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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Sessismo contro la Ministra dello Sport del Venezuela

induce La Sexta a comparare Maduro con Berlusconi

 

 

 

2.05.2013 - José Manzaneda, coordinatore de Cubainformación Traduzione di Vincenzo Basile (Capítulo Cubano)

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ydiHUZbQUwI
 

 

 

La nomina da parte del neo eletto presidente del Venezuela Nicolas Maduro della schermitrice olimpionica Alejandra Benitez come Ministra dello Sport ha scatenato un’ondata di servizi giornalistici caratterizzati dal sessismo più rancido (1).
 

E l’identificazione come notizia internazionale di questa nomina si fonda esclusivamente sul fisico della ministra. “La ministra sexy” (2) “La ministra venezuelana più esuberante” (3), o “Alejandra Benitez, la sensuale Ministra dello Sport di Maduro” (4) sono alcuni esempi di titoli apparsi su giornali d’Europa e dell’America Latina, che riportano la notizia con alcune fotografie di Benitez, di anni fa, nelle quali posa in costume da bagno e senza vestiti.

 

Non pochi media, inoltre, hanno anche utilizzato questa informazione come un nuovo elemento per screditare il governo bolivariano, con la tesi secondo lo quale Nicolas Maduro starebbe utilizzando il fisico della ministra come elemento per favorire la sua popolarità. Un esempio è la notizia di La Sexta, un canale spagnolo che si presenta come progressista e di sinistra (5). La presentatrice Helena Resano ha addirittura confrontato il Governo del Venezuela con quello di Berlusconi: “Maduro ha sorpreso con la sua decisione i venezuelani e il suo gabinetto - zeppo di ministri della vecchia guardia chavista - con questa nuova nomina, stile Silvio Berlusconi” (6).

 

Questo commento de La Sexta contiene un messaggio decisamente sessista: una donna con lo standard fisico di Alejandra Benitez non può avere le qualità necessarie per essere Ministra dello Sport, pur avendo vinto un Mondiale di Scherma, aver gareggiato in tre Giochi Olimpici ed essere deputata dell'Assemblea Nazionale venezuelana.

 

Ma la cosa più strana è che sia il canale La Sextaa tentare di dare lezioni in questo campo, quando lo staff delle sue presentatrici televisive non si caratterizza, precisamente, per essere rappresentativo della varietà delle donne spagnole (7).