Posada espone i suoi quadri con il patrocinio di una banca di

 

Miami mentre viene rimosso il cartellone in favore dei Cinque

 

 

13 aprile 2012 - www.granma.cu

 

 

Mentre smantellavano il cartellone a favore della libertà dei Cinque cubani in una strada di Miami, dovuto alle proteste dei negozianti del quartiere, una banca della città annunciava il patrocinio alla mostra e vendita dei 'dipinti' di Luis Posada Carriles.

 

'A nome di Luis Posada Carriles, desidero invitarti all’esposizione e vendita delle opere di questo patriota cubano e pittore. L’esposizione ha il patrocinio del U.S. CENTURY BANK, e si inaugura giovedì 12 di aprile dalle 6:00 alle 8:30pm. in un locale del 3001 Ponce de Leon, Coral Gables, Fl. 33134', dice il comunicato, che aggiunge:'Ti preghiamo di inviare questo invito a tutti quelli che conosci che desiderano acquisire uno dei dipinti di Luis (sic/Traduzione).'

 

L’esposizione del terrorista, responsabile dell’esplosione di un aereo civile cubano che costò la vita a 73 passeggeri e che vive libero a Miami, riceve immediata promozione in città, mentre la causa antiterrorista ha, come è solito succedere in questa città statunitense, una sorte peggiore.

 

Poco dopo mezzogiorno di mercoledì 11 aprile, la compagnia proprietaria dello spazio pubblicitario - CBS Billboards - ha ritirato il cartellone che Radio Miami e l’Alleanza Martiana avevano collocato a favore dei Cinque agenti cubani, i quali scontano pesantissime condanne negli USA per monitorare gruppi violenti, 'nel mezzo di un’ondata di protesta dei negozianti del quartiere ed esiliati cubani in disaccordo con il contenuto del messaggio' ha riportato El Nuevo Herald.

 

L’annuncio era stato collocato all’angolo delle strade 1ra Calle y la 17 Avenida nella zona sudovest di Miami: 'C’era da aspettarsi, con l’intolleranza permanente, quasi perpetua, che esiste in questa comunità, che sarebbe successo... Lo avevamo previsto', ha confermato Max Lesnik, direttore dell’Alleanza Martiana, intervistato da AmericaTeve-Canal 41 di Miami, secondo il blog CaféFuerte.

 

I lavoratori del ristorante 'La casa de las baleadas', dove era stato collocato originariamente il cartellone, hanno dichiarato di aver ricevuto insulti e minacce di aggressione e di morte, e di averne informato la polizia.