La UE reitera la condanna al

blocco degli USA contro Cuba

 

 

10.05.2013 - www.granma.cu

 

 

Il direttore esecutivo del Dipartimento Americhe, della Unione Europea (UE), Christian Leffter, svedese, ha reiterato a L’Avana la condanna di questo organismo al blocco imposto dagli Stati Uniti contro Cuba.

 

La UE, da molti anni ha una posizione chiara nelle Nazioni Unite, di condanna delle misure unilaterali tra paesi ed una posizione critica nel contesto nordamericano-cubano.

 

Le relazioni tra Cuba e l’Unione Europea sono un loro tema esclusivo, ha detto.

 

Leffter ha ricordato la posizione presa dalla UE alla fine del gennaio scorso, nel contesto del primo Vertice tra la UE a la Comunità degli Stati Latino americani e Caraibici – CELAC- svolta in Cile.

 

La Dichiarazione finale di quel foro segnala che il blocco degli USA contro Cuba rappresenta una grave minaccia al multilateralismo e inoltre rifiuta a le misure coercitive di carattere unilaterale con effetto extraterritoriale, che sono contrarie al diritto internazionale e alle norme comunemente accettate del libero commercio.

 

Nel documento, firmato nella capitale cilena, si critica anche l’applicazione delle disposizioni extraterritoriali della legge Helms - Burton, la legislazione degli Stati Uniti che codifica la politica del blocco contro l’Isola.

 

L’inviato della UE a L’Avana, ha definito positiva la sua visita di quattro giorni che ha avuto l’obiettivo di fomentare un dialogo per un accordo cornice tra le parti.

 

“Si spera, ha detto, che per la fine dell’anno si avanzi per iniziare i negoziati, con il fine di realizzare un convegno globale congiunto, che serva da piattaforma, con la quale costruire maggior scambi”.

 

Leffter ha ribadito che l’Europa vuole avanzare nelle relazioni economiche con Cuba e stabilire le basi per progredire negli scambi bilaterali.

 

L’Europa condanna il blocco contro Cuba alla vigilia del Vertice UE-CELAC

 

 

19.01.2013 - Waldo Mendiluza www.granma.cu

 

 

L’Unione Europea (UE) ha condannato il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba ed ha anticipato che nel prossimo Vertice UE-CELAC chiamerà ad eliminare gli ostacoli al commercio aperto.

 

“Da parte della UE non ci sono dubbi di sorta e lo abbiamo dimostrato da molto tempo, lo facciamo un anno dopo l’altro e siamo contrari alle misure con carattere extraterritoriale che danneggiano il commercio, e uno di questi casi è Cuba”, ha affermato Tomás Duplá del Moral, direttore per le Americhe del Servizio Europeo d’Azione Estera.

 

Rispondendo ad una domanda di Prensa Latina durante una videoconferenza sul foro che si svolgerà il 26 e il 27 di questo mese a Santiago del Cile, il funzionario ha detto che in questo vértice con la Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) l’Europa difenderà il commercio aperto tra i paesi.

 

“Non posso dire de il tema specifico starà o meno nella dichiarazione finale, perchè questo documento è sotto negoziato, ma non ci sono dubbi sulla posizione della UE al rispetto”, ha sottolineato ancora.

 

Da più di mezzo secolo il Governo degli Stati Uniti applica contro quest’Isola dei Caraibi un assedio che con il suo marcato carattere extra territoriale ha propiziato sanzioni a banche e imprese europee per i loro vincoli con Cuba.

 

Le misure coercitive di Washington hanno ricevuto tutti gli anni, dal 1992, la condanna della comunità internazionale nelle Nazioni Unite, dove 188 paesi hanno domandato l’eliminazione alla fine del 2012 nell’Assemblea Generale.

 

Duplá ha offerto da Bruxelles, in Belgio, i dettagli del Vertice, che avrà come tema centrale gli investimenti ed ha risposto alle domande dei giornalisti che hanno partecipato alla Videoconferenza in linea in maniera simultanea con Argentina, Bolivia, Colombia, Cile, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, Guatemala, Guyana, Messico, Nicaragua, Perù, Venezuela e Uruguay.

 

“L’obiettivo principale dell’incontro biregionale, ha detto l’esecutivo europeo è abbordare il ruolo degli investimenti nello sviluppo economico e il suo impatto nel progresso sociale, alla ricerca di una relazione armonica con l’ambiente.