L’influente Brigadiere generale statunitense John Adams ha domandato agli Stati Uniti di togliere Cuba dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo e d’eliminare la loro controproducente e ipocrita politica verso l’Isola, riferisce PL.

 

“La presenza di Cuba nella lista danneggia la credibilità degli Stati Uniti con quasi tutti i nostri alleati e ci pone in contraddizione con i paesi dell’America Latina che vedono la lista come una cosa capricciosa e politicamente motivata", ha dichiarato il militare pensionato come si legge in un articolo firmato dal consigliere federale David W. Jones, inserito in The Hill, una pubblicazione del Congresso statunitense.

 

Pensionato dal 2007, Adams, che aveva un gran peso nelle alte sfere del Pentagono, ha accumulato più di 35 anni d’esperienza in missioni militari.

 

Ex rappresentante militare degli Stati Uniti nell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) ha aggiunto che la politica degli USA pregiudica gli interessi delle imprese e dei lavoratori e che, giustificando il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba, s’impedisce la creazione di nuovi posti di lavoro.

 

Inoltre ha assicurato che al termine della guerra fredda, molti nella comunità d’intelligenza, erano giunti alla conclusione che Cuba non era una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

 

Adams ha ricordato le dichiarazioni del Dipartimento di Stato USA nei rapporti del 2009 e del 2010, in cui si riconosce che nell’Isola non esistono evidenze di appoggi finanziari a organizzazioni terroristiche e che il Governo cubano ha condannato pubblicamente le azioni di terrorismo.

 

Il Governo degli Stati Uniti paralizza gli sforzi per la cooperazione con Cuba, ha detto ancora, in importanti sfere della sicurezza nazionale per la nostra nazione, includendo il traffico multinazionale di persone, droga a armi, oltre ai disastri ambientali.