Nuestra America - UNASUR

 

 

Dichiarazione del Vertice

UNASUR sul Venezuela

 

 

 

 

19.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Testo della Dichiarazione del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione delle Nazioni sudamericane.

 

PRIMO. Il consiglio dei Capi di Stato e di Governo di UNASUR, riuniti in sessione straordinaria a Lima, esprime i suoi complimenti al popolo venezuelano per la sua partecipazione di massa alle elezioni presidenziali del 14 aprile ultimo, che ratifica la sua vocazione democratica e salutano il presidente Nicolás Maduro per i risultati nelle elezioni e la sua elezione come presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

 

SECONDO. Invita tutti i settori che hanno partecipato al processo elettorale, a rispettare i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali emanate dal Consiglio Nazionale Elettorale- CNE - autorità venezuelana competente in questa materia.

 

TERZO. Ratifica nella linea di quanto segnalato nella Dichiarazione della Missione elettorale di UNASUR in Venezuela del 15 aprile ultimo, che ogni reclamo, protesta o procedimento straordinario che alcuni dei partecipanti al processo elettorale sollecitano, dovrà essere canalizzato o risolto nell’ordinamento giuridico vigente e della volontà democratica delle parti. In questo senso è una nota positiva la decisione del CNE d’implementare un metodo che permetta il controllo totale dei seggi.

 

QUARTO. Richiama a deporre ogni atteggiamento o azione violenta che metta a rischio la pace sociale del paese ed esprime la sua solidarietà con i feriti e i familiari delle vittime del 15 aprile del 2013. Invita inoltre al dialogo ed a contribuire e preservare un clima di tolleranza a beneficio di tutto il popolo venezuelano.

 

QUINTO. Accorda la designazione di una Commissione di UNASUR per accompagnare l’investigazione dei fatti violenti del 15 aprile del 2013.

 

 

Vertice straordinario di UNASUR
 

sulla situazione in Venezuela

 

 

 

 

  19.04.2013 - www.granma.cu

 

 

 

Il Vertice straordinario della Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) è stato inaugurato nella notte di giovedì 18 dal presidente peruviano, Ollanta Humala, per analizzare la situazione in Venezuela, di fronte ai piani di destabilizzazione fomentati dalla destra, che ha incitato ad azioni violente.

 

I Capi di Stato presenti all’appuntamento hanno sostenuto Nicolás Maduro come presidente eletto del Venezuela ed hanno appoggiato l’istituzionalità e la democrazia nella regione.

 

All’incontro convocato dallo statista peruviano nella sua qualità di presidente pro tempore del meccanismo regionale, fondato nel 2008, stanno partecipando dieci presidenti dei paesi membri.

 

Il parlamento venezuelano nominerà oggi, venerdì 19, Nicolás Maduro Presidente Costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, in conformità con quanto stabilito nella Costituzione.

 

Delegazioni di 20 paesi hanno confermato la loro partecipazione alla cerimonia alla quale assisterà anche il popolo venezuelano.

 

 

 

UNASUR non tollererà colpi di Stato

 

in Venezuela, avverte l’Ecuador

 

 

  17.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha avvertito che le elezioni libere e democratiche in Venezuela devono essere rispettate e che l’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) non tollererà un colpo di Stato.

 

Attraverso lo spazio di Correa nella rete sociale Twitter, @MashiRafael, e reiterato dal ministro degli Esteri incaricato Marco Albuja, l’Ecuador ha reiterato che tutta l’America Latina è chiamata a difendere la sovranità di ogni paese ed ha esortato a non lasciare che la violenza vinca la battaglia.

 

L’Ecuador ha fiducia nei rapporti presentati dagli organismi internazionali che assicurano la trasparenza e l’affidabilità del sistema elettorale venezuelano, ha sostenuto Albuja.

 

"Tutti gi organismi indipendenti che hanno partecipato come osservatori tecnici e sociali delle elezioni venezuelane hanno legittimato queste votazioni, ha scritto il diplomatico in twit, ed ha reiterato la posizione dell’Ecuador a proposito del processo elettorale venezuelano.

 

La reazione dell’Ecuador avviene dopo che il candidato che ha perso, Henrique Capriles ( Mesa de la Unidad Nacional), ha rifiutato di accettare i risultati di domenica in Venezuela, che danno la vittoria a Nicolás Maduro per circa due punti di differenza.

Albuja ha sostenuto che la richiesta di ricontare i voti fatta dagli Stati uniti e dalla segreteria generale della OSA sono fuori luogo e che i loro suggerimenti sono semplici intromissioni.

 

Lunedì 15, Capriles ha chiamato a non riconoscere i risultati elettorali e a manifestare il disaccordo per le strade.

 

“Scaricate tutta questa molestia in nome della pace”, ha chiesto Capriles ai suoi sostenitori e così i gruppi contrari al progetto di Chávez hanno assalito Centri Medici di Diagnosi Integrale (CDI), Petrocase, sedi del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), mezzi di comunicazione e case.

 

Il ministro degli Esteri incaricato, incontrando Ricardo Patiño in Germania, ha segnalato che l’Ecuador chiede a tutti i presidenti, vice presidenti e ministri degli Esteri di UNASUR di partecipare alla nomina ufficiale del presidente eletto, Nicolás Maduro.

 

Una volta proclamati i risultati ufficiali di domenica, i paesi della regione hanno riconosciuto la vittoria del presidente Maduro ed hanno inviato messaggi di auguri, con il desiderio di continuare a lavorare uniti.