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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Il Presidente Maduro chiama ad

approfondire la Rivoluzione

 

 

22.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Cristina Fernández ha visitato

la caserma della Montagna
Dove riposa Hugo Chávez

 

La presidentessa dell’Argentina, Cristina Fernández, ha vistato sabato 20 la Caserma della Montagna dove riposa il leader della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chávez.
La capo di Stato argentina era giunta nel paese per assistere alla cerimonia del giuramento del presidente Costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro.
“ A Caracas, senza Hugo. Sarà duro e strano nello stesso tempo. I suoi funerali sono stati così impressionanti che ero come stordita. Sabato mattina vado alla Caserma della Montagna dove riposa. Voglio stare un poco sola, senza tanta gente, nè tanto rumore”, aveva scritto nel suo spazio di T@CFKArgentina.
“Perchè coloro che vivono con troppa intensità ci abbandono troppo presto?”, si è chiesta. ed ha aggiunto: “In qualche momento avranno pensato o sentito che era necessario affrettarsi tanto, perchè il tempo per fare quello che volevano non era sufficiente?
Nel suo scritto ha ricordato l’ex presidente argentino, suo marito Néstor Kirchner, morto nell’ottobre del 2010.
“Esseri unici, indimenticabili e strani nello stesso tempo, irripetibili. La loro assenza si sente più della loro passata presenza”, ha scritto ancora.

Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha chiamato a consolidare e ad approfondire sempre più la Rivoluzione iniziata 14 anni fa dal defunto Comandante Hugo Chávez, ed ha incitato al dialogo e alla concordia nel paese.


“Questo è un momento d’avanzata e crescita della Rivoluzione e facciamo di questi sei anni un’epoca di prosperità”, ha detto Maduro sul suo impegno di portare la nazione sulla rotta del progresso durante il suo mandato, sino al 2019.


“Voglio fare una rivoluzione dentro la Rivoluzione, per costruire un paese stabile, in base all’uguaglianza”, ha detto Maduro riferendosi alle diverse iniziative del suo impegno per incamminare il Venezuela verso lo sviluppo e la concordia, mediante il dialogo con coloro che avversano il progetto.


“A chi ha votato contro il processo rivoluzionario, io tendo la mano, e percorrerò il paese per ascoltare le vostre ragioni. Venite a costruire il futuro, a costruire la Patria. Noi garantiamo la pace di questa nazione”, ha dichiarato.


“Che si smetta con i sabotaggi della destra all’economia, al sistema elettorale e alla vita sociale del paese! Che termini la divisione!”, ha sottolineato, riferendosi alle azioni di violenza perpetrate dall’opposizione dopo il rifiuto di riconoscere i risultati delle elezioni presidenziali, con fini di destabilizzazione.


“Io chiamo tutti a conversare nei distinti scenari in cui si può dialogare, nel rispetto della Patria e delle istituzioni”, ha aggiunto.


Con il fine di approfondire il processo rivoluzionario, il presidente ha fatto riferimento alla Grande Missione Efficienza o Niente”, e ne ha decritto i tre assi portanti: le micro missioni destinate a recuperare le imprese del paese; l’attivazione di un corpo speciale segreto d’investigazione, anticorruzione e il governo della strada come nuova forma di gestione.


Su quest’ultimo ha detto: “Applicherò il governo della strada e me ne vado con il mio autobus e tutti i ministri per tutto il paese a combattere l inefficienze e l’indolenza, per far sì che il Venezuela vada avanti”.


Inoltre ha chiamato alla Rivoluzione della sicurezza, della giustizia e la pace, per lottare contro la violenza a la criminalità nella nazione ed ha incitato i concittadini a consolidare la Rivoluzione sociale dove la mete è “povertà e miseria zero in Venezuela per il 2019”.


Al termine Maduro ha chiamato alla Grande rivoluzione del potere popolare per la formazione del modo di vita socialista, attraverso il rinforzamento delle comuni organizzate per vivere in uguaglianza, rispetto e solidarietà alla costruzione della Patria.


“Voglio portare avanti i valori di questa Patria e rendere realtà i sogni di Hugo Chávez”, ha concluso.

 

 

Nicolás Maduro ha giurato come

presidente del Venezuela

 

 

20.04.2013 - www.granma.cu

 

 

 

 

Dopo aver giurato come Capo dello Stato, Nicolás Maduro, ha ricevuto la banda presidenziale dalle mani del presidente dell’Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello e da María Gabriela Chávez, figlia del comandante supremo, Hugo Chávez.

 

Poi nella cerimonia de giuramento del presidente Maduro, che si è svolta nell’Assemblea Nazionale, e Caracas, è stato reso omaggio al comandante supremo Hugo Chávez, con la canzone “Sigamos Juntos”, interpretata dalla venezuelana Antonieta Peña.

 

Poi il presidente Maduro ha firmato il documento che certifica il suo giuramento come Capo dello Stato.

 

I rappresentanti dei poteri pubblici hanno firmato a loro volta questa dichiarazione.

La cerimonia è stata trasmessa in catena nazionale da radio e televisione nazionale.

 

 

Il Presidente venezuelano segnala

il ruolo di Chávez e della Forza Armata

 

 

Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha segnalato il ruolo della Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB) e del deceduto presidente, Hugo Chávez, nella forgia di un ente militare impegnato con il legato patrio e dei liberatori.

 

Questa nuova FANB è tornata di nuovo ad essere "l’ Esercito dei Liberatori grazie all’opera miracolosa del nostro Presidente Chávez", ha considerato il Capo dello Stato dopo la grande sfilata in cui è stato riconosciuto come Comandante in Capo della forza militare della nazione.

 

“Chávez ha il merito d’aver resuscitato i soldati di Bolívar e di averli trasformati in una forza organizzata e con un morale combattivo che si dimostra in ogni marcia o gesto”, ha detto Maduro in relazione al successo della sfilata dell’ente armato.

 

“Dobbiamo ringraziare Chávez per averci aperto gli occhi, perchè grazie a lui abbiamo una Forza Armata impegnata con la Patria”, ha detto Maduro, ricordando l’importante ruolo dell’esercito nella costruzione del socialismo nel paese, assieme al popolo.

 

Durante la parata è stato reso omaggio a Chávez ed è stato anche commemorato il 203º anniversario del processo indipendentista contro la Spagna.

 

Hanno sfilato nel Paseo de los Próceres a Caracas, mezzi blindati e unità di truppe terrestri, come espressione di lealtà al presidente e al processo rivoluzionario confermato dal popolo nelle elezioni presidenziali del 14 aprile.