mercenari

 

Hanno perso la memoria o non desiderano ricordare?

 

 

15.12.2012 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Secondo "El Nuevo Herald", il governo cubano sta bloccando le chiamate ai numeri di telefono negli Stati Uniti e la Spagna, che sono stati descritti come "una servizio 911 per dissidenti", un sistema utilizzato per segnalare rapidamente "abusi" ai loro sostenitori all'estero.

 

L'informazione fornita dal giornale di Miami dice che il sito Háblalo Sin Miedo consente ai cubani registrare messaggi vocali fino a tre minuti, che vengono poi pubblicati sul blog del sistema e inviati automaticamente via e-mail agli abbonati, comprendenti controrivoluzionari finanziati con il bilancio che annualmente approva il presidente degli Stati Uniti per svolgere attività sovversive volte a rovesciare il regime cubano.

Ingerenza a piene mani di un paese contro un altro, e inoltre non vogliono che Cuba si difenda da tali attacchi. La spudoratezza si spinge fino a descrivere che il sito
Háblalo Sin Miedo è stato creato, la scorsa primavera, da un laureato della Florida International University nato a Cuba, ed ha seguito l'esempio di un altro creato da Google e Twitter, dopo che il presidente egiziano Hosni Mubarak sospese l'accesso a Internet durante i disordini di piazza Tahrir. La prova totale che l'intenzione degli yankee é rovesciare il governo socialista cubano, come è accaduto in Medio Oriente e di fronte a ciò Cuba ha il diritto legale di difendersi.

Che cosa fanno gli Stati Uniti e i suoi alleati contro un attacco informatico simile? Bloccano tutto ciò che gli consente d'impedire i SMS, MMS e Twitters, per evitare danni alla propria sicurezza nazionale, senza timore di essere denunciati, perché le loro azioni non vengono denunciate o criticate dai giornali USA e agenzie di stampa occidentali.

Un esempio di ciò è stato realizzato dal Regno Unito di Gran Bretagna lo scorso anno, quando Scotland Yard ha riconosciuto come una vittoria, il blocco che ha fatto su migliaia di messaggi criptati trasmessi, tramite Blackberry e Twitter, dai membri del gruppo "Gli Indignati", formato da centinaia di migliaia di dissidenti inglesi. Secondo la vice commissaria della Polizia Metropolitana, Lynne Owens, le autorità hanno analizzato una straordinaria quantità di informazioni, provenienti da chat e social network e alcuni di questi dati sono risultati fondamentali per evitare che fossero utilizzati durante l'ondata di proteste popolari contro il governo britannico e per convocare nuove concentrazioni. Mrs. Owens ha detto che sono stati in grado di rendere sicuri vari luoghi e che non si producessero danni alla sicurezza interna, mentre il capo ad interim di Scotland Yard, Tim Godwin, ha segnalato che con le rivolte degli oppositori diffuse in gran parte di di Londra, la polizia ha ricevuto, ogni secondo, informazioni d'intelligence circa gli appelli degli oppositori, ciò che ha spinto le forze di sicurezza a decidere che era più conveniente chiudere temporaneamente i social network e così egli ha ordinato alle autorità che li spegnessero.

A New York, l'FBI ha fatto lo stesso contro i dissidenti di Wall Street, ed ha anche creato un ufficio per affrontare e ostacolare questi metodi, secondo le dichiarazioni pubbliche dei suoi funzionari.

A Cuba coloro che possono eseguire queste azioni sono i dipendenti di Washington che hanno abbastanza soldi per farlo, grazie agli invii finanziari da Miami, tra loro
José Daniel Ferrer, a Santiago de Cuba, Martha Beatriz Roque, la vecchia contras che si é resa protagonista dello show dell'avocado, la quasi milionaria
Yoani Sanchez e una dozzina che ricevono costantemente i soldi da Miami.

A quanto pare El Nuevo Herald di Miami non ha una buona memoria o non vuole ricordare ciò che essi stessi hanno inventato per impedire che gli oppositori del sistema capitalistico possano mobilitarsi e creare problemi.

Allora, perché il vociare e lo stupore con ciò che ha fattola compagnia telefonica cubana, se alla fine a copiato gli stessi metodi nord americani e britannici?

 

 

¿Perdieron la memoria o no desean recordar?.

Arthur González http://heraldocubano.wordpress.com


De acuerdo con “El Nuevo Herald”, el gobierno cubano está bloqueando llamadas a números telefónicos en los Estados Unidos y España que han sido descritos como “un servicio de 911 para disidentes”, un sistema que usaban para reportar rápidamente “abusos” a sus partidarios en el extranjero. La información aportada por el diario miamense asegura que el sitio Háblalo Sin Miedo permite a los cubanos grabar mensajes de voz de hasta tres minutos, los que posteriormente son publicados en el blog del sistema y enviados automáticamente por correo electrónico a los suscriptores, integrado por contrarrevolucionarios financiados con el presupuesto que anualmente aprueba el presidente de los Estados Unidos, para acciones subversivas que persiguen el propósito de derrocar al régimen cubano.
Injerencia a las dos manos de un país contra otro, y aun así no quieren que Cuba se defienda de esos ataques. La desvergüenza llega al punto de describir que el sitio Háblalo Sin Miedo fue creado la primavera pasada por un graduado de la Universidad Internacional de la Florida nacido en Cuba, y siguió el ejemplo de otro establecido por Google y Twitter, luego de que el presidente de Egipto Hosni Mubarak suspendiera el acceso a Internet durante los disturbios de la Plaza Tahrir. Prueba total de que la intensión de los yanquis es derrocar al gobierno socialista cubano, tal y como sucedió en el medio oriente y ante esto Cuba tiene derecho legal a defenderse.
¿Qué hacen los EE.UU. y sus aliados ante un ataque cibernético similar? Bloquear todo lo que les permita impedir los SMS, MMS y Twitters, para evitar daños a su seguridad nacional, sin temor a ser denunciados, aunque sus acciones no son denunciadas o criticadas por diarios norteamericanos o agencias de prensa occidentales.
Ejemplo de esto fue lo ejecutado por el Reino Unido de la Gran Bretaña el pasado año, cuando Scotland Yard reconoció como un victoria, el bloqueo que hizo sobre miles de mensajes encriptados transmitidos a través de Blackberry y de Twitter por los integrantes del grupo “Los Indignados”, conformado por cientos de cientos de miles de disidentes británicos. Según la comisaria adjunta de la Policía Metropolitana, Lynne Owens, las autoridades analizaron una cantidad de información abrumadora, procedente de chats y redes sociales y parte de esos datos resultaron vitales para evitar que fueran utilizados durante la ola de protestas populares contra el gobierno británico y para convocar nuevas concentraciones.
La señora Owens afirmó que ellos fueron capaces de asegurar varios lugares y que no se produjeran daños a la seguridad interna, mientras que el jefe interino de Scotland Yard, Tim Godwin, señaló que con los disturbios de los opositores extendidos por gran parte de Londres, la policía recibía información de Inteligencia sobre los reclamos de los opositores a cada segundo, lo que llevó a las fuerzas de seguridad a plantearse que convenía más cerrar temporalmente las redes sociales y por tanto él ordenó a las autoridades que las apagasen.
En New York, el FBI hizo otro tanto contra los disidentes de Wall Street, y también creó un buró para enfrentar y entorpecer esos métodos, según las declaraciones públicas de sus funcionarios.
En Cuba los que pueden realizar esas acciones son los asalariados de Washington que tienen el dinero suficiente para hacerlo, gracias a los envíos financieros desde Miami, entre ellos José Daniel Ferrer, en Santiago de Cuba, Martha Beatriz Roque, la aneja contrarrevolucionaria que protagonizó el espectacular show del aguacate, la cuasi millonaria Yoani Sánchez Cordero y una docena más que recibe constantemente dinero desde Miami.
Al parecer El Nuevo Herald de Miami no tiene buena memoria o no desea recordar lo que ellos mismos inventaron para impedir que los opositores al sistema capitalista puedan movilizarse y crear problemas.
¿Entonces cuál es la algarabía y asombro con lo que hizo la empresa telefónica cubana, si al final copió los mismos métodos norteamericanos y británicos?
 

 

 

Mercenari cubani silenziati dall'inefficacia delle

vie controrivoluzionarie di comunicazione

 

 

8.12.2012 - http://cambiosencuba.blogspot.it/
 

 

 

Mentre Cuba flessibilizza le sue comunicazioni con il mondo, rende più economiche le chiamate provenienti dagli USA e riattiva la sua offerta di raddoppiare le ricariche ricevute dall'estero, i mercenari cubani si lamentano, via El Nuevo Herald, della chiusura dei canali che servono alla controrivoluzione interna, creata e finanziata dagli Stati Uniti, per orchestrare campagne mediatiche contro l'isola.
 

Secondo il giornale della mafia cubana di Miami: "Il governo cubano sta bloccando le chiamate ai numeri di telefono negli Stati Uniti e Spagna, che sono descritti come un servizio di 911 per i dissidenti".
 

In realtà come spiega lo stesso giornale del Sud della Florida il programma bloccato non è che una versione per Cuba di Speak2Tweet che Google e Twitter stabilirono in Egitto dopo che Mubarak disconnesse le connessioni ad internet durante la rivolta della Primavera Araba lo scorso anno.
 

Lo stesso sistema è appena stato utilizzato come parte della guerra di propaganda da parte del governo degli Stati Uniti contro la Siria ed è stato - guarda caso - applaudito, via Twitter, dalla mercenaria e blogger cubana Yoani Sanchez.


Nel caso siriano Speak2Tweet serve da portavoce per i cosiddetti ribelli che attaccano scuole ed assassinano bambini a sangue freddo in quella nazione mediorientale.
 

La migliore prova di come gli USA utilizzano i social network come armi di sovversione lo ha rivelato la stessa Hillary Clinton quando  ha spiegato pubblicamente come i suoi "ragazzi" cambiavano gli orari di manutenzione della società "privata" Twitter durante la cosiddetta Onda Verde iraniana.

 

 

Mercenarios cubanos enmudecen por inefectividad de via contrarrevolucionaria de comunicación

http://cambiosencuba.blogspot.it/

Mientras Cuba flexibiliza sus comunicaciones con el mundo, abarata las llamadas desde Estados Unidos y reactiva su oferta de duplicar las recargas recibidas desde el exterior, los mercenarios cubanos se quejan, via El Nuevo Herald, del cierre de canales que sirven a la contrarrevolución interna, creada y financiada desde los Estados Unidos, para orquestar campañas mediáticas contra la Isla.
De acuerdo con el rotativo de la mafia cubana en Miami: "El gobierno cubano está bloqueando llamadas a números telefónicos en los Estados Unidos y España que han sido descritos como un servicio de 911 para disidentes".
En realidad como explica el propio rotativo del Sur de la Florida el programa bloqueado no es más que una versión para Cuba del Speak2Tweet que Google y Twitter establecieron en Egipto luego que Mubarak desconectara las conexiones a internet durante la revuelta de la Primavera Arabe el año pasado.
El mismo sistema acaba de ser utilizado como parte de la guerra de propaganda por el gobierno de Estados Unidos contra Siria y fue -¿casualmente?- aplaudido, a través de twitter, por la mercenaria y bloguera cubana Yoani Sánchez.
En el caso sirio Speak2Tweet sirve de vocero a los llamados rebeldes que atacan escuelas y asesinan niños a mansalva en esa nación del medio oriente.
La mejor prueba de cómo Estados Unidos utiliza las redes sociales como armas de subversión la reveló la propia Hillary Clinton cuando explicó publicamente como sus "muchachos" cambiaban los horarios de mantenimiento de la empresa "privada" Twitter durante la llamada Ola Verde iraní.