A proposito della lettera indirizzata dal signor José Graziano da Silva, direttore generale della FAO


 

Le parole di Fidel, 17 anni fa, al

 

Vertice Mondiale dell’Alimentazione

 

 

14 maggio 2013 -  www.granma.cu

 

 

Signor Presidente,

Signor Direttore Generale della FAO,

Eccellenze:

 

La fame, inseparabile compagna dei poveri, è figlia della disuguale distribuzione delle ricchezze e delle ingiustizie di questo mondo. I ricchi non conoscono la fame.

 

Nella sede della FAO, Roma, 16 de novembre del 1996
Nella sede della FAO, Roma, 16 de novembre del 1996

Il colonialismo non è stato estraneo al sottosviluppo e alla povertà che soffre oggi gran parte dell’umanità. Nemmeno sono lontane l’opulenza che ferisce e lo spreco delle società dei consumo delle ex metropoli, che sottomisero con lo sfruttamento gran parte dei paesi della Terra.

 

Per lottare contro la fame e l’ingiustizia sono morti nel mondo milioni di persone.

 

Che cure di mercurio cromo applicheremo per far sì che in 20 anni ci siano 400 milioni invece di 800 milioni di affamati? Queste mete sono, solo per la loro modestia, una vergogna.

 

Se 35.000 persone muoiono ogni giorno di fame, e la metà sono bambini, perchè nei paesi sviluppati si sradicano gli ulivi, si sacrificano le greggi e si pagano forti somme per far sì che la terra non produca?

 

Se il mondo si commuove con ragione quando avvengono incidenti, catastrofi naturali o sociali che ammazzano cento o mille persone, perchè non si commuove nella stessa forma di fronte a questo genocidio che avviene ogni giorno davanti ai nostri occhi?

 

Si organizzano forze d’intervento per prevenire la morte di centinaia di migliaia di persone nell’est dello Zaire. Che cosa faremo per evitare che muoiano di fame ogni mese un milione di persine nel resto del mondo?

 

Sono il capitalismo, il neoliberismo, le leggi di un mercato selvaggio, il debito esterno, il sottosviluppo, lo scambio disuguale, quello che ammazzano tante persone nel mondo.

 

Perchè si investono 700.000 milioni di dollari ogni anno nelle spese militari e non s’investe una parte di queste risorse per combattere la fame, impedire il deterioramento dei suoli, la desertificazione e la deforestazione, l’effetto serra che incrementa cicloni, la scarsità o gli eccessi di pioggia, la distruzione della cappa di ozono e altri fenomeni naturali che danneggiano la produzione di alimenti e la vita dell’uomo sulla terra?

 

Le acque si inquinano, l’atmosfera si avvelena, la natura si distrugge. Non è solo la scarsità degli investimenti, la mancanza di educazione, le tecnologie, la crescita accelerata della popolazione, è che l’ambiente si deteriora e il futuro si compromette ogni giorno di più.

 

Perchè la produzione di armi sempre più sofisticate, dopo che è terminata la guerra fredda? Perchè si vogliono queste armi, se non per dominare il mondo?

 

Perchè la feroce concorrenza per vendere armi ai paesi sottosviluppati, che non li faranno mai poderosi, per difendere la loro indipendenza, dove quello che va fatto è ammazzare la fame?

 

Perchè sommare a tutto questo politiche criminali, blocchi assurdi che includono alimenti e medicinali, per ammazzare di fame e di malattia popoli interi?

Dove sono l’etica, la giustificazione, il rispetto dei diritti umani più elementari, il senso di tali politiche?

 

Che regnino la verità e non l’ipocrisia e la menzogna! Rendiamoci coscienti che in questo mondo vanno eliminati l’egemonismo, l’arroganza e l’egoismo!

 

Le campane che rintoccano oggi per quelli che muoiono di fame ogni giorno, rintoccheranno domani per l’umanità intera, se non avrà voluto, saputo o potuto essere sufficientemente saggia per salvare se stessa.

 

Molte grazie.