USAID, una delle facce dell’ingerenza

degli USA contro Cuba

 

 

30 luglio 2012 - Luis Brizuela Bringuez giornalista della Redazione del Nord America di Prensa Latina http://www.prensa-latina.it

 

 

Recenti azioni del governo degli Stati Uniti sono in contraddizione con ciò che ha affermato, tre anni fa, il presidente Barack Obama nel V Vertice delle Americhe, in Trinidad Tobago, quando ha espresso che avrebbe cercato un nuovo inizio riguardo ai rapporti con Cuba.


Contrariamente negli ultimi mesi Washington ha rinforzato la sua politica di ostilità verso la Maggiore delle Antille, avviando sovvenzioni miliardarie che tramite entità federali tentano di smantellare il sistema politico dell’isola.

Il Dipartimento di Stato ha destinato
20 milioni di dollari per creare reti clandestine di Internet al margine delle regolazioni statali del paese.

Per quanto riguarda lo spirito ed i soldi, c’è una crescita delle spese per l’uso delle tecnologie moderne, ha riconosciuto Mark Lopez, vice amministratore assistente per l’America Latina ed i Caraibi dell’Agenzia Internazionale per lo Sviluppo (USAID).

In una lettera inviata al Congresso, si spiega come la Casa Bianca pianifichi spendere questi soldi durante l’anno fiscale che finisce il 30 settembre, tramite tre entità tra le quali si trova l’Ufficio dell’America Latina ed i Caraibi (LAC) dell’USAID.

Nello stesso modo parteciperanno l’Ufficio della Democrazia, i Diritti Umani ed il Lavoro (DRL) e quello degli Affari dell’Emisfero Occidentale (WHA), ha riportato il giornale The Miami Herald.

Il programma eviterà l’uso d’attrezzatura sofisticata come sono i telefoni satellitari ed al loro posto verranno usati solo articoli accessibili ai cubani: computer, dischi fissi, unità USB e telefoni cellulari, ha riferito un impiegato del Congresso.

Sei degli altri nove programmi per la nazione caraibica inclusi nella lettera fanno anche riferimento all’uso di nuove tecnologie.

Lopez ha detto che era difficile quantificare l’aumento da un anno all’altro nei confronti dei fondi dovuto a che i programmi sono per alcuni anni.

La comunicazione non ha offerto altri dettagli sul programma e Lopez si è rifiutato a rivelarli per evitare che siano conosciuti dal governo cubano.

Nonostante, il funzionario ha sottolineato che il destino finale di questa attrezzatura saranno i gruppi, che finanziati da Washington, cercano di distruggere, dall’interno del paese, il sistema politico della nazione cubana.


Le richieste di fondi per altri programmi si faranno conoscere presto, ha annunciato.


Questa informazione coincide con la divulgazione dei fondi storici dell’USAID per il sovvertimento del governo cubano: 197 milioni 270 mila dollari, usati soprattutto tra il 2001 ed il 2008, secondo descrive Tracey Eaton, nel suo blog Along the Malecon: Fondi per il sovvertimento del governo a Cuba dell’USAID.

Attira l’attenzione il fatto che la segretaria di Stato, Hillary Clinton, si sia mostrata nel centro di una campagna per, ipoteticamente, appoggiare la libertà di Internet a livello globale, con lo scopo di accelerare “cambiamenti politici, sociali ed economici”, ha sottolineato il giornale.

Questo atteggiamento negli affari interni del paese è una delle cause per cui i paesi dell’Alleanza Boliviana per i Popoli della Nostra America (ALBA) hanno consigliato agli integranti di questo blocco regionale di
espellere dai loro territori all’entità statunitense per costituire un fattore di perturbazione che attenta contro la sovranità e la stabilità politica.

Questo è stato esposto in una dichiarazione del Consiglio Politico dell’ALBA, dopo una riunione di consiglieri del blocco il 21 giugno a Rio de Janeiro, in Brasile, durante la conferenza dell’ONU sullo sviluppo sostenibile Rio+20.

Il testo sottoscritto da Bolivia, Cuba, Ecuador, Dominica, Nicaragua e Venezuela ha denunciato che l’USAID avvia azioni “d’ingerenza aperta” e finanzia gruppi e progetti indirizzati a destabilizzare i legittimi governi che non rispondono agli interessi di Washington.

L’anteriore è una “chiara e sfacciata intromissione nei processi politici interni di ogni nazione”, ha sottolineato il documento.

Nella maggior parte dei paesi dell’ALBA, l’USAID tramite le sue diverse organizzazioni e facciate, avvia le sue azioni illegali ed impunemente, fuori da una cornice giuridica, finanzia illegalmente i mezzi di comunicazione, i leader politici e le organizzazioni non governative”, ha aggiunto.

Il blocco bolivariano ha responsabilizzato l’USAID di promuovere nei loro paesi tutti i tipi di opposizioni per cospirare e limitare le potestà dei membri dell’ALBA e in molti casi, saccheggiare le loro risorse naturali.

I nostri paesi non richiedono di nessun tipo di finanziamento estero per mantenere le nostre democrazie, che si consolidano per la volontà dei popoli latinoamericani e caraibici, ha precisato il testo.

Non abbiamo neanche bisogno di organizzazioni tutelate da potenze straniere che in pratica usurpano ed indeboliscono la presenza degli organismi dello Stato, ha sottolineato la dichiarazione.