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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Cosa succederà oggi in Venezuela?

 

 

10.01.2013 - Ángel Guerra Cabrera http://wordpress.jovenclub.cu/

 

 

Gli Stati Uniti hanno deciso di sfruttare il cancro di cui soffre il Presidente venezuelano Hugo Chavez per liquidare politicamente in vita, con un golpe "soft", l'architetto dell'unità latino-caribeña. Si tratta di disconoscere la volontà, espressa il 7 ottobre, di 8 milioni di venezuelani che hanno rieletto Chavez e optato per la sua proposta politica socialista. Di creare confusione nel mondo sulla situazione in Venezuela e di dividere i dirigenti e le file bolivariane. Di ottenere il pretesto per un intervento militare yankee ed impossessarsi del petrolio. Per questo la direzione del Partito Socialista Unito del Venezuela ha risposto energicamente ai disperati tentavi destabilizzanti dell'opposizione, che è consapevole della sua incapacità di sconfiggere il chavismo con una battaglia democratica e sempre termina mostrando la sua irrefrenabile inclinazione golpista.

Il Vice Presidente, Nicolás Maduro, e altri funzionari hanno spiegato con precisione le disposizioni costituzionali relative mentre dura il recupero del Presidente e hanno sottolineato perché il 10 gennaio non è una data fatale in cui Chavez è obbligato a giurare come Presidente, come sostengono gli altoparlanti mediatici. Hanno chiamato alla mobilitazione popolare antigolpista e rifiutando energicamente l'anti incostituzionale richiesta del capoccia controrivoluzionario Henrique Capriles perché assuma transitoriamente la presidenza dell'esecutivo il Presidente dell'Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello. Tuttavia la mafia mediatica lavora a tempo pieno per far credere all'opinione pubblica che ci sia un vuoto di potere non colmato perché la leadership bolivariana viola la legge.


L'opposizione agisce come se Chavez fosse già morto, come se non ci fosse un popolo disposto a tutto pur di difendere la sua rivoluzione ed il suo leader e forze armate con capi patrioti e costituzionalisti. Come se non ci fosse una leadership politica collettiva unita e coesa, fatto provato da prima delle elezioni del
16 dicembre e fino ad oggi, periodo nel quale Chavez è stato a Cuba.
Proprio su istanza di Cabello la maggioranza bolivariana dell'Assemblea Nazionale ha concesso il permesso a Chavez di dedicare tutto il tempo necessario per il suo recupero.

In corrispondenza con Washington l'opposizione é andata alzando la sua sfida sovversiva ed ha indetto uno sciopero "civico" per oggi, il cui fallimento è certo. Quello che vedremo oggi in Venezuela saranno le strade inondate di popolo al grido di 'Tutti siamo Chavez' con la presenza solidale di diversi leader latino-americani.

I polpi mediatici mentono senza pausa e cedono alla morbosità e alla necrofilia come desidera l'impero. Tutti: CNN, Televisa e le sue omologhe in lingua spagnola, ABC e El País di Madrid e suoi pari latino americani della SIP seminano zizzania e ripetono che il governo venezuelano non informa sulla salute di Chavez.

Tuttavia risulta innegabile la chiara volontà politica della leadership bolivariana d'informare con trasparenza sull'evoluzione del Presidente. Essa ha avuto inizio dalla coraggiosa e dettagliata spiegazione sul suo stato di salute e le possibili conseguenze politiche della nuova operazione offerta, dalla televisione nazionale, l'8 dicembre dallo stesso Chavez. Dopo sono seguiti 27 comunicati ufficiali. Sufficienti perché qualsiasi persona, con un livello medio d'istruzione, possa farsi una chiara idea sulla salute del Presidente; anche se Chavez è tanto amato ed intimo che milioni vorrebbero conoscere la sua evoluzione in tempo reale e in modo dettagliato.

Sulla chiarezza delle parti governative mi limito a citare parzialmente quanto emesso dalla televisione nazionale, il
3 gennaio, in occasione dell'insorgenza di nuovi complicanze nel periodo post-operatorio del Presidente: " Dopo la delicata operazione chirurgica dell’11 dicembre, il Comandante Chávez ha affrontato complicazioni come conseguenza di una severa infezione polmonare. Questa infezione è derivata da un’insufficienza respiratoria che obbliga il Comandante Chávez a seguire strettamente un il trattamento medico. Il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, reitera la sua fiducia nel gruppo medico che assiste il Comandante Presidente, e che segue permanentemente l’evoluzione clinica del paziente, agendo con il più assoluto rigore di fronte ad ogni difficoltà presentata. Il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela avverte il popolo venezuelano della guerra psicologica che la rete mediatica trans-nazionale sta sviluppando attorno alla salute del Capo dello Stato, con il fine di destabilizzare la Repubblica Bolivariana del Venezuela, e non riconoscere la volontà popolare espressa nelle elezioni presidenziali dello scorso 7 ottobre ed eliminare la Rivoluzione Bolivariana guidata da Chávez..."

 

 

Que ocurrirá hoy en Venezuela?

Ángel Guerra Cabrera http://wordpress.jovenclub.cu/

Estados Unidos ha decidido aprovechar el cáncer que padece el Presidente venezolano Hugo Chávez para liquidar políticamente en vida con un golpe “blando” al arquitecto de la unidad latinocaribeña. Se trata de desconocer la voluntad expresada el 7 de octubre por 8 millones de venezolanos, que reeligieron a Chávez y optaron por su propuesta política socialista. De crear confusión en el mundo sobre la situación en Venezuela y de dividir a los dirigentes y las filas bolivarianas. De lograr el pretexto para una intervención militar yanqui y apoderarse del petróleo. Por eso la dirección del Partido Socialista Unido de Venezuela ha respondido enérgicamente a los desesperados amagos desestabilizadores de la oposición, que es consciente de su incapacidad para vencer al chavismo en buena lid democrática y siempre termina mostrando su irrefrenable inclinación golpista.
El vicePresidente Nicolás Maduro y otros funcionarios han explicado con toda precisión las disposiciones constitucionales que rigen mientras dure la recuperación del Presidente y han subrayado por qué el 10 de enero no es una fecha fatal en que Chávez esté obligado a juramentarse como Presidente, como afirman las bocinas mediáticas. Han llamado a la movilización popular antigolpista y rechazando terminantemente la anticonstitucional exigencia del cabecilla contrarrevolucionario Henrique Capriles para que asuma interinamente la jefatura transitoria del Ejecutivo el Presidente de la Asamblea Nacional Diosdado Cabello. Sin embargo, la mafia mediática trabaja a tiempo completo para hacer creer a las audiencias que existe un vacío de poder que no es llenado porque el liderazgo bolivariano se conduce fuera de la ley.
La oposición actúa como si Chávez ya hubiera muerto, como si no hubiera un pueblo dispuesto a todo por defender su revolución y su líder y unas fuerzas armadas con jefes patriotas y constitucionalistas. Como si no existiera una dirección política colectiva unida y cohesionada, hecho comprobado desde antes de las elecciones del 16 de diciembre y hasta la fecha, periodo en que Chávez ha estado en Cuba. Precisamente a instancias de Cabello la mayoría bolivariana de la Asamblea Nacional concedió permiso a Chávez para dedicar todo el tiempo necesario a su recuperación.
En correspondencia con Washington la oposición ha ido subiendo su apuesta subversiva y llamó a un paro “cívico” para hoy, cuyo fracaso es seguro. Lo que sí veremos hoy en Venezuela es las calles inundadas de pueblo al grito de Todos somos Chávez y la presencia solidaria de varios líderes latinoamericanos.
Los pulpos mediáticos mienten sin pausa y ceden al morbo y la necrofilia como desea el imperio. Todos: CNN, Televisa y sus homólogas de habla hispana, ABC y El País de Madrid y sus iguales latinoamericanos de la Sociedad Interamericana de Prensa siembran cizaña y repiten que el gobierno venezolano no informa sobre la salud de Chávez.
Sin embargo, resulta inocultable la clara voluntad política del liderazgo bolivariano de informar con transparencia sobre la evolución del mandatario. Ella comienza por la valiente y detallada explicación sobre su estado de salud y eventuales consecuencias políticas de la nueva operación brindada en cadena nacional el 8 de diciembre por el propio Chávez. Después han seguido 27 reportes oficiales. Suficientes para que cualquier persona con instrucción media pueda hacerse una clara idea sobre la salud del Presidente, aunque Chávez sea tan querido y entrañable que millones quisiéramos conocer su evolución en tiempo real y al detalle.
Sobre la claridad de los partes gubernamentales me limito a citar parcialmente el emitido en cadena nacional el 3 de enero en ocasión de haber surgido nuevas incidencias en el periodo postoperatorio del Presidente: “Tras la delicada cirugía del pasado 11 de diciembre, el Comandante Chávez ha enfrentado complicaciones como consecuencia de una severa infección pulmonar. Esta infección ha derivado en una insuficiencia respiratoria que requiere del Comandante Chávez un estricto cumplimiento del tratamiento médico…El Gobierno de la República Bolivariana de Venezuela advierte al pueblo venezolano sobre la guerra psicológica que el entramado mediático trasnacional ha desatado alrededor de la salud del Jefe del Estado, con el fin último de desestabilizar a… Venezuela, desconocer la voluntad popular expresada en las elecciones… del… 7 de octubre y acabar con la Revolución … liderada por Chávez…”

Twitter: @guerraguerra