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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Maduro ha consegnato il Piano della Patria

e si è iscritto come candidato presidenziale

 

 

12.03.2013 - www.granma.cu

 

 

Il candidato della Rivoluzione Bolivariana, Nicolás Maduro, ha consegnato il Piano della Patria ed ha reso ufficiale la sua candidatura alle elezioni presidenziali che si effettueranno il 14 aprile, dopo la mancanza assoluta, dovuta alla morte, del Comandante Hugo Chávez.

Maduro ha chiesto a Dio, al Libertador Simón Bolívar e al Comandante Hugo Chávez “Forza e saggezza per prendere la loro bandiera, il loro programma e la loro causa” e continuare la battaglia di consolidamento della Patria.

Accompagnato da una folla di venezuelani che si sono concentrati in piazza Diego Ibarra (al centro di Caracas), dalle nove di mattina, Maduro ha affermato davanti alle autorità del Consiglio Nazionale Elettorale “Io non sono Chávez, ma sono suo figlio e tutti insieme, con il popolo, siamo Chávez”.

Poi, consegnando il Piano della Patria, lo stesso che nove mesi fa aveva consegnato il Comandante Chávez, ‘per la vita del nostro popolo’, Maduro ha affermato che prenderà tra le mani questo piano con l’amore, le lacrime, il dolore e la speranza di un popolo che si è svegliato e non dormirà mai più, nè sarà mai più dominato.

Il presidente incaricato ha invitato l’opposizione a rettificare il suo odio, che porta solo verso il cammino della sconfitta e dello scontro.

Maduro ha assicurato: “Andiamo ad una campagna di pace e che nessuno inoculi il veleno, il rancore e l’odio dell’opposizione nazionale e internazionale. Noi nel fondo del cuore li perdoniamo, perchè Chávez non ha mai odiato nessuno”.

La corrispondente di TeleSUR in Venezuela, Madelein García, ha informato che piazza Diego Ibarra “è piena dei seguaci del Comandante Chávez (…) che cantano parole d’ordine nonostante il dolore e sono fermi, per continuare con la Rivoluzione e dare il loro appoggio a Nicolás Maduro, perchè questa è stata la linea che ha lasciato il presidente Chávez prima di morire.

Il popolo canta “Maduro con tutto il mio cuore”, riferendosi a Chávez e al vincolo con il presidente incaricato.

“Chávez te lo giuro, il mio voto va a Maduro”, e “Con Chávez e Maduro il popolo è sicuro”, sono altre parole d’ordine cantate in coro dalla popolazione.

Il CNE del Venezuela ha informato, nella voce della sua presidentessa, Tibisay Lucena, che il prossimo 14 aprile i venezuelani sceglieranno il loro nuovo Presidente della Repubblica Bolivariana.

 

 

Nicolas Maduro: Capriles ha commesso

l’errore più grande della storia

 

 

Il presidente incaricato del Venezuela, Nicolás Maduro, ha detto che Henrique Capriles “ha commesso l’errore più grande” per le dichiarazioni fatte quando ha accettato la candidatura per rappresentare l’opposizione nelle presidenziali del 14 aprile.

Il candidato dell’opposizione ha commesso l’errore più grande della storia con le sue dichiarazioni contro il defunto presidente Hugo Chávez. Il popolo lo odierà e il 14 aprile nelle urne il popolo lo dimostrerà!”, ha detto Maduro, rispondendo agli attacchi e agli insulti che Capriles aveva espresso poco prima, ed ha convocato il popolo venezuelano all’unità, alla pace e al dibattito.

Capriles ha accusato Maduro di mentire e di usare il dolore dei seguaci del presidente Hugo Chávez. Maduro, candidato del partito di governo nelle prossime elezioni, ha detto che Carriles vuole macchiare con violenza, sangue e morte di venezuelani, la vittoria cantata del comandante Chávez nelle urne.

Che nessuno ascolti le provocazioni di Capriles, ha detto ancora ed ha richiamato a canalizzare l’indignazione con più unione, orazioni, azioni, lutto e combattimento.

La famiglia del leader della Rivoluzione bolivariana si riserva di agire con le azioni giudiziarie necessarie contro Capriles.

Maduro assicura che il candidato dell’opposizione vuole macchiare la situazione politica per ritirarsi dalle elezioni.

“Questo colpo è stato calcolato, ha stimato, ed ha informato che venerdi 15 si effettuerà il trasferimento del corpo di Chávez al Museo della Montaña.

Sul tema del trasferimento del feretro del presidente venezuelano deceduto, al Pantheon Nazionale, Maduro ha detto che si proporrà un emendamento alla Costituzione per realizzarlo.