Grande festa popolare in tutta Cuba
 

Raúl ha presieduto la

sfilata nella capitale

 

 

 2.05.2013 - S.Lee www.granma.cu

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=09yLqULNEpM

 

 

La sfilata per il Primo Maggio in Piazza della Rivoluzione José Martí, presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, è stata una manifestazione popolare di massa che ha reso uno speciale omaggio all’eterno Comandante Presidente Hugo Chávez Frías. Lo stesso omaggio è sto reso da milioni di lavoratori e da tutto il popolo nelle altre sfilate per il Giorno Internazionale dei Lavoratori, che si sono svolte in decine di località dell’Isola.

 

“Quando uno se ne va, non se ne va; resta circondato”, ha detto una volta l’indimenticabile amico e in tutta questa irripetibile giornata è stato presente, sempre sorridente, sempre in piena battaglia, in centinaia di immagini così vicine e concrete per i cubani.


Alle 7.30 di mattina è cominciata la manifestazione nazionale nell’emblematiRaúl ha presieduto la sfilata nella capitaleca Piazza della Rivoluzione della capitale dove, a nome del Buró Politico,
ha parlato Salvador Valdés Mesa, vicepresidente del Consiglio di Stato, che ha segnalato che Cuba intera si concentra e sfila nelle principali piazze e nei viali delle città e dei paesi, con la guida della class operaia, per esprimere l’unità del popolo e il suo sostegno indiscutibile alla Rivoluzione, al Socialismo, a Fidel y a Raúl.


Portando un gigantesco striscione con il testo"Orgogliosi della nostra opera “ migliaia di lavoratori delle Scienze hanno iniziato la combattiva e entusiasta celebrazione alle 7,40, guidando una massa compatta di lavoratori statali e non statali, con i loro familiari e la popolazione, che sono passati divisi in blocchi dei 17 sindacati e dei 15 municipi della capitale.


Nella tribuna, con i dirigenti del Partito, dello Stato e del Governo, della UJC e le organizzazioni di massa, i capi delle FAR e del MININT, hanno condiviso questa grande festa. Più di duemila rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei movimenti sociali e solidali, i partecipanti alle riunioni del gruppo di lavoro del Foro di Sao Paulo, guidati da Valter Pomar, Rodrigo Cabezas e Rui da Costa Falcao; Ivan Melnikov, primo vicepresidente della Duma Statale Russa (Camera Bassa), gli assaltanti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, i partecipanti alla spedizione del Granma, i familiari dei Cinque Eroi e delle vittime del crimine di Barbados, Eroi ed Eroine del Lavoro, rappresentanti di partiti e organizzazioni internazionali radicati in Cuba e del Corpo Diplomatico.


La sfilata nella capitale si è svolta con fermezza, organizzata e compatta per un’ora e 20 minuti, chiusa dalle nuove generazioni che hanno inondato di allegria, di colore e di patriottismo, di luce e di decoro, questa sfilata in questa piazza che ha fatto storia ancora una volta.

 

 

Gli handicappati presenti nella sfilata proletaria
 

 

Migliaia di donne e uomini che lavorano nei 150 istituti speciali che esistono in Cuba per gli handicappati, hanno partecipato il Primo Maggio alla sfilata per il Giorno Internazionale dei Lavoratori.


Questi lavoratori raggruppano persone con differenti limitazioni fisiche o intellettuali che in questi centri si riabilitano, sfruttando l’opportunità di sentirsi utili e ottenere l’indipendenza economica.


Il cieco Ernesto Suárez, segretario generale della sezione sindacale nel laboratorio di Bejucal, in provincia di Mayabeque, ha manifestato la soddisfazione di salutare la data con il compimento produttivo di 60.000 buste per radiografie e per medicinali, ordinati dall’Ospedale Nazionale Enrique Cabrera, di questa capitale.


“Marceremo con i lavoratori dell’Industria Leggera e manifesteremo il nostro appoggio al progetto socialista di Cuba, alla causa dei
Cinque Eroi antiterroristi dell’Isola, condannati ingiustamente negli USA” ha detto pochi istanti prima di iniziare la sfilata che ha reso omaggio al Comandante bolivariano Hugo Chávez, leader della Rivoluzione Bolivariana, “il miglior amico di Cuba”, come ha detto Fidel.

 

 

Miguel Díaz Canel ha presieduto la

sfilata operaia a Santiago di Cuba

 

 

Miguel Díaz Canel ha presieduto la sfilata operaia a Santiago di CubaMiguel Díaz Canel, primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, ha presieduto a Santiago di Cuba la celebrazione del Giorno Internazionale dei Lavoratori.


Con Díaz Canel c’erano Lázaro Expósito Canto, membro del Comitato Centrale e Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba nella provincia, altri dirigenti del Partito, del Governo e delle organizzazioni politiche, giovanili e di massa.


Hanno condiviso la tribuna in Piazza della Rivoluzione Antonio Maceo Grajales, Eroi del Lavoro, operai e i migliori dirigenti sindacali, veterani e fondatori della Centrale dei Lavoratori di Cuba, con delegazioni straniere di organizzazioni operaie amiche di Cuba.


Nella storica piazza e in tutta la zona circostante hanno ondeggiato e sventolato gigantesche bandiere cubane e del 26 di Luglio, simboli del popolo e cartelloni con scritto: “Unità per un Socialismo prospero e sostenibile”, la parola d’ordine che ha distinto la celebrazione di quest’anno.

 

 

Una Bandiera umana tricolore per

il Primo Maggio a Sancti Spíritus
Luis Orlando Hernández

 

 

Una vista aerea della sfilata del Primo Maggio a Sancti Spíritus ha disegnato l’immagine della bandiera cubana con i colori rosso, bianco e azzurro, tra la moltitudine proletaria che ha sfilato davanti alla Piazza della Rivoluzione Serafín Sánchez.

 

Con il sindacato dell’educazione in testa, come stimolo per l’arduo lavoro che svolge questo settore nella sua attuale riorganizzazione, è iniziata la marcia che solamente nel capoluogo ha riunito più di 90.000 operai e i loro familiari.

 

I lavoratori del commercio, la gastronomia e i servizi hanno marciato seguiti da quelli dell’Industria dello Zucchero, che nell’attuale stagione hanno fatto assegnare a Sancti Spíritus la condizione di provincia più integrale di Cuba nel settore.

 

Migliaia di giovani hanno portato le bandiere cubane al centro della sfilata, preceduti dai contadini, due settori imprescindibili per la produzione degli alimenti e lo sviluppo generale del paese.

 

Gli operai di otto municipi locali hanno marciato simultaneamente e il Primo Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori è terminato come una grande festa popolare.

 

 

Chávez e il Che: Cuba e Venezuela

si sono abbracciate a Santa Clara
Freddy Pérez Cabrera

 

 

Come quel 14 ottobre del 2007, quando Santa Clara intera si alzò per vederlo, questo Primo Maggio, Hugo Chávez è tornato a percorrere le strade di questa città assieme al Che e al suo “distaccamento di rinforzo” come disse Fidel, in un abbraccio solidale tra Cuba e la Rivoluzione Bolivariana.

 

Lo spirito e l’esempio del leader venezuelano, sono stati presenti in ognuno dei più di 400.000 villaclaregni in questo Giorno Internazionale dei Lavoratori, che hanno ratifiato in tutte le piazze della provincia il loro impegno nella difesa della Patria di Bolívar e per la materializzazione degli accordi del VI Congresso del Partito.

 

La giornata, caratterizzata per il suo colore e per l’entusiasmo, è stata anche una straordinaria manifestazione di unità dei lavoratori attorno alla direzione della Rivoluzione e del Partito.

 

Hanno presieduto la sfilata nella piazza del Che, il primo segretario del Partito a Villa Clara, Julio Lima Corzo, con i ministri di Finanze e Prezzi e di Cultura, Lina Orlinda Pedraza e Rafael Bernal, rispettivamente.

 

 

Raúl presiede la sfilata del Primo Maggio nella Capitale

 

 

 1.05.2013 - Ernesto Vera Mellado www.granma.cu

 

 

 

Il Messaggio di Ramón, a nome dei Cinque per il Primo Maggio

 

“In questo Primo Maggio, Giorno dei Lavoratori, ricevete l’abbraccio e l’affetto infinito dei Cinque che, pur da questa trincea di combattimento, vi accompagniamo in ogni sforzo, in ogni attività e in ogni opera per il bene di Cuba e del mondo.

Questo è un giorno in cui ricordare che nell’unità di tutti c’è la vittoria, che oggi più che mai prima si compie la massima ‘Proletari di tutto il mondo, unitevi!’

Staremo lì con tutti voi e con gli amici di tutto il mondo che ci accompagnano, i sindacalisti, i lavoratori, gli studenti, gli intellettuali, il popolo in essenza.

Viva il 1º Maggio, Giorno dei Lavoratori!

Viva Cuba libera, indipendente e sovrana!

Hasta la victoria siempre!

Cinque abbracci proletari!

 

René.

Fernando.

Gerardo.

Antonio.

Ramón.

 

FCI Ashland, Kentucky.

28 Aprile 2013. Ore 12:52

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, presiede oggi la manifestazione centrale per il Giorno Internazionale dei Lavoratori in Piazza della Rivoluzione, nella capitale.

 

Con il primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ci sono i membri del Burò Politico, della Segreteria del PCC, dirigenti del governo, dell’Unione dei Giovani Comunisti, delle organizzazioni di massa e della Centrale dei Lavoratori di Cuba, oltre a delegazioni sindacali e dei movimenti sociali invitati.

 

Dall’alba, operai, contadini studenti, donne di casa, artisti, pensionati e combattenti si sono uniti in tutta l’Isola per marciare in appoggio alla Rivoluzione, al Partito Comunista di Cuba, ai suoi leader Fidel Castro e Raúl Castro, e per rendere omaggio a Hugo Rafael Chávez Frías.

 

Questa sarà un’opportunità per esigere da Washington il ritorno dei Cinque nell’Isola, condannati ingiustamente negli Stati Uniti per aver ostacolato le azioni violente organizzate contro Cuba da gruppi di terroristi che operano dalla Florida e per esigere l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba.

 

 

Avanza la grande sfilata dei
lavoratori e del popolo

Susana Lee López

 

 

In Piazza della Rivoluzione José Martí a L’Avana, e nelle altre piazze, nei parchi e viali del paese, vibra l’entusiasmo nel passo fermo dei milioni di cubane e cubani che dall’alba sono andati ai loro punti d’incontro e già quando questo giornale sta circolando, avanzano per dire al mondo che marciano uniti per un socialismo prospero e sostenibile.

 

Vestito con i colori della bandiera, un coro gigante risuona in centinaia di scenari, nella città capoluogo delle province e nei municipi.

 

“Chávez vive e la sua lotta segue”, è l’omaggio delle masse a chi ha dedicato l’ultimo respiro della vita alla Rivoluzione Bolivariana e al suo popolo e sarà il fratello eterno e indimenticabile dei figli di Martí e di Fidel.

 

È festa di massa per il Giorno Internazionale dei Lavoratori, occasione eccezionale per riaffermare la decisione irrinunciabile di coloro che con giusto orgoglio sventolano le conquiste rivoluzionarie e dai loro impegni intervengono con l’attualizzazione del modello economico cubano, senza fretta ma senza pause, sempre più convinti che è indispensabile farlo con ordine, disciplina ed esigenza.

 

Che avanzi la sfilata con il pensiero posto in Fidel e Raúl e nella generazione storica che ha condotto la nostra rotta per cammini di libertà, indipendenza e dignità.

 

 

Il mondo sfilerà a Cuba
Yuniel Labacena Romero - Adianez Fernández Izquierdo

 

 

Con i loro tipici costumi e agitando le bandiere dei loro paesi, i giovani di tutte le nazioni che studiano nelle università cubane, oggi accompagnano il popolo cubano per celebrare il Primo Maggio nella capitale.

 

Circa 1500 studenti di 98 paesi che rappresentano la Scuola Latinoamericana di Medicina - ELAM - faranno parte de blocco di 50.000 giovani che in Piazza della Rivoluzione chiuderanno la coloratissima sfilata per la festa del lavoro.

 

“Ci sommiamo a voi per celebrare le conquiste della Rivoluzione in appoggio ai proletari del mondo”, ha affermato per JR l’uruguaiano Jorge Gómez, presidente della Giunta Studentesca della ELAM, che ha riferito che “È un onore perchè in molti dei nostri paesi si marcia per esigere che si rispettino i diritti”, ed ha aggiunto che andremo per le strade con la stessa energia, entusiasmo e forza, che si esprime in Uruguay, Venezuela, Bolivia, Ecuador...

 

“Gli studenti abbiamo preparato 15 striscioni giganti con i visi e le parole d’ordine dei principali leaders latinoamericani. Andremo in piazza intonando canzoni che identificano i nostri popoli, con gli slogan della Rivoluzione cubana, Fidel, Chávez, Raúl, eper un’America Latina per l’integrazione. per esigere la libertà definitiva dei Cinque Eroi prigionieri dell’ impero e dimostrare il nostro ringraziamento per il gesto di formarci come eccellenti professionisti nelle vostre aule, tutti motivi per condividere la celebrazione dei cubani”, ha aggiunto.

 

Cresce la solidarietà con Cuba

 

 

Tutti i giorni sono il 1º maggio!
O. Fonticoba Gener

 

 

Che tutta Cuba sfili ogni 1º maggio non è una formalità e tanto meno un obbligo o una routine irriflessiva. Che tutta Cuba sfili ogni 1º maggio significa che il popolo, i lavoratori, mantengono e difendono le conquiste sociali realizzate, che hanno fiducia nella sua forza, nella sua unità, significato di 54 anni di uguaglianza e libertà, pieni d’emancipazione, di democrazia e di Rivoluzione.

 

“Quando mi guardo e tocco,

io Juan senza niente giusto fino a ieri,

e oggi Juan con tutto,

e oggi con tutto,

giro gli occhi e guardo,

mi vedo e tocco,

e mi domando come

ha potuto accadere...

 

Nel XIX secolo, quando celebrare il giorno internazionale dei lavoratori era una chimera, Josè Martí pubblicava nel suo quotidiano “La Nación”, un articolo sul processo giudiziario fraudolento contro i dirigenti operai di Chicago, perchè avevano manifestato le loro idee politiche, e che terminò con condanne a morte.

 

Non meritano perdono, diceva l’Apostolo, coloro che, incapaci di domare l’odio e l’antipatia che ispira il crimine, giudicano i delitti sociali senza conoscere e pesare le cause storiche in cui sono nati, nè gli impulsi di generosità che li producono.

 

Ma le cause da cui è potuta nascere quella ribellione anarchica o da cui emanarono altre battaglie del proletariato resistono ancora e per questo il mondo ancora oggi replica i martiri di Chicago.

 

A Cuba, dal trionfo rivoluzionario, il 1º maggio non solo è stata una data propizia per i lavoratori per manifestare la propria contentezza, ma uno scenario dal quale si mostra la politica sociale di una nazione che ha come legge primaria il culto della dignità piena dell’uomo.

 

“Andremo avanti con la nostra Rivoluzione proletaria che rende degno il lavoro”, ha detto Fidel nel 1962, “che sopprime i privilegi, che sopprime le disuguaglianze e che trasforma il lavoratore nel centro della nazione e che trasforma il lavoro nella dedizione più onorata e più degna dell’uomo”.

 

Questa è stata la premessa che ha spinto le più profonde trasformazioni nell’Isola, che oggi presiede i nuovi passi verso un socialismo prospero e sostenibile che ha fatto sì che ogni cubano abbia il piacere d’andare per il suo paese, padrone di tutto quello che c’è in lui.

 

 

1° Maggio per la continuità del socialismo

 

 

15 aprile 2013 www.granma.cu

 

 

Il prossimo Primo Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori, sarà nuovamente un’ occasione ideale per riaffermare la volontà di continuare la battaglia per lo sviluppo economico, la prosperità e la continuità del socialismo.

 

Le attività per questa storica data includono la tradizionale sfilata organizzata dalla Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC) nella mattina, e ai riconoscimenti ai lavoratori e ai collettivi con i più rilevanti risultati che avverranno nella notte, ha precisato Granma, quando si realizzeranno le consegne dei diplomi onorifici di Eroe e di Eroina del Lavoro della Repubblica di Cuba, e di altre decorazioni assegnate dal Consiglio di Stato, oltre ad incontri di solidarietà per il ritorno dei Cinque Eroi.

 

La storica Piazza della Rivoluzione José Martí, a L’Avana, sede della cerimonia centrale nazionale, vedrà sfilare decine di migliaia di lavoratori e familiari in blocchi che rappresenteranno i 17 sindacati e i 15 municipi della capitale.

 

Il Sindacato della Scienza, aprirà la marcia, seguito dai settori della Costruzione, Educazione, Salute, Trasporto, Comunicazioni e Informatica, Alberghi e Turismo, Civili della Difesa, e Attività Comunali.

 

Poi sfilerà in blocchi la popolazione dei distinti municipi e del resto dei sindacati, e la chiusura corrisponderà alle giovani generazioni di lavoratori e studenti.

 

Nei capoluoghi dell’Isola le marce inizieranno come determinerà la CTC, in accordo con le caratteristiche e i risultati del lavoro in ogni territorio.