Nuestra America 

 

 

Suriname presidente di UNASUR

 

  2.09.2013 - www.cubadebate.cu

I presidenti del blocco sudamericano UNASUR, riuniti nel VII Vertice del blocco, hanno condannato fermamente un possibile  intervento comandato dagli Stati Uniti in Siria per il presunto uso  di armi chimiche contro i civili.

 

La dichiarazione, approvata all’unanimità dai ministri delle Relazioni Estere  di UNASUR, rivendica principi di base del Diritto  Internazionale come la soluzione pacifica del conflitto e il non  intervento straniero nei temi della Siria,  ha informato EFE.

 

Inoltre esprime un richiamo per far sì che la popolazione della Siria incontri nella cornice dell’esercizio della sua piena sovranità, un’uscita pacifica al conflitto, che ha lasciato centinaia di migliaia di morti.

 

Il testo stabilisce che si deve attendere che la commissione della ONU incaricata d’ investigare i presunti attacchi con armi chimiche al popolo della Siria, si pronunci e non solo che precisi se ci sono stati gli attacchi, ma che determini chi li ha perpetrati.

 

La condanna si somma a quelle dell’Argentina, Brasile, Ecuador e Venezuela —parte dei 12 paesi che formano la UNASUR— nazioni che hanno espresso nei giorni scorsi la loro condanna ad un possibile intervento.

 

PL ha informato che l’appuntamento al più alto livello è stato inaugurato con frasi ed estratti dei discorsi di Hugo Chavéz,  fermo difensore dell’ integrazione  latino-americana e caraibica.

 

Il governante venezuelano, Nicolás Maduro, ha segnalato il ruolo di Chávez nella difesa degli intereressi regionali e la sua lotta contro il neocolonialismo.

 

In un altro momento dell’importante incontro il presidente del Suriname, Desiré Bouterse, ha ricevuto dalle mani del suo pari  peruviano, Ollanta Humala, la presidenza pro tempore del blocco per l’integrazione.

 

Nella consegna Humala ha presentato una relazione del lavoro svolto al fronte dell’organismo ed ha espresso la sua soddisfazione per quanto è stato realizzato in maniera congiunta dai paesi membri.

 

 

Rafael Correa difende un’opzione

 

di cambio nell’UNASUR

 

 

  30.08.2013 - www.cubadebate.cu

 

 

I cambiamenti nei meccanismi e nel funzionamento dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) sono un’opzione necessaria per andare avanti più dinamicamente verso l’integrazione, ha detto oggi il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa.

 

Parlando esclusivamente a “Venezolana de Television”, il presidente ha ritenuto che uno degli elementi da prendere in considerazione è l’importanza di fornire una maggiore capacità alla segreteria esecutiva del blocco.

 

Attualmente, ha detto, le decisioni vengono prese per consenso, quindi basta solo con l’opposizione di un delegato per evitare che sia approvata una risoluzione, che è in pratica un potere di veto.

 

Presente in Suriname per partecipare al vertice dell’UNASUR, Correa ha espresso che l’Ecuador considera fattibile di andare verso uno schema in cui le decisioni sono prese da una maggioranza qualificata, congiunto ad un aumento della capacità esecutiva per la segreteria.

 

“I popoli ci richiedono questa velocità”, ha aggiunto il presidente, menzionando anche l’iniziativa di formare una commissione arbitrale nell’UNASUR.

 

Il nemico, ha sottolineato, non si esprime solo con meccanismi di carattere militare, ma anche in dollari ed in trattati reciproci di investimento, dove le controversie sono discusse nelle stesse strutture.

 

Da qui l’importanza di avere degli organi arbitrali nell’UNASUR, caratterizzati dalla trasparenza, dall’equilibrio e dalla giustizia, per mettere fine a questa forma di sottomissione alle grandi potenze.

 

Uniti possiamo porre condizioni al capitale multinazionale, ha detto Correa, da qui l’importanza di far avanzare il processo d’integrazione nell’UNASUR .

 

America Latina, ha detto, è la regione della speranza, con risorse non solo naturali ma anche umane, con società unite ed una cultura con grandi valori, ha concluso il presidente ecuadoriano.