Ricordiamo Giovanni Ardizzone
 

Ucciso dalla Celere a Milano, il 27 ottobre 1962

 

 

28 ottobre 2013 - G.Ginestri www.granma.cu

 

 

Giovanni Ardizzone fa parte della storia di Cuba.

 

A Cuba il giovane italiano Giovanni Ardizzone è molto amato e ricordato. Morì per la libertà di Cuba il 27 ottobre 1962 a Milano: ucciso dalla Celere vicino a Piazza Duomo. 

 

Da vari anni a lui è dedicata la Facoltà Universitaria di Scienze Mediche ospitata presso l’ospedale di Nueva Gerona, nella piccola provincia cubana dell’Isola della Gioventù, e una targa è stata inaugurata recentemente alla omonima facoltà di Las Tunas, provincia cubana gemellata con la Lombardia.

 

Giovanni Ardizzone nacque nel 1941 a Castano Primo in provincia di Milano, figlio unico di una famiglia titolare di una farmacia. Iscritto al secondo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano, nel collegio universitario Fulvio Testi, alle porte della città operaia di Sesto San Giovanni. Il sabato 27 ottobre del 1962, in piena crisi dei missili, la Camera del Lavoro di Milano aveva organizzato una manifestazione di protesta contro l'aggressione degli Stati Uniti a Cuba e in favore della pace. Dopo il discorso del Segretario della Camera del Lavoro, si formò un corteo che sfilò nelle vie del centro urbano. I manifestanti alzavano cartelli e striscioni, scandivano parole d'ordine: "Indipendenza per Cuba", "Cuba sì, yankee no". Dopo l'arrivo del corteo in piazza del Duomo, il Comando della Polizia dette l'ordine di disperdere i manifestanti. Il Terzo Battaglione Celere di Padova, corpo speciale di intervento nelle manifestazioni, iniziò i caroselli con le jeep. Le camionette cariche di poliziotti si incunearono deliberatamente contro la testa del corteo, investendo Giovanni, che morì nel pomeriggio in ospedale.

 

Durante la notte numerosi studenti e operai giunsero nel luogo dove cadde Ardizzone. Il giorno successivo una moltitudine sempre più impressionante si concentrava bloccando la strada, depositando fiori e cartelli che denunciavano gli autori del fatto, e raccogliendo testimonianze circa i caroselli  della polizia.

 

Il lunedì seguente, 29 ottobre, gli operai delle principali fabbriche entravano in sciopero e furono sospese le lezioni nelle università e nelle scuole superiori per partecipare alla protesta. Nella notte una immensa manifestazione collocò il ritratto del giovane caduto e molte corone di fiori nel vicino Sacrario dedicato ai caduti della Resistenza Milanese, dove continuò il pellegrinaggio del popolo.

 

Una grande partecipazione ci fu anche al funerale di Giovanni Ardizzone nel suo paese natale, dove giunsero per l'estremo saluto oltre cinquemila persone ... Due anni fa, nel 50° anniversario della sua morte, il Comune di Milano ha affisso una targa sul luogo dove fu ucciso dalla Celere il 27 ottobre 1962.