Provocatori e provocazioni

 

Processione a L'Avana.

Molte telecamere e poche mercenarie

 

 

26 marzo 2012 - http://cambiosencuba.blogspot.it/

 

 

Un buon numero di giornalisti di quelli che si trovano accreditati a L'Avana a proposito della visita del Papa Benedetto XVI all'isola, é venuta a presenziare, questa domenica, la comparsatata che, come ogni settimana, organizzano le cosiddette Dame in Bianco.


Dopo aver partecipato alla Messa presso la Chiesa di Santa Rita, circa 30 mercenarie hanno realizzato una camminata, lungo diversi isolati della 5ta Avenida sotto
la persecuzione di microfoni e telecamere di oltre un centinaio di giornalisti, che più di fotografare le Dame si riprendevano tra loro. Costanza grafica quest'ultima che darà certamente un tocco di novità alla cronica che invieranno alle loro rispettive redazioni.


Ci auguriamo che, in base alla qualità che accreditano detti professionisti dell'informazione, alcuni di loro abbiano chiesto alle madamigelle della comparsata quante di loro hanno un membro della famiglia imprigionato o se è vero ciò che si dice di loro che camminano grazie al denaro con cui sono pagate dal governo degli Stati Uniti per organizzare questo tipo di peregrinazione.


Questa ultima domanda, i corrispondenti esteri, potrebbero anche averla fatta a Charles Barclay, Vice Direttore dell'Ufficio di Interessi degli Stati Uniti a L'Avana, che forse poiché "l'occhio del padrone ingrassa il cavallo" si é mantenuto, per tutta la durata della processione giornalistica, attento alle azioni dei suoi subordinati.

 

 

Procesión en La Habana. Muchas cámaras y pocas mercenarias

Una buena cantidad de periodistas de los que se encuetran acreditados en La Habana a propósito de la visita del papa Benedicto XVI a la Isla, acudió este domingo a presenciar lacomparsata que, como cada semana, organizan las llamadas Damas de Blanco.
Después de participar en la misa en la Iglesia de Santa Rita, una treintena de mercenarias realizaron una caminata a lo largo de varias cuadras de de la 5ta Avenina, bajo el acoso de los micrófonos y las cámaras de más de un centenar de reporteros que, más que fotografiar a las Damas, se retraton entre ellos mismos. Constancia gráfica esta última que sin duda le dará algún toque noticioso a las crónicas que enviarán a sus respectivas redacciones.
Esperamos que, acorde a la calidad que acredita a dichos profesionales de la información, alguno de ellos le haya preguntado a las damiselas de la comparsata cuántas de ellas tiene algún familiar preso o si es cierto lo que de ellas se afirma de que caminan gracias al dinero que le paga el gobierno de Estados Unidos para organizar tales andanzas.
Esta última pregunta, incluso, los corresponsales extranjeros podían habérsela realizado a Charles Barclay, el director adjunto de la Oficina de Intereses de Estados Unidos en La Habana, quien quizás por aquello de que "el ojo del amo engarda al caballo" se mantuvo, todo el tiempo que duró la procesión periódistica, atento al accionar de sus subordinadas