n °1 del Tribunale Nazionale, che emetta MANDATO di Arresto Internazionale contro D. Jorge Mas Santos perché compaia di fronte alla Giustizia Spagnola.

 

4. La Giustizia Spagnola ha consegnato diverse Lettere Rogatorie agli Stati Uniti, rifiutandosi le autorità USA di eseguirle nei termini richiesti dalla Spagna. L'ultima di queste non ha ancora avuto risposta.

 

5. Il giorno 26 marzo 2012 la Seconda Sezione del PENALE  de Tribunale Nazionale di Spagna ha emesso una SENTENZA indicando il 14 e il 15 del giugno prossimo, l'inizio del GIUDIZIO ORALE.

 

6. Nel giudizio dichiarerannoi un centinaio di testimoni, molti dei quali su richiesta della Procura Anticorruzione tra i quali cinque top manager di TELEFONICA SPAGNA (Movistar), tra cui Juan Villalonga, che era presidente della società tra il 1996 e il 2000.

 

Questa Associazione, dopo 11 anni, aspetta che si faccia giustizia e se gli imputati statunitensi non si presentano al GIUDIZIO ORALE in Spagna, chiederemo al Tribunale Nazionale Spagnolo che richieda agli USA la sua ESTRADIZIONE.

 

Esta Asociación que representa a 1.700 trabajadores – afectados por la quiebra fraudulenta de la empresa española “SINTEL” en el año 2001, quiere INFORMAR:


1.1. La empresa estadounidense “Mas Tec Inc” que cotiza en el “Nasdaq” y cuyo Chairman es D. Jorge Mas, tiene abierto en España un procedimiento PENAL y un requerimiento para que se persone ante la Justicia Española y no lo está cumpliendo.


2.D. Jorge Mas y su hermano Juan Carlos (hijos del fallecido Jorge Mas Canosa, que fuera Presidente de la Fundación Nacional Cubano Americana) por su actuación DELICTIVA, en complejas operaciones de ingeniería financiera, a través de empresas filiales radicadas en paraísos fiscales. La Fiscalía Anticorrupción de España, solicita 5 años y medio de PRISIÓN y una fianza de 300.000.000 euros; existiendo una resolución judicial de requerimiento para que comparezcan sin excusas o pretexto alguno ante el JUZGADO en España y no lo están cumpliendo.


3.Ante este comportamiento la Fiscalía Anticorrupción de España interesa al Juzgado Central de Instrucción Nº1 de la Tribunale Nacional, que dicte AUTO de Detención Internacional contra D. Jorge Mas Santos para que se persone ante la Justicia Española.


4. La Justicia Española ha librado varias Comisiones Rogatorias a EE.UU, negándose las autoridades estadounidenses a ejecutarlas en los términos solicitados por España. La última de ellas, aún no ha sido contestada.


5.El día 26 de marzo de 2012 la Sala Segunda de lo PENAL de la Tribunale Nacional de España dictó AUTO señalando para los días 14 y 15 del próximo mes de junio el inicio del JUICIO ORAL.


6.En el juicio declararán un centenar de testigos, un gran número de ellos a petición de la Fiscalía Anticorrupción entre los que se encuentran cinco máximos directivos de TELEFONICA ESPAÑA (Movistar) entre ellos Juan Villalonga que fue presidente de la compañía entre 1996 y 2000.

Esta Asociación, después de 11 años, espera que se haga justicia y si los acusados estadounidenses no se presentan al JUICIO ORAL en España, pediremos a la Tribunale Nacional Española que solicite a EE.UU su EXTRADICIÓN.