Nuestra America - UNASUR

 

 

I leader di UNASUR condannano

l’offesa  al presidente della Bolivia

 

 

  5.07.2013 - Héctor Miranda www.granma.cu

 

 

I presidenti dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) hanno censurato fortemente i governi di Italia, Francia, Portogallo e Spagna per l’affronto al presidente Evo Morales " che offende non solamente il popolo  boliviano, ma tute le nostre nazioni".

 

La forte condanna a queste potenze, membri dell’Organizzazione dell’Atlantico del Nord (NATO) è contenuta in una dichiarazione firmata a La Paz dai presidenti di Argentina, Cristina Fernández; Uruguay, José Mujica; Venezuela, Nicolás Maduro; Ecuador, Rafael Correa; y Suriname, Desiré Bouterse.

 

I presidenti di Perù, Colombia, Cile e Brasile,  che non hanno potuto partecipare a questo Vertice straordinario di UNASUR in Bolivia hanno a loro volta espresso la loro condanna per l’affronto inflitto a Evo Morales in Europa.

 

Il testo della dichiarazione di questo organismo d’integrazione, riunito a Cochabamba, denuncia alla comunità internazionale, e ai suoi differenti organismi, la flagrante violazione dei trattati che dirigono la convivenza pacifica, la solidarietà e la cooperazione tra i nostri Stati.

 

La dichiarazione condanna le offese e le pratiche neocoloniali che esistono nel nostro pianeta nel XXI secolo.

 

Inoltre sottolinea la mancanza di trasparenza sulle motivazioni delle decisioni politiche che hanno impedito il transito dell’aereo presidenziale boliviano con il presidente Morales a bordo.

 

Nel documento i presidenti di UNASUR hanno espresso la loro condanna alle pratiche illegali di spionaggio che emettono a rischio i diritti cittadini e la convivenza amichevole tra le nazioni. È stata dichiarata inaccettabile la restrizione alla libertà del presidente Evo Morales, facendone virtualmente un ostaggio, Questa azione è una violazione dei diritti non solo del popolo boliviano, ma di tutti i paesi e popoli dell’America Latina e rappresenta un pericoloso precedente...

 

In un altro paragrafo, il testo dichiara che le attuazioni che hanno chiaramente violato le norme e i principi di base del diritto internazionale,  come l’inviolabilità dei capi di Stato, ci fanno esigere una spiegazione sulle ragioni delle decisioni dei governi dei paesi citati.

 

La dichiarazione inoltre appoggia la denuncia presentata dalla Bolivia  presso l’alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

 

 


UNASUR conferma il suo

Vertice Straordinario in Bolivia

 

 

 

  4.07.2013 - P.Rioseco www.granma.cu

Il segretario generale della Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), Alí Rodríguez, ha confermato  a Prensa Latina la Riunione Straordinaria del Consiglio dei Capi di Stato che si svolgerà  oggi giovedì 4, a  Cochabamba, in Bolivia.

 

Il Vertice dei presidenti è una risposta alla richiesta di Rafael Correa, presidente dell’ Ecuador ed è previsto per le 16.00 ora locale, in questa città boliviana.

 

Il solo punto dell’agenda è l’analisi della risposta del blocco all’offesa di vari paesi europei che hanno impedito all’aereo di  Evo Morales, presidente della Bolivia, di sorvolare il loro territorio.

 

Sino ad ora, a poche ore dalla riunione, hanno confermato la loro presenza sei presidenti  (Bolivia, Ecuador, Venezuela, Argentina, Uruguay e Suriname) e il resto delle nazioni sta informando sul livello delle loro delegazioni.

 

“L’obiettivo, ha detto Rodríguez, è il pronunciamento del Sudamerica sul virtuale sequestro del presidente Morales da parte di vari  paesi europei che hanno impedito al suo aereo di sorvolare i loro territori, in chiara violazione delle leggi e delle norme internazionali. 

 

L’incontro analizzerà la relazione dei paesi europei con UNASUR, perchè tutti loro hanno importanti interessi  nella regione e si dovrà definire se basteranno delle scuse diplomatiche e si adotteranno misure al di là del necessario rispetto che meritano la dignità e la sovranità della regione. Va sottolineato, ha detto, ed ha  indicato la sicurezza nell’unità del blocco regionale di fronte a questa offesa ricevuta da uno dei suoi membri,  che è come offendere tutti noi”, ha concluso.

 

 

La prima Scuola Sudamericana di Difesa

 

 

I rappresentanti dell’Unione delle Nazioni Unite del Sudamerica (Unasur) hanno ratificato la creazione della  prima Scuola Sudamericana di Difesa (Esude) con il proposito de formare  militari che appartengono ai dodici paesi membri, e che contribuiscano al ristabilimento della pace nella regione.

 

L’informazione l’ha diffusa il direttore del  Consiglio di Difesa Sudamericano di Unasur, Alfredo Forti, che ha segnalato che il centro di formazione per la sicurezza baserà il suo insegnamento in un pensiero geostrategico nettamente sudamericano.

 

Forti ha indicato durante la Conferenza di Unasur sulle risorse naturali e lo sviluppo integrale della nazione che si è svolto a Caracas, capitale del Venezuela, che  in accordo con il piano d’azione del Consiglio di Difesa Sudamericano, i rappresentanti dei 12 paesi lavorano all’elaborazione degli statuti e dei corsi che si utilizzeranno per questo programma di formazione, che sarà presentato ai ministri alla Difesa nel novembre di quest’anno.

 

I membri del gruppo lavorano anche al disegno e alla costruzione del primo aereo sudamericano di addestramento elementare militare di base.

 

Questi progetti sono stati sviluppati da tempo e, di fatto, lo scorso 9 maggio, il ministero alla Difesa dell’Ecuador ha emesso un comunicato dopo una riunione di due giorni a Quito, con i delegati dei ministeri alla Difesa dell’Argentina e del  Brasile, nel quale  hanno specificato che questa nuova istituzione promuoverà lo scambio dei professori e degli allievi civili e militari nei programmi di formazione per gli specialisti dei paesi della regione, e genererà progetti di investigazione accademica e vincoli con i centri accademici della regione.

 

Ugualmente è stato comunicato che nel mese di luglio si svolgerà il secondo appuntamento nella città di Buenos Aires, capitale dell’Argentina.